La Voce 27

Nasce il Comitato clandestino Antonio Gramsci

Comitati di Partito
giovedì 1 novembre 2007.
 

Comunichiamo agli elementi avanzati della classe operaia e delle masse popolari, ai giovani e ai comunisti, la nascita e la costituzione del CdP Antonio Gramsci del (nuovo) Partito Comunista Italiano.

Con la costituzione di questo nuovo Comitato di Partito ci assumiamo l’impegno di contribuire al rafforzamento del partito nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

Cosa ci spinge a fare questa scelta?

Siamo un gruppo di compagni che da tempo segue il (n)PCI, lo sviluppo della sua strategia rivoluzionaria e la sua produzione teorica e gli riconosciamo l’autorità di essere il Partito, il Partito Comunista con le caratteristiche necessarie per organizzare i reparti avanzati della classe operaia al fine di dirigere le masse popolari all’obiettivo di fare dell’Italia un nuovo paese socialista, abbattere lo Stato borghese e avanzare verso il comunismo. La crisi del sistema capitalista è sempre di più un cancro galoppante per la classe operaia e le masse popolari.

La putrefazione di questo ordinamento sociale è economica, politica e culturale e si manifesta in una guerra non dichiarata di sterminio contro le masse popolari di tutto il mondo, attraverso le guerre di aggressione e occupazione contro i popoli dei paesi coloniali e semi-coloniali, con la fame e la miseria in cui sono costrette milioni di persone, con le devastazioni dell’ambiente e i centinaia di migliaia di morti sul lavoro, ecc.

La lista dei crimini perpetrati dalla borghesia imperialista è lunghissima, ma siamo convinti che la resistenza delle masse popolari in Italia come nel resto del mondo prepara all’alba di questo nuovo secolo la scalata del sentiero che ci condurrà all’emancipazione e alla liberazione da un modo di produzione (il capitalismo) criminale e inadeguato.

Nel nostro paese, la borghesia imperialista e i suoi centri di potere (Vaticano, Mafia, USA, Confindustria, ecc.) per mantenere in piedi il proprio putrido sistema, ogni giorno fanno strage delle masse popolari. Ma al contempo la borghesia e il suo potere sono sempre più in caduta libera verso la pattumiera della storia. Lo dimostra la difficoltà con cui la borghesia avanza nell’attuazione del suo programma di lacrime e sangue per le masse. Ieri con la banda Berlusconi e oggi con il circo Prodi, possiamo dire che come non muta il programma di guerra e attacco ai diritti, allo stesso modo non cessa la resistenza delle masse popolari (come dimostrano la mobilitazione di Vicenza, le grandi lotte contro le devastazioni ambientali e le mobilitazioni contro la guerra imperialista).

Ma la caduta del regime borghese e la costruzione dell’Italia socialista non può avvenire né pacificamente né nell’attesa di un indefinito momento fatale.

Contro ogni illusione militarista o riformista, oggi lottare per fare dell’Italia un nuovo paese socialista, vuol dire promuovere e organizzare la mobilitazione delle masse popolari contro la borghesia imperialista fino alle più estreme conseguenze.

La costruzione di una società diretta dai lavoratori passa necessariamente per lo sviluppo della strategia della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata.

Con la fondazione del (nuovo)PCI, dell’Ottobre 2004, esistono le condizioni affinché i comunisti e i lavoratori avanzati rompano gli indugi.

Compagni, proletari, contribuiamo al rafforzamento del (nuovo)PCI, parte integrante dello sviluppo della GPR-ld nel nostro paese!

Intitoliamo il Comitato di Partito ad Antonio Gramsci, nel Settantesimo Anniversario della morte nelle carceri fasciste del più grande dirigente della storia del movimento comunista d’Italia. Il (nuovo)PCI è il degno erede e prosecutore della lotta per il socialismo intrapresa e sviluppata dalla parte migliore del vecchio movimento comunista.

 

VIVA IL (NUOVO)PCI !

FARE DELL’ITALIA UN NUOVO PAESE SOCIALISTA

 

Giugno 2007