Votare e far votare contro il governo Berlusconi!

domenica 30 maggio 2004.
 

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

 e.mail <lavocedelnpci@yahoo.com>

pagina web: www.lavoce.freehomepage.com

 

Partecipare all’attuazione del piano in due punti per costituire il partito comunista:

1. elaborare il Manifesto Programma del partito a partire dal Progetto pubblicato dalla Segreteria Nazionale dei CARC nel 1998;

2. costituire Comitati di Partito clandestini provvisori che invieranno i loro delegati al congresso di fondazione che approverà il Manifesto Programma e lo Statuto del Partito ed eleggerà il Comitato Centrale che a sua volta ristrutturerà dall’alto in basso i Comitati di Partito.

 

 30. 05. 04

Comunicato

 

Avanzare nella ricostruzione del partito comunista per fare dell’Italia un paese socialista!

Difendere le conquiste strappate dalle masse popolari alla borghesia e migliorare i salari, le condizioni di lavoro e le condizioni materiali e spirituali della vita delle masse popolari!

Votare e far votare contro il governo Berlusconi!

 

Sono tre anni che la borghesia imperialista ha affidato alla banda di razzisti, fascisti, mafiosi, clericali, speculatori, avventurieri raccolta attorno a Berlusconi il governo del paese. Gli operai, gli altri lavoratori e il resto delle masse popolari con una lunga e ininterrotta serie di lotte nelle aziende e nelle strade hanno sostanzialmente impedito a Berlusconi di attuare il programma per cui il Vaticano e la Confindustria, la Mafia e i gruppi imperialisti USA, gli Agnelli e i gruppi imperialisti UE, in breve tutta la borghesia imperialista gli hanno affidato il governo del paese. Nonostante questo, essi hanno dovuto ancora arretrare. Hanno perso un’altra parte delle conquiste che avevano nel passato, sotto la guida del vecchio PCI, strappato alla borghesia imperialista: nel campo dei contratti di lavoro, dei diritti dei lavoratori e sul posto di lavoro, dei redditi reali, dell’istruzione pubblica gratuita e progressista, del sistema sanitario universale, delle pensioni, delle libertà e dei diritti individuali e associativi, dei servizi pubblici, del diritto all’informazione e in altri campi ancora. Anche in questi tre anni, nonostante il freno posto con le lotte accanite condotte, le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari hanno continuato a peggiorare: come oramai avviene da quasi trent’anni a questa parte, da quando la decadenza del movimento comunista e la nuova crisi generale del capitalismo si sono sommati.

Eppure gli operai, gli altri lavoratori, le masse popolari sono in grado di rovesciare a loro favore il corso delle cose. Ma vi riusciranno solo quando saranno guidati da un vero partito comunista. Quindi l’obiettivo principale dei comunisti, degli operai avanzati e degli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari in questa fase deve essere la ricostruzione del vero partito comunista. Essi devono approfittare di ogni circostanza, anche delle campagne elettorali, per far comprendere le vere cause della decadenza del vecchio movimento comunista e i sicuri fondamenti della sua rinascita, per propagandare la ricostruzione del vero partito comunista, per raccogliere forze e risorse per la ricostruzione del vero partito comunista, per stabilire contatti, per creare le condizioni necessarie della ricostruzione del vero partito comunista. Devono far leva sul fatto che milioni di lavoratori del nostro paese sono consapevoli che per i lavoratori le cose sono andate meglio quando il partito comunista era rivoluzionario e forte. Devono chiedere con audacia alle masse popolari di contribuire alla ricostruzione del vero partito comunista. In ogni ambiente popolare devono mobilitare e organizzare dovunque la sinistra favorevole alla ricostruzione del partito comunista e attaccare e isolare la destra che è contraria alla ricostruzione del partito comunista. Devono partecipare personalmente con slancio, coraggio e spirito di sacrificio alla attuazione del piano in due punti che la CP ha proposto e sta realizzando.

È possibile e necessario difendere le conquiste che le masse popolari sotto la direzione dei partiti comunisti hanno strappato alla borghesia imperialista nell’ambito della prima ondata della rivoluzione proletaria. È possibile e necessario migliorare i salari, le condizioni di lavoro e le condizioni materiali e spirituali di vita delle masse popolari. Chi sostiene che le masse popolari non sono in grado di realizzare questi due obiettivi, svolge un’azione disfattista: che ne sia consapevole o no, che sia uno sfruttato demoralizzato o un privilegiato portavoce della borghesia.

Per ottenere questi risultati gli operai, gli altri lavoratori e il resto delle masse popolari devono però lottare su ogni terreno, in ogni modo e con ogni mezzo contro la borghesia imperialista. Questa vuole eliminare completamente le conquiste. Vuole riportare le masse popolari alle condizioni dell’inizio del secolo scorso, sul piano interno (flessibilità ed elasticità, fine dello Stato sociale, repressione, tortura) e sul piano internazionale (colonizzazione dei paesi oppressi e guerre). Vuole aumentare lo sfruttamento. Per questo aumenta la repressione e il controllo, rafforza i suoi apparati repressivi e crea eserciti mercenari. Lo ha fatto con i governi di centro-sinistra. Lo sta facendo con il governo della banda Berlusconi. Lo farà con i prossimi governi a cui essa affiderà il paese, anche se al governo ci saranno Prodi, Bertinotti o Cossutta. Chiunque la borghesia incaricherà di formare il governo, chiunque il “mondo degli affari” accetterà che governi il paese, dovrà cercare di attuare questo programma. Quali che siano le sue promesse elettorali, troverà le scuse per dire che “per il momento” non è possibile fare altrimenti. Perché è il solo modo che la borghesia concepisce, il solo modo che la borghesia ha per far fronte alla crisi del suo sistema. Bando a ogni illusione! Le masse popolari possono difendere le conquiste e migliorare le proprie condizioni solo lottando con ogni mezzo, in ogni luogo e su ogni terreno contro la borghesia imperialista. Questa lotta sarà tanto più forte, larga, efficace e fruttuosa quanto più avanzerà la ricostruzione del vero partito comunista. Questa lotta può espandesri, rafforzarsi, durare nel tempo e raggiungere buoni risultati solo se procede la ricostruzione del vero partito comunista.

La banda di razzisti, fascisti, mafiosi, clericali, speculatori, avventurieri raccolta agli ordini di Berlusconi ha avuto dalla borghesia l’incarico di formare il governo perché Berlusconi ha promesso e si è impegnato a spazzare via ogni ostacolo all’eliminazione delle conquiste e allo sfruttamento illimitato dei lavoratori. Ha garantito che la sua banda era capace di fare quello che il centro-sinistra di Dini, Prodi, D’Alema, Amato non riusciva a fare abbastanza rapidamente e su scala abbastanza larga, nonostante la collaborazione di Bertinotti, di Cossutta e di Cofferati. Con le lotte dei tre anni passati le masse popolari hanno impedito a Berlusconi di mantenere la promessa che aveva fatto e l’impegno che si era assunto. Lo hanno ridotto a fare grossomodo quello che anche i governi Dini, Prodi, D’Alema, Amato facevano. È per questo che il Vaticano e la Confindustria hanno perso la fiducia che avevano in Berlusconi. Anche gli Agnelli sono insoddisfatti e delusi: Berlusconi non è riuscito neanche a far passare il loro piano di liquidare le fabbriche FIAT e concentrarsi sulle speculazioni finanziarie. Al contrario, anche gli operai di Melfi hanno rotto le catene. La partecipazione alle criminali avventure coloniali dei gruppi imperialisti USA e il rafforzamento della collaborazione con lo Stato sionista d’Israele creano molta agitazione politica tra le masse popolari e pochi nuovi affari. Solo la Mafia e i fondamentalisti di Bush sono ancora incondizionatamente favorevoli a lasciare il governo dell’Italia nelle mani di Berlusconi e della sua banda. Ma anche nella sua banda crescono i segni di disgregazione e i motivi di lite. Se la resistenza del popolo iracheno continuerà, la posizione della banda Berlusconi peggiorerà rapidamente. Si sono quindi create condizioni favorevoli per costringere la borghesia a licenziare Berlusconi e la sua banda e abbandonare il suo progetto di procedere più rapidamente e brutalmente. Bisogna approfondire le divisioni che si sono aperte nella stessa banda. Bisogna battere questa banda anche sul piano elettorale. Una batosta sul piano elettorale affretterà la disgregazione e la liquidazione della banda Berlusconi. Bisogna votare e far votare contro il governo Berlusconi e contro la sua banda. Bisogna votare e far votare per i partiti d’opposizione. Anche se sono partiti che sottobanco collaborano con Berlusconi. Anche se sono partiti che partecipano con la banda Berlusconi alla “guerra mondiale contro il terrorismo”. Anche se sono partiti che condividono la sostanza del suo programma antipopolare. La sconfitta del governo Berlusconi alle elezioni rafforzerà la mobilitazione delle masse popolari e indebolirà politicamente la borghesia imperialista.

I comunisti e i lavoratori avanzati devono imparare ad avere una strategia giusta e lungimirante e ad essere fermi sulla strategia. Ma proprio per questo devono anche imparare ad avere una tattica flessibile per realizzare la loro strategia. La partecipazione delle forze che lottano per la ricostruzione del partito comunista alle prossime elezioni con una campagna elettorale autonoma sotto le parole d’ordine di fare dell’Italia un nuovo paese socialista, della ricostruzione del vero partito comunista, della difesa delle conquiste, del miglioramento dei salari, delle condizioni di lavoro e delle condizioni materiali e spirituali di vita delle masse popolari, della lotta contro l’imperialismo, le sue guerre e le sue infamie, del rovesciamento della “guerra mondiale al terrorismo” in una guerra popolare rivoluzionaria contro i veri terroristi, autori della guerra di sterminio che la borghesia imperialista conduce in ogni angolo del mondo contro le masse popolari, dell’abbattimento del governo della banda Berlusconi insegnerà ad usare anche le elezioni per raccogliere forze e risorse per la ricostruzione del vero partito comunista. Votare e far votare quindi contro il governo Berlusconi, per i partiti di opposizione con una campagna elettorale condotta pubblicamente, denunciando senza peli sulla lingua che hanno lo stesso programma di Berlusconi, ma vanno votati solo per indebolire politicamente la borghesia imperialista nel suo complesso, di cui anch’essi sono servi e agenti.

 

Sostenere la lotta della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari contro l’eliminazione delle conquiste!

 

Fare di ogni lotta difensiva e rivendicativa una scuola di comunismo!

 

Solidarietà con tutti i rivoluzionari e i proletari prigionieri!

 

Sostenere la resistenza delle masse popolari della Palestina, dell’Iraq e dell’Afganistan contro l’occupazione, fino alla vittoria sugli occupanti e sui sionisti!

 

Sostenere la rivoluzione democratica antimperialista delle masse popolari arabe e musulmane!

 

Sostenere la guerra popolare rivoluzionaria in corso in Perù, Nepal, India, Filippine, Turchia!

 

Abbattere il governo Berlusconi e la sua banda di razzisti, fascisti, mafiosi, clericali, speculatori, avventurieri a cui la borghesia imperialista ha affidato il governo del paese e a cui i governi del centro-sinistra (Dini, Prodi, D’Alema, Amato) hanno aperto la strada!

 

Classi e popoli oppressi, donne delle masse popolari, uniamoci nella lotta contro la borghesia imperialista!

 

W la rinascita del movimento comunista!

 

Diffondere la parola d’ordine: Fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

Costituire comitati clandestini del (nuovo)Partito comunista italiano in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa!