La Voce 13

Manchette

domenica 18 febbraio 2007.
 

  Otto marzo - Le donne e i primi paesi socialisti

Anche se hanno per lo più conosciuto società socialiste imbastardite dai revisionisti moderni, di fronte al baratro di infamie, di vergogne e di criminalità in cui le ha precipitate il capitalismo "puro e duro", le donne degli ex paesi socialisti si sono rese conto che avevano raggiunto un ruolo nella società che le loro coetanee dei paesi imperialisti, e tanto meno quelle dei paesi oppressi dall’imperialismo, non hanno mai conosciuto.


Il massimo che la borghesia può concepire è che anche tutta la massa dei lavoratori abbia da mangiare, da vestirsi e un livello di vita decente (lo "stato sociale", il "capitalismo dal volto umano"). E anche questo lo realizza, in parte e a fatica, solo sotto l’incalzare della lotta della classe operaia e delle masse popolari e lo restringe e lo elimina appena i rapporti di forza glielo consentono.

Al contrario i primi paesi socialisti cercarono di fare in modo che tutti i lavoratori, gli strati sociali e le nazioni che la vecchia società escludeva da ogni dignità sociale, le donne e i giovani partecipassero direttamente e attivamente a tutti gli aspetti e a tutte le funzioni della vita sociale: alla produzione, all’istruzione, all’amministrazione e alla politica e assumessero responsabilità nella direzione della vita sociale e, così facendo, cambiassero il proprio carattere e la propria coscienza oltre che le condizioni materiali e spirituali della loro vita.


  La Voce sulla settima discriminante

La settima discriminante. Quale partito comunista? n. 1 pag. 17-52

Ancora sulla settima discriminante n. 5 pag. 23-30

Sempre sulla settima discriminante n. 9 pag. 37-45


Nei prossimi numeri della rivista affronteremo altre questioni che i lettori ci hanno posto a proposito della settima discriminante. In particolare le seguenti.

 

1. A cosa serve un’organizzazione clandestina se non fate lotta armata?

 

2. Cosa vuol dire “costruire il partito dalla clandestinità”?

 

3. Qual è stata nel corso del movimento comunista la posizione dei comunisti sul carattere clandestino del partito comunista?

 

4. Perché già oggi è indispensabile “costruire il partito dalla clandestinità”?

 

5. Ma un partito clandestino non è per forza di cose slegato dalle masse?

 

6. Un partito comunista clandestino non crea con la sua sola esistenza un terreno favorevole perché la borghesia reprima i comunisti e i lavoratori avanzati?

 

7. A vostro parere la linea “costruire il partito dalla clandestinità” vale solo per il nostro paese o vale per tutti i paesi imperialisti?

 

La redazione di La Voce invita compagni e lettori a far pervenire alla redazione (tramite i fiduciari della CP o via e.mail con le precauzioni già indicate) altre do


  La Voce sulle FSRS e sulle OCC

 

Elenco dei principali scritti che la redazione di La Voce ha dedicato a singole FSRS e alle OCC. Anche i Supplementi sono reperibili sulla nostra pagina web.

 

Sulle FSRS in generale

La Voce , n. 1 pag. 53-74 ; n. 9 pag. 54-60

 

Innominati

La Voce , n. 4 pag. 21-26 e pag. 31-36

 

La Rete dei Comunisti

Supplemento 2 a La Voce n. 9

 

Rossoperaio

Supplemento 1 a La Voce n. 7

 

BR-PCC

La Voce , n. 11 pag. 29-59 ; Martin Lutero Supplemento a La Voce n. 3

 


  Bisogna sempre essere ottimisti? No, non dobbiamo essere ottimisti a tutti i costi. Ma nel contempo dobbiamo combattere il pessimismo perché è la forma con cui culturalmente noi, membri delle classi senza potere, siamo abituati a esprimere il dissenso verso le cose che ci circondano. Se non facciamo uno sforzo e non trasformiamo il nostro pessimismo in aperta discussione, non possiamo comprendere le rispettive e diverse opinioni, le critiche e correggere la nostra azione.

(Lao)


  Il piano in due punti per la costituzione del partito

 

Come iniziare simultaneamente da più parti la creazione dell’organizzazione del partito?

 

1. Elaborare il Manifesto Programma a partire dal Progetto pubblicato nel 1998 dalla Segreteria Nazionale dei CARC.

 

2. Costituire comitati clandestini del partito che invieranno i loro delegati al congresso di fondazione che approverà il Manifesto Programma del partito e il suo statuto ed eleggerà il suo Comitato Centrale che a sua volta ristrutturerà dall’alto in basso i comitati di partito.


  La Voce sui Comitati di Partito

 

·  Compiti e ruoli nella preparazione del congresso di fondazione del (n)PCI (pag. 10-13) in 1999: quale passo verso il partito faremo quest’anno? - La Voce n. 1 marzo 99

·  Il piano in due punti - La Voce n. 3 pag. 17

·  Sul partito - La Voce n. 3 pag. 27-29

·  Costruire l’organizzazione di partito - La Voce n. 4 pag. 5-7

·  Il lavoro dei Comitati di Partito - La Voce n. 8 pag. 13-15

·  La nuova vita dei membri del partito comunista - La Voce n. 8 pag. 16-20

·  CdP Stella Rossa - La Voce n. 9 pag. 31-36

·  CdP Lenin e CdP Teresa Noce - La Voce n. 10 pag. 10-14

·  CdP Base Rossa - La Voce n. 11 pag. 13-14

·  CdP Ottobre Rosso (2), Teresa Noce, G. Stalin, Mao Tse-tung, Dante di Nanni - La Voce n. 12 pag. 6-14

·  I CdP e gli operai avanzati - La Voce n. 12 pag. 3-5


  Non dobbiamo misurare l’efficacia del nostro lavoro dai nostri limiti che sono ... illimitati. Dobbiamo misurarla dai progressi che facciamo ora in un campo ora in un altro. Questo vale sia quando consideriamo l’organizzazione nel suo insieme, sia quando consideriamo i singoli organismi e i singoli compagni.

(Lao)