Il 2008 passerà alla storia come l’anno della vittoria della rivoluzione democratica in Nepal. Il Partito comunista del Nepal (maoista) è riuscito a modificare a favore delle forze rivoluzionarie i rapporti di potere. Forte dei successi raggiunti in 10 anni di guerra popolare, ha approfittato della congiuntura politica nazionale favorevole, della inettitudine del re che era a capo dei feudatari e della borghesia compradora, della crisi dei partiti e delle forze politiche riformiste (della borghesia nazionale e della piccola borghesia), ha volto a suo favore gli intrighi degli imperialisti e dei reazionari. La monarchia è stata rovesciata.
Oggi il PCN(m) dirige un governo di coalizione con gli esponenti della borghesia nazionale e della piccola borghesia. Si è messo nelle condizioni migliori per esercitare “dall’alto” un’energica azione a favore della rivoluzione democratica e affronta dalla nuova posizione i problemi che decideranno del futuro della rivoluzione in Nepal:
· l’indipendenza nazionale e l’eguaglianza delle nazionalità,
· la mobilitazione delle masse popolari delle città e delle campagne per costituire organi di potere e togliere definitivamente il potere ai feudatari, ai notabili del vecchio regime e agli esponenti della borghesia compradora,
· la riforma agraria che realizza il principio “la terra a chi la lavora” e l’emancipazione delle donne e degli intoccabili,
· l’integrazione dell’esercito popolare nelle forze armate e nelle forze di polizia,
· lo sviluppo economico non asservito al sistema imperialista mondiale, né direttamente né tramite la borghesia compradora indiana.
I reazionari puntano sulla corruzione, sugli intrighi e sulla pressione economica e diplomatica degli imperialisti. Spingono il PCN(m) e il suo presidente Prachanda a diventare il Mandela nepalese e minacciano in caso contrario di farne l’Allende nepalese.
Gli opportunisti e i corvi assicurano che Prachanda diventerà il Mandela nepalese. Non hanno alcuna fiducia nella forza della rivoluzione. Le vittorie della rivoluzione nepalese condannano la loro condotta e smentiscono la loro visione del mondo.
Ogni manovra racchiude pericoli di deviazioni e di sconfitte. Opportunisti e dogmatici non vedono possibilità di vittoria. Tutta la loro saggezza si riassume in tre principi: la rivoluzione è impossibile. Se però i rivoluzionari vincono, si lasceranno corrompere. Se però non si lasceranno corrompere, verranno eliminati.
Alla faccia dei corvi pessimisti, dogmatici e opportunisti, la vittoria è del tutto possibile. Il futuro della rivoluzione in Nepal dipende principalmente dall’orientamento del Partito comunista del Nepal (maoista).
In tutto il mondo i rivoluzionari brindando al nuovo anno saluteranno la vittoria raggiunta in Nepal e augureranno ulteriori successi!
La situazione internazionale evolve a favore della rivoluzione!
Viva l’internazionalismo proletario!
La crisi generale del capitalismo indebolisce i reazionari e i loro servi!
Il comunismo rinasce ovunque più forte di prima!
Contribuiamo al successo della rivoluzione proletaria nel mondo portando avanti con decisione e lungimiranza in Italia, sotto la direzione del nuovo Partito comunista italiano, la Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata!