Auguriamo sinceramente una riunione fruttuosa di risultati per le rinascita del movimento comunista ai compagni della RdC che si apprestano a tenere il 10 marzo la loro II Assemblea Nazionale.
Nella loro I Assemblea Nazionale (marzo 2002) i compagni della RdC si erano dati l’obiettivo di definire, entro la successiva Assemblea che ora celebrano, la loro posizione sul “bilancio del movimento comunista e identità dei comunisti” e a proposito di quella loro ricerca la Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (n)PCI pubblicò un commento di Umberto C., reperibile sul sito internet http://lavoce-npci.samizdat.net come supplemento a La Voce n. 9 (marzo 2002). Ci auguriamo che la II Assemblea sanzioni risultati positivi della ricerca che i compagni hanno condotto in questi anni sul tema che si erano dati e li traduca in un preciso impegno di lotta politica, all’altezza del momento.
L’incursione nel teatrino della politica borghese e il rinnovamento del movimento sindacale italiano sono due campi di lotta essenziali per impedire che il governo-Prodi-D’Alema-Bertinotti realizzi il “programma comune” della borghesia imperialista. La banda Berlusconi si era impegnata con i suoi mandanti a realizzarlo tenendo a bada le masse popolari con la forza. Non ce l’ha fatta. Il circo Prodi si è impegnato con gli stessi mandanti a realizzarlo tenendo a bada le masse popolari tramite la destra (la congrega degli Epifani, Bonanni, Angeletti e altri simili tristi figuri) che in larga misura dirige i sindacati, le altre organizzazioni popolari e il movimento delle masse popolari. Riuscirà questa destra a mantenere la sua direzione? Riuscirà la sinistra, che già ha una notevole influenza come i fatti hanno dimostrato, a ridurre sensibilmente l’influenza della destra e a soppiantarla nella direzione almeno in una certa misura? Questo è l’oggetto della lotta politica rivoluzionaria nel nostro paese nei prossimi mesi. Questa è la sostanza della lotta contro il governo PAB.
In ambedue i campi di lotta sopra indicati i compagni della RdC hanno un’esperienza preziosa. Quindi sono certamente in grado di dare un contributo importante al nodo essenziale della lotta di classe in questo periodo. Nella loro analisi i compagni della RdC hanno ben acquisito la coscienza della guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari in ogni angolo del mondo. I compagni hanno parimenti ben chiara la forza oggettiva della classe operaia. Essi quindi possiedono le basi teoriche essenziali per rompere con ogni esitazione e buttarsi in una battaglia il cui esito non è stabilito a priori, ma dipenderà in larga misura dalla determinazione di quelli che si impegneranno nella lotta: nelle campagne elettorali, principalmente con l’obiettivo immediato di mobilitare e organizzare le masse popolari ed elevare la loro coscienza politica - non principalmente con l’obiettivo di avere deputati e consiglieri; nella lotta sindacale e rivendicativa, principalmente con l’obiettivo del generale rinnovamento del movimento sindacale e rivendicativo sulla base della difesa intransigente degli interessi delle masse popolari (no alla concertazione, no alla compatibilità) e della democrazia - non principalmente con l’obiettivo immediato di far crescere il proprio sindacato e le altre organizzazioni di massa generate. È questa scelta di lotta che auguriamo che i compagni facciano nella loro Assemblea.
La Commissione Provvisoria del CC del (nuovo)Partito comunista italiano