Dibattito Franco e Aperto

- Il mondo che contiene altri mondi e il pensiero politico

e commento della redazione
martedì 4 novembre 2008.
 

Oggetto: CANCELLATEMI DALLA LISTA!

Sabato 8 novembre 2008, 09:47

Messaggio inviato da:

DS;

Messaggio inviato a: nuovopci@yahoo.ca

 

Non so come avete fatto ad avere la mail... ma prego vivamente di cancellarmi dalla lista... faccio parte già di tantissime mailing list.

Apprezzo lo sforzo, ma i tempi per la costruzione di un (nuovo?) partito comunista secondo me non esistono.

Detto ciò anche io sono un compagno,ma non credo in una costruzione di un partito con la falce e il martello.

Al di là del simbolo sono molto vicino alle istanze zapatiste, cioè nella costruzione di una base sociale da dove può nascere un autonomia territoriale e politica e un mondo che contenga altri mondi e non l’egemonia di un pensiero (di qualunque pensiero politico sia).

Grazie e spero di vederci per le strade, nei comitati e nel mondo di cittadini e persone, acculturati o meno che cambiano dal basso il mondo che li circonda.

La lucha sigue

  (GIF)

Caro compagno, anche tu, come noi, condividi la necessità di cambiare il mondo. Quanto alla via per riuscirvi e al ruolo che ognuno può svolgere in questo compito, le nostre idee evidentemente non coincidono.

L’autonomia territoriale e politica, il mondo che contiene altri mondi e il pensiero politico sono categorie che nella società si distinguono in base alla classe di cui sono espressione. Il mondo dei padroni, dei borghesi, fatto di lusso, di sfarzo e di spreco può esistere solo se esiste quello degli sfruttati da cui i padroni traggono la loro ricchezza.

La politica dei padroni è la politica dello sfruttamento e della conservazione della loro società basata sulla disuguaglianza e sulla sopraffazione di una classe sull’altra. La politica dei proletari è quella della liberazione dallo sfruttamento, dell’abbattimento della società borghese e della costruzione di una società in cui ogni individuo, organizzato con gli altri, dà il suo contributo al benessere collettivo e gode dei beni e dei servizi prodotti dalla società. Noi questa società la chiamiamo comunismo.

Il mondo della divisione in classe contiene il mondo degli sfruttati. Il primo non può esistere senza il secondo. Eliminato il primo si elimina il secondo. In ogni modo però esiste la qualità. La qualità fa differenza! Parlare di qualsiasi mondo, come di qualsiasi politica e di qualsiasi autonomia, vuol dire non indicare cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa va sostenuto e cosa va combattuto, cosa va costruito e cosa va abbattuto. In definitiva, questa visione porta a lasciare le cose così come sono, nella speranza che da qualche parte, non si sa come, nasca uno spazio in cui gli sfruttati, gli emarginati, i poveri, possono vivere decentemente. E chi lo costruirebbe questo spazio? Ricavandolo da cosa? Lottando contro chi?

La nostra risposta è che i proletari e gli sfruttati possono emancipare se stessi solo lottando per abbattere la società borghese e per costruire una società in cui non vi sia spazio per la borghesia e per gli sfruttatori in genere. Non una società qualsiasi, in cui ogni politica, ogni idea, ogni “mondo” ha pari dignità di esistere di qualsiasi altro.

 

Accogliamo la tua richiesta di cancellarti dalla lista, ma se in futuro tu vorrai ricevere ancora nostro materiale, non devi fare altro che richiedercelo.

Un saluto a pugno chiuso!