Sostenere con ogni mezzo i lavoratori metalmeccanici!

lunedì 9 luglio 2001.
 

(nuovo)Partito comunista italiano

Commissione Provvisoria del Comitato Centrale

 

pagina web: www.nuovo-pci.com

e.mail: <lavocedelnpci@yahoo.com>

 

9 luglio 01

Comunicato

 

Sostenere con ogni mezzo i lavoratori metalmeccanici!

La vittoria degli operai metalmeccanici nella lotta per un migliore CCNL sarà il primo colpo andato a segno nella lotta contro il governo Berlusconi!

 

Con lo sciopero e le dimostrazioni di venerdì 6 luglio gli operai metalmeccanici hanno assunto il posto che spetta alla più organizzata e sperimentata delle grandi categorie di operai nella lotta di tutti i lavoratori e di tutte le masse popolari contro i padroni e il loro nuovo governo. Il successo dello sciopero del 6 luglio è una vittoria di tutti i lavoratori e di tutti i comunisti, un forte aiuto per tutti gli oltre 5 milioni di lavoratori di varie categorie a cui i padroni non vogliono rinnovare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, uno schiaffo per i sindacati collaborazionisti e un incoraggiamento per quanti lavorano per la rinascita del movimento comunista.

La Finmeccanica ha cercato per conto di tutti i padroni e del loro nuovo governo di dividere e disorientare i lavoratori. Battuti i metalmeccanici, con gli altri sarebbe stato più facile. Con la vittoria sui metalmeccanici e la celebrazione del G8 di Genova il loro governo Berlusconi sarebbe partito alla grande a realizzare il suo programma di maggiore libertà per i ricchi, più sottomissione dei lavoratori e maggiori restrizioni per pensionati e immigrati. I padroni avrebbero proseguito più liberamente le altri grandi manovre “private” (FIAT-General Motors, Montedison-EDF, Alitalia-Air France, Alcatel, ecc.) che incidono sulla vita dei lavoratori come e più delle manovre del loro governo. Ma i dirigenti della Finmeccancica sono stati troppo ingordi. Neanche le menzogne di Pezzotta e di Angeletti hanno potuto nascondere la realtà alla massa dei lavoratori. Con l’accordo separato firmato da UILM e FIM, nei 24 mesi di validità del contratto (quest’anno e il prossimo) nelle tasche di un operaio del 5° livello arriverebbero in tutto solo 2.310.000 lire lorde e a spizzichi, di contro ai 3.240.000 che arriverebbero con l’aumento di 135.000 lire al mese chiesto nella piattaforma contrattuale. Se l’aumento chiesto in piattaforma è già poca cosa, quello accettato da FIM e UILM è inferiore al 70% del richiesto.

Tutti i lavoratori e tutti i comunisti devono appoggiare i metalmeccanici.

La loro vittoria rafforzerà tutti i lavoratori che lottano per un nuovo CCNL e rafforzerà tutte le masse popolari che devono resistere all’attacco della borghesia imperialista e del suo nuovo governo. Il governo Berlusconi prosegue sì la politica del centro-sinistra per rendere più precario il lavoro, più liberi e ricchi i padroni, ma con ancora maggiore arroganza e ingordigia. Le misure annunciate da Berlusconi per i primi cento giorni lo confermano. Dimenticate le promesse di aumentare le pensioni minime, mentre annuncia chissà quale buco nelle finanze statali il governo Berlusconi diminuisce le entrate dello Stato regalando soldi ai ricchi e ai capitalisti con l’abolizione della imposta sulle eredità e sulle donazioni dei ricchi, con la detassazione degli utili delle grandi aziende (Tremonti bis), con premi alle aziende che lavorano in nero. La giustificazione è la solita che giustifica anche la maggiore libertà di speculare, di corrompere e di devastare il paese concessa ai padroni, è quella che tutti i governi e tutti i sindacati di regime usano da anni: con i sacrifici di oggi i lavoratori creerebbero le basi per un maggiore benessere economico di domani. I lavoratori dovrebbero adattarsi a un lavoro più precario e più sfruttato perché i padroni siano più liberi di speculare e sfruttare. I favori fatti alla scuola dei preti e al Vaticano e il lusso sfoggiato per le riunioni dei satrapi del G8 dovrebbero saldare tutta la classe dominante attorno al suo nuovo duce.

La vittoria dei metalmeccanici non solo è utile a tutti i lavoratori, ma è anche possibile.

I padroni temono la conflittualità diffusa nelle fabbriche come il fumo negli occhi. I padroni temono che l’esempio dei metalmeccanici faccia scuola tra gli altri lavoratori. Il nuovo governo Berlusconi cerca di impaurire agitando lo spettro di una nuova recessione economica, ma cerca anche di evitare scontri frontali e vuole far passare in silenzio le sue misure che regalano soldi ai padroni e maggior potere ai preti e al Vaticano. Conta sulla condiscendenza e sulla collaborazione dei partiti di centro-sinistra e dei sindacati di regime. Ma i partiti del centro-sinistra e i sindacati di regime non possono collaborare apertamente col governo Berlusconi, devono accreditarsi come veri oppositori di Berlusconi e sono costretti in qualche modo a sostenere i metalmeccanici. Il lavoro in corso per ricostruire un vero partito comunista rende più pericolosa per loro ogni collaborazione aperta col governo Berlusconi. Con la proposta di referendum cercano di cavarsela a buon mercato, ma i lavoratori possono incastrarli anche su questa proposta, costringendoli ad attuarla e sostendola con lotte e agitazioni.

 

I lavoratori avanzati e tutti i comunisti devono battersi con tutte le forze per il successo della lotta contrattuale dei metalmeccanici. Il primo e più importante mezzo per battersi con successo è unirsi nel fronte dei comunisti che lottano per ricostruire un vero partito comunista. In effetti oggi il maggiore fattore di debolezza dei lavoratori è la mancanza di un vero partito comunista che abbia e diffonda una concezione comunista, elabori una linea politica giusta e abbia con le masse popolari, e in primo luogo con la classe operaia, i legami necessari per guidare le masse ad attuarla. Solo il cedimento dei dirigenti della CGIL e della FIOM, legati mani e piedi ai padroni e ai partiti del centro-sinistra e già ora esitanti e titubanti, potrebbe portare i lavoratori metalmeccanici alla sconfitta. Il lavoro per ricostruire un vero partito comunista è anche il maggiore argine ai cedimenti.

La ricostruzione di un vero partito comunista è indispensabile non solo per fare il primo passo verso la creazione di una società comunista, ma anche per respingere gli attacchi della borghesia agli interessi immediati e diretti dei lavoratori, per difendere con successo le conquiste strappate nel passato, per porre un argine all’ingordigia e all’arroganza dei padroni e del loro nuovo governo.

Pieno sostegno ai lavoratori metalmeccanici!

Che i lavoratori avanzati si uniscano per costituire il nuovo partito comunista. Che ogni lavoratore cerchi tra i suoi compagni i più generosi e audaci e costituisca un comitato di partito. Così in breve potremo mobilitare su più larga scala gli altri lavoratori. Ci difenderemo meglio dagli attacchi dei padroni e creeremo le condizioni per fare a meno di essi, instaurare il potere dei lavoratori e avviare tutta la società verso il comunismo.

 

Organizzarsi e organizzare per la ricostruzione di un vero partito comunista!