Comunicato 15 marzo 2007

Saluto alla Conferenza Internazionale
“Con la Resistenza, per una pace giusta in Medio Oriente”,
Chianciano Terme 24-25 marzo 2007

(nuovo)Partito comunista italiano - Commissione Provvisoria del Comitato Centrale
mercoledì 21 marzo 2007.
 
Tutti quelli che oggi in Iraq e in Afghanistan, in Palestina e in Somalia, in Libano e altrove si battono in armi o comunque sostengono la lotta contro gli imperialisti USA, i sionisti, gli imperialisti italiani e gli altri complici o servi degli imperialisti USA e dei sionisti, danno un contributo inestimabile alla causa delle classi oppresse e delle masse popolari del nostro paese, di tutti i paesi imperialisti e degli stessi USA.

La sconfitta delle truppe che i governi della borghesia imperialista hanno inviato ad aggredire e ad occupare quei paesi, indebolirà tutta la borghesia imperialista e quindi favorirà la causa dell’emancipazione delle masse popolari dei paesi imperialisti.

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Com. 15.03.07
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Gli interessi delle masse popolari del nostro paese sono antagonisti a quelli della borghesia imperialista e del Vaticano: quanto più questi sono liberi, tanto meno lo sono i lavoratori e il resto delle masse popolari. La vittoria delle truppe che essi hanno inviato e inviano ad aggredire e occupare paesi oppressi, dall’Afghanistan al Libano, li rafforzerebbe e accrescerebbe la loro arroganza contro le masse popolari italiane. La sconfitta delle loro truppe rafforzerà le masse popolari italiane. La sconfitta militare fu l’inizio della fine per il fascismo e il nazismo. Lo sarà anche per l’imperialismo USA e i suoi servi e soci, come il Vaticano e i gruppi imperialisti italiani.

La borghesia imperialista, capeggiata dai gruppi imperialisti USA, ha immerso l’intera umanità in una nuova guerra di sterminio: aperta in alcuni paesi, non dichiarata in altri. Milioni di bambini e anziani, di donne e uomini delle masse popolari sono ogni anno vittime di questa guerra: nessun angolo della terra è al riparo. Lo stesso pianeta è inquinato e perturbato per il profitto della borghesia imperialista e a causa del suo antiquato ordinamento sociale. Le masse popolari di tutti i paesi sono interessate alla sconfitta militare della borghesia imperialista. I gruppi imperialisti USA sono i principali nemici delle masse popolari americane. I sionisti sono i principali nemici delle masse popolari ebree. Il Vaticano e i gruppi imperialisti italiani sono i principali nemici delle masse popolari italiane. L’eroica resistenza dei popoli dei paesi arabi e musulmani all’aggressione all’occupazione può quindi trovare e troverà alleati e sostenitori in ogni angolo del mondo.

Spinti dalla crisi del suo loro sistema sociale, in questi anni i gruppi imperialisti da una parte in ogni paese imperialista cercano di eliminare le conquiste di civiltà e di benessere che le masse popolari hanno strappato nella prima parte del secolo scorso nell’ambito della prima ondata della rivoluzione proletaria; dall’altra, in alleanza e in concorrenza tra loro, sfruttano e saccheggiano i paesi oppressi e gli ex paesi socialisti e, quando le autorità di questi paesi non assecondano i loro piani, li aggrediscono e li occupano. I due lati di questo programma sono strettamente legati tra loro. La resistenza che i popoli dei paesi oppressi oppongono al saccheggio, alla devastazione, all’aggressione e all’occupazione indebolisce la borghesia imperialista e quindi aiuta le masse popolari dei paesi imperialisti. La difesa delle conquiste e la lotta per instaurare il socialismo nei paesi imperialisti indeboliscono la borghesia imperialista e quindi aiutano i popoli oppressi. Le masse popolari dei paesi imperialisti e i popoli oppressi dai gruppi imperialisti hanno lo stesso nemico. Per condurre la guerra contro i paesi oppressi, i gruppi imperialisti hanno bisogno di coinvolgere nella guerra almeno una parte importante delle masse popolari dei paesi imperialisti e di ridurre al silenzio e alla rassegnazione il resto. La solidarietà con le forze e le personalità che nei paesi oppressi resistono all’aggressione e all’occupazione va per le masse popolari del nostro paese di pari passo con la lotta contro le basi USA (Vicenza, Cameri, Maddalena, ecc.) e NATO, contro la NATO, contro la TAV, contro la distruzione dell’ambiente, per salari e pensioni più alti, contro il furto e la truffa del TFR, contro il lavoro precario, contro l’istruzione e la sanità a pagamento, contro il programma comune della borghesia imperialista, per impedire che il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti riesca a fare quello che il governo Berlusconi-Bossi-Fini è riuscito a fare. Quella solidarietà va per le masse popolari del nostro paese di pari passo con la difesa dei propri interessi e con la lotta per instaurare un superiore ordinamento sociale.

È questa la base solida su cui noi possiamo e vogliamo costruire l’unità di lotta tra le masse popolari del nostro paese e i popoli oppressi, aggrediti e sottoposti all’occupazione imperialista. Noi possiamo vincere. La lotta sarà certamente dura e lunga. Ma la vittoria è certa se persisteremo nella lotta. In questa lotta c’è posto per tutti quelli che lottano sinceramente. Noi dobbiamo raccogliere e valorizzare il contributo di tutti, grande o piccolo che sia e fare in modo che chi è più avanzato dimostri con la sua azione e i suoi successi che è degno di essere imitato da tutti quelli che vogliono arrivare alla vittoria.

È sulla base di queste concezioni che auguriamo pieno successo alla Conferenza ed esortiamo tutti i seguaci e i simpatizzanti del (nuovo)Partito comunista italiano a contribuire al suo successo.

Solidarietà con i popoli oppressi, dall’Iraq alla Palestina, dall’Afghanistan al Libano alla Somalia, che resistono all’aggressione imperialista!

Solidarietà con la guerra popolare rivoluzionaria che avanza in Nepal, in India, nelle Filippine, in Turchia, in Perù e in altri paesi.

La mobilitazione delle masse popolari è l’arma decisiva per impedire alla borghesia di realizzare con il circo Prodi quello che non è riuscita a realizzare con la banda Berlusconi!


Email: lavocenpci40@yahoo.com
Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L’Île St Denis (Francia)