Comunicato del 16 settembre 2007

José Maria Sison scarcerato in Olanda dopo 15 giorni di detenzione!

 
(nuovo)Partito comunista italiano
Commissione Provvisoria del Comitato Centrale
Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net
Email: lavocenpci40@yahoo.com
Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L’Île St Denis (Francia)

J.M. Sison, nato nel 1939, ha promosso nel 1968 la ricostruzione del Partito comunista delle Filippine che ha dato il via nel paese a una nuova fase della rivoluzione di nuova democrazia. Fino al 1977 è stato presidente del Comitato Centrale del Partito. Fatto prigioniero nel 1977, è ritornato in liberà nel 1986 quando venne abbattuta la lunga dittatura di Marcos, che nel 1965 gli imperialisti USA avevano installato alla testa del governo di Manila. Nel 1988 ha ottenuto asilo politico in Olanda. Da anni è il più illustre esponente e portavoce nel mondo del movimento di emancipazione sociale e di liberazione nazionale del popolo filippino. Attualmente è il capo dei consulenti politici della Commissione del Fronte Democratico Nazionale delle Filippine incaricata delle trattative con il governo di Manila.

 

Il compagno JM Sison era stato arrestato martedì 28 agosto a Utrecht (Olanda), nell’ambito di un’ondata di perquisizioni e sequestri condotta dalle Autorità Olandesi su richiesta del governo di Manila contro esponenti del Fronte Democratico Nazionale delle Filippine. Il periodo di arresto decretato in prima battuta dalle Autorità Olandesi scadeva venerdì 14 settembre. Alla vigilia della scadenza, giovedì 13 settembre, le Autorità Olandesi hanno dapprima prolungato di 90 giorni la detenzione. In seconda battuta, rispondendo al ricorso presentato dagli avvocati difensori, hanno annullato l’arresto. JM Sison è stato effettivamente scarcerato nella stessa giornata di giovedì.

 

Le Autorità Olandesi hanno fatto marcia indietro. Proteste contro l’arresto si erano manifestate in vari paesi d’Europa e del resto del mondo e stavano intensificandosi.

Le Autorità Olandesi avevano persino sconsigliato i cittadini olandesi dal recarsi nelle Filippine paventando rappresaglie, benché il FDN delle Filippine avesse dichiarato che il popolo filippino sapeva ben distinguere tra le Autorità Olandesi e le masse popolari olandesi che in più occasioni e in varie forme hanno manifestato solidarietà con il popolo filippino e la sua lotta per l’emancipazione sociale e la liberazione nazionale.

 

La scarcerazione di JM Sison è una vittoria del movimento popolare e un passo indietro delle Autorità Olandesi. Continuano tuttavia le manovre delle Autorità Olandesi e dell’Unione Europea contro il movimento di emancipazione sociale e di liberazione nazionale del popolo filippino!

 

Denunciamo sistematicamente queste manovre§

Mobilitiamo ogni forma di solidarietà con J. M. Sison e con gli altri esponenti del movimento comunista e democratico del popolo filippino perseguitati nell’Unione Europea!

 

Basta con le persecuzioni contro gli esponenti del movimento comunista e democratico del popolo filippino! Trasformiamo l’attacco della borghesia imperialista europea contro la Resistenza filippina in una campagna di solidarietà e di fraternizzazione delle masse popolari del nostro paese con gli esponenti della Resistenza filippina e con i lavoratori filippini immigrati nel nostro paese!

Facciamo conoscere ai lavoratori del nostro paese la Resistenza filippina!

 

Per ulteriori e maggiori informazioni sul movimento del popolo filippino per l’emancipazione sociale e la liberazione nazionale: leggere il Comunicato della CP del 4 settembre 2007, reperibile in italiano e in inglese sul sito internet http://lavoce-npci.samizdat.net, contattare <ndf@casema.nl>, <defenddemrights@yahoo.com>, http://www.defendsison.be, tel. 00 31 30 88 95 306, fax 00 31 30 84 75 89 930.

Potete leggere la più recente intervista concessa da J. M. Sison al seguente indirizzo internet:

http://josemariasison.org/inps/PiovesanaJMS.htm

 

Lottiamo energicamente contro l’ondata di persecuzione e di misure repressive che dilaga in tutti i paesi dell’Unione Europea contro i veri comunisti, i sindacalisti onesti e i lavoratori avanzati più combattivi, gli antimperialisti e i democratici conseguenti, gli esponenti di punta dei mille movimenti che contestano questo o quell’aspetto o episodio della crisi economica, della guerra, della persecuzione razziale, dello sfruttamento bestiale dei lavoratori immigrati e dei lavoratori locali meno organizzati, il disastro sociale, economico, intellettuale, culturale e ambientale in cui la borghesia imperialista sta affondando l’umanità.

Denunciamo ogni episodio, mobilitiamo la solidarietà delle masse popolari verso ogni individuo e organismo colpito, promuoviamo la più vasta mobilitazione delle masse popolari e l’opposizione dei democratici conseguenti contro la nuova deriva fascista della borghesia imperialista.

Non cediamo alcun passo alla nuova deriva fascista della borghesia imperialista, approfittiamo delle divisioni importanti che vi sono ancora in seno alle classi dominanti sulla via da prendere per indurre le masse popolari a rassegnarsi alla sopravvivenza del barbaro e decadente sistema capitalista.

Le oscillazioni e le divisioni delle Autorità Olandesi e l’andamento della loro pluriennale lotta contro gli esponenti e gli organismi del Fronte Democratico nazionale delle Filippine sono esemplari della deriva in corso e ci aiutano a comprendere la linea che dobbiamo seguire.

Il principale punto debole dei Berlusconi, dei Prodi, dei Sarkozy, dei Bush e di tutti i caporioni della borghesia imperialista sono le masse popolari. La borghesia imperialista per attuare il suo Programma Comune ha bisogno in ogni paese di mobilitare al suo seguito una parte importante delle masse popolari e di ridurre al silenzio, alla dispersione, alla rassegnazione l’altra parte. Dobbiamo mobilitare le masse popolari a lottare contro ogni misura dettata dalla crisi generale del sistema capitalista e a organizzarsi per instaurare nuovi paesi socialisti: il mondo deve cambiare, l’ordinamento sociale capitalista che abbiamo ereditato dal passato non ha futuro, l’unica via realista di salvezza è l’instaurazione di nuovi paesi socialisti che collaboreranno per creare un nuovo mondo.

Il secondo importante punto debole della borghesia imperialista e dei caporioni della mobilitazione reazionaria è la divisione che ancora regna nelle sue fila di fronte al baratro di miserie, barbarie, razzismo e guerre in cui dovrebbe precipitare l’umanità per conservare il suo sistema sociale. Dobbiamo mobilitare tutte le resistenze che sorgono all’interno delle stesse classi dominanti, per indebolire la mobilitazione reazionaria, per rallentare la marcia dei regimi imperialisti verso la guerra, il razzismo, la barbarie e la miseria, per guadagnare tempo e rafforzare la mobilitazione delle masse popolari nella lotta per instaurare nuovi paesi socialisti.

La rinascita del movimento comunista è del tutto possibile. La vittoria del movimento comunista è del tutto possibile. Se noi comunisti seguiremo una linea giusta e lotteremo con un metodo giusto, passo dopo passo raggrupperemo le vaste masse popolari nella resistenza alla realizzazione del Programma Comune della borghesia imperialista e nella lotta per instaurare nuovi paesi socialisti e creare una nuova umanità all’altezza delle forze produttive di cui gli uomini oggi finalmente dispongono e conforme ai sentimenti migliori e alle idee più avanzate che l’umanità è arrivata finora a concepire. L’indipendenza dei partiti comunisti dalla borghesia imperialista, la loro completa autonomia ideologica, politica e organizzativa è un fattore essenziale per la vittoria dell’impresa storica che loro compete.

Non c’è niente di fatale in quello che avviene attorno a noi! È solo il risultato del nuovo dispiegarsi della natura dei capitalisti che sono nuovamente liberi dai lacci e laccioli che il movimento comunista aveva loro imposto!

 

Bisogna privare i capitalisti della libertà! La libertà dei capitalisti è la schiavitù e la precarietà della stragrande maggioranza dell’umanità, il saccheggio e la devastazione del pianeta!

 

L’internazionalismo del capitalismo è la guerra di sterminio che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari in ogni angolo del mondo!

 

È del tutto possibile porre fine all’attuale corso delle cose e instaurare un nuovo ordinamento sociale basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e su un’attività economica pianificata e volta al benessere degli uomini!

 

Le lotte per la difesa delle conquiste, contro la precarietà e la schiavitù salariale, per i diritti e i redditi dei lavoratori, per condizioni di lavoro e di vita dignitose saranno nuovamente vittoriose se avranno nuovamente alla loro testa un movimento comunista che lotta per instaurare il socialismo e che trae profitto e insegnamento dalla prima ondata della rivoluzione proletaria e dall’esperienza dei primi paesi socialisti!

 

La difesa delle conquiste è possibile!

Nessuna legge naturale ci costringe a subire le angherie dei capitalisti!

Gli operai possono prendere in mano il destino del paese, ma ci riusciranno solo se sono decisi a fare a meno dei capitalisti e di tutti i loro servi e a instaurare nel nostro paese un nuovo più avanzato ordinamento sociale senza capitalisti!

 

Gli operai avanzati devono nuovamente mobilitarsi attorno al partito comunista e prendere la direzione delle lotte dei loro compagni di lavoro e del resto delle masse popolari, organizzarli e guidarli a lottare efficacemente contro la borghesia imperialista per instaurare il socialismo!

 

I comunisti devono vincere ogni esitazione, trarre insegnamento dalla vittorie del movimento comunista durante la prima ondata della rivoluzione proletaria, superare i limiti che hanno impedito la sua vittoria definitiva e soffocato il suo slancio, unirsi a costituire nuovamente un forte partito comunista basato sul marxismo-leninismo-maoismo, mettersi nuovamente alla testa delle lotta degli operai e del resto delle masse popolari per difendere le conquiste, per unirsi con i comunisti degli altri paesi e per fare dell’Italia un nuovo paese socialista! Che ogni comunista, ogni rivoluzionario, ogni anticapitalista moltiplichi le sue forze organizzandosi!

 

Impedire con la mobilitazione delle masse popolari che la borghesia riesca a realizzare con il governo del circo Prodi quello che non è riuscita a realizzare con il governo della banda Berlusconi!

 

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo) Partito comunista, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!