La Voce 30 - Comitati di Partito

10.01 - Fondazione del Comitato del (nuovo) PCI “Mara Cagol”

sabato 1 novembre 2008.
 

giugno 2008

Ai comunisti, agli operai, ai lavoratori e agli altri esponenti avanzati delle masse popolari!

Annunciamo la nascita del Comitato di Partito (CdP) “Mara Cagol”. Le compagne e i compagni che hanno deciso di rompere ogni indugio e di unirsi al nuovo PCI, per contribuire praticamente al suo lavoro, da tempo studiano la rivista “La Voce”, la diffondono e la discutono con i compagni e gli elementi avanzati delle masse popolari che sono interessati a comprendere il movimento della realtà e i compiti di coloro che si propongono di trasformarla.

L’avanzare della seconda crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale, spinge sempre di più verso una crisi generale del capitalismo: una crisi internazionale, finanziaria, economica, culturale e sociale. Questa situazione accelera l’incalzare della guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia legalmente e illegalmente conduce contro le masse popolari del nostro paese e del resto del mondo. Le condizioni di vita a cui ci vogliono costringere sono sempre più abbrutite e bestiali, in termini materiali e spirituali. Le condizioni di lavoro, in particolare per la classe operaia, sono trappole che mietono ormai più di 5 vittime ogni giorno solo in Italia. Coloro che si ribellano a queste condizioni sono perseguitati: licenziamenti, denunce, arresti, minacce e intimidazioni, se non pestaggi e omicidio. L’assassinio del giovane di Verona il Primo maggio scorso è solo uno degli esempi della mobilitazione reazionaria in atto nel nostro paese. La borghesia sta tirando fuori nuovamente tutto il suo arsenale e sta richiamando uomini ad arruolarsi nel suo reggimento di topi di fogna per riuscire a tenere sotto controllo la mobilitazione che le masse stanno mettendo in campo per resistere al marasma in cui la borghesia e il clero vorrebbero gettarci, per tutelare di più e meglio la vita di sfarzo e di lussi di un manipolo di parassiti.

La vittoria elettorale della banda dei peggiori criminali, reazionari, fascisti, clericali incarnata dal gruppo raccolto attorno a Berlusconi, ha spalancato le porte ad un ritorno ai tempi più bui della storia dell’umanità. Quello che era la Sinistra Borghese (SB) ha offerto loro il trionfo su un piatto d’argento, grazie alla sua inettitudine. Il governo PAB (Prodi-D’Alema-Bertinotti) in due anni ha tentato di scimmiottare il programma antipopolare della destra più reazionaria, senza riuscire a realizzare fino in fondo il mandato consegnato loro da Confindustria, USA e Vaticano e senza riuscire a tenere a freno il fermento progressista delle masse. Peggio: hanno perso la fiducia di entrambi. Ora, da un lato i più scaltri hanno ricomposto le loro fila creando un nuovo gruppo della destra borghese, il PD. Dall’altro ciò che resta della SB, la Sinistra L’Arcobaleno, non sa dove sbattere la testa. Gli ultimi eredi del revisionismo moderno, con la loro politica del meno peggio, non solo hanno aperto le porte al peggio, ma figurano anche come i responsabili, di fronte alla storia, della scomparsa della falce e martello dal Parlamento borghese, per la prima volta dopo la vittoria della Resistenza!

Di fronte all’ennesima dimostrazione del fallimento del “riformismo senza riforme”, molte sono le forze che sono state liberate. Molti sono i frammenti in libertà che stanno cercando una loro collocazione, tentando una riorganizzazione autonoma dai gruppi borghesi, ma ancora lontani dall’autonomia ideologica da questi. Tanti sono i delusi tentati dalla rassegnazione e dall’impotenza. Vogliamo rivolgerci a quelli che portano ancora nel cuore la bandiera rossa e la falce e martello, come simboli di riscossa degli oppressi di tutto il mondo, ma anche agli elementi delle masse popolari che si sono sentiti scossi dagli ultimi avvenimenti elettorali, per dire loro: compagni, non c’è nulla di catastrofico in ciò che accade! Rimbocchiamoci le maniche per la rinascita del movimento comunista!

Vogliamo lavorare per contribuire allo sviluppo del Partito che ha tutte le potenzialità per illuminare la strada da seguire e per realizzare la soluzione al marasma attuale!

Vogliamo contribuire con dedizione alla lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

È solo così che è possibile riacquistare fiducia, riprenderci il maltolto e strappare tutto quello che ancora è possibile.

Abbiamo scelto di dare al nostro CdP il nome della compagna Mara Cagol, comunista rivoluzionaria caduta combattendo. Con questo abbiamo voluto rendere onore a tutte le donne e agli uomini che hanno dedicato la propria vita per l’emancipazione del proletariato. La compagna Mara e gli altri comunisti combattenti delle Brigate Rosse hanno rappresentato il tentativo di ricostruire un vero PC in Italia. Sono stati tra i pionieri del movimento comunista del nostro paese a rompere con il revisionismo moderno, dopo la sconfitta della sinistra interna al vecchio PCI e a rilanciare la lotta rivoluzionaria per il potere. Essi hanno rappresentato il filo rosso tra la Resistenza partigiana (il punto più alto raggiunto nella lotta di classe in Italia) e noi. Noi siamo quelli che hanno fatto bilancio di queste esperienze e si propongono di diventare i nuovi partigiani della lotta per il socialismo. Inoltre, il nostro è un modo concreto per rispondere ai continui attacchi diffamatori e mistificatori, all’opera di intossicazione dell’opinione pubblica messa in campo dalla borghesia: tanto si affannano a gridare alla fine del comunismo che ogni giorno sono costretti a mezzo stampa e televisioni ad infangare la memoria dei nostri caduti e combattenti per paura della rinascita del movimento comunista. Ancora una volta ricordiamo ciò che si disse in altra epoca, quando era già chiaro chi avrebbe vinto: “il sangue dei martiri è seme di cristiani”! 

 

La Resistenza alla repressione e al regime di controrivoluzione preventiva (CPR) che conducono i\le compagne\i del (n)PCI, il lavoro condotto dalla Carovana negli ultimi trent’anni, la vittoria gloriosa del PCm in Nepal sono alcuni dei segnali, che da più parti del mondo giungono, della rinascita del movimento comunista. Questi rappresentano il nostro faro e la forza che fornisce il coraggio agli oppressi di tutto il mondo per alzare la testa.

Ai compagni e alle compagne del (n)PCI che oggi operano in clandestinità rivolgiamo i nostri più calorosi saluti, rossi e fieri. Questi rappresentano l’esempio per tutte\i noi che vogliamo raccogliere la bandiera rossa della libertà e dell’emancipazione. Essi sono coloro a cui guardare per trovare la risposta pratica alla sfiducia seminata dai revisionisti e dal regime borghese di CRP: mentre il vento della rivoluzione è ancora un soffio, questi compagni con coraggio, determinazione e lungimiranza, lottano in prima linea per la riscossa di tutte\i! Il loro lavoro tenace a trecentosessanta gradi, il loro lavoro teorico e pratico per alimentare il movimento comunista nazionale e internazionale, i loro comunicati, la pubblicazione e diffusione puntuale della rivista “La Voce”, la pubblicazione del “Manifesto Programma”, la linea giusta contro la repressione e la persecuzione della carovana che ha sconfitto la borghesia e il suo fedele servo, il novello Torquemada P. Giovagnoli con il suo ennesimo procedimento giudiziario, ci danno uno stimolo in più a rompere ogni indugio per passare da osservatori della vita e della preziosa opera del Partito, a protagonisti della lotta. Vogliamo unirci al (n)PCI per contribuire all’applicazione del suo Piano Generale di Lavoro, per rafforzare il processo di accumulazione di forze rivoluzionarie in atto in questa fase di difensiva strategica e passare concretamente all’offensiva tattica!

 

Viva il (nuovo) Partito comunista italiano!

 

Rafforzare il nuovo movimento comunista in Italia e nel mondo!

 

10, 100, 1000, 100.000 comitati del (n)PCI!

 

Avanti nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

  Comitato del (n)PCI “Mara Cagol”