Cristoforo Colombo

La lotta politica

Capitolo 5° - I compiti e la struttura del partito comunista
martedì 15 agosto 2006.
 

5. I compiti e la struttura del partito comunista

-  La lotta politica


I compiti e la struttura del partito comunista

In questa fase i nostri obiettivi in campo politico sono

-  trasformare i rapporti di forza tra il proletariato e la borghesia,

-  conquistare la direzione del movimento delle masse.

La nostra lotta politica si basa sull’analisi dei movimenti, delle tendenze e delle forze politiche. In questa fase essa viene condotta principalmente con i seguenti mezzi:

1. la costruzione del partito e dei suoi organismi centrali e periferici e il loro funzionamento;

2. l’orientamento delle lotte di protesta delle masse, per sottrarle alla strumentalizzazione da parte delle cricche borghesi ai fini delle loro lotte interne e farne uno strumento di formazione politica, organizzativa ed ideologica delle nuove leve ed uno strumento di reclutamento. A questo fine il partito, agendo in forma convenientemente mascherata, deve avvalersi di tutti i mezzi adatti allo scopo di orientare il movimento di massa ed infiltrare propri uomini opportunamente camuffati nelle direzioni delle organizzazioni di massa;

3. l’attacco al cuore dello stato per impedire che si coagulino forze controrivoluzionarie. La linea di colpire al cuore lo stato richiede analisi della vita politica, comprensione dei suoi movimenti di fondo. Si tratta di bloccare i progetti reali, quelli che hanno possibilità di attuarsi, quelli che sono in via di attuazione. Non dobbiamo sprecare energie per i progetti esposti nei comizi domenicali, per le chiacchiere e per i propositi enunciati allo scopo di accattivarsi la gente. La politica borghese ha anche una componente di politica-spettacolo che serve ad appagare gli spettatori. Alcuni progetti è bene che esistano perchè ne neutralizzano altri, hanno un effetto di paralisi.

Bisogna capire quali sono i progetti suscettibili di unire e disciplinare la classe dominante in un blocco e bisogna intervenire contro l’attuazione di questi progetti finchè l’opposizione ad essi nelle file della classe dominante è ancora abbastanza viva e forte da costituire una nostra alleata (pensiamo a Mussolini nel 1922, Hitler nel 1930, Franco nel 1936, Carrero Blanco nel 1973, Moro nel 1978). Quando un progetto si è impiantato, a quel punto è inutile attaccarlo con questi mezzi, perchè morto un papa se ne fa un altro;

4. la mobilitazione, valorizzazione ed organizzazione di tutte le forme e le forze di resistenza delle masse all’azione della borghesia, del suo stato e del suo governo.

La nostra linea nella fase attuale è riassunta nella parola d’ordine «costruire il partito comunista capace di combinare le lotte di protesta e di resistenza delle masse con lo sviluppo della lotta armata per la creazione di condizioni adatte alla conquista del potere».