Il delitto Abu Omar sta a Berlusconi come il delitto Matteotti sta a Mussolini : è un salto di qualità nella soppressione degli oppositori !

Comunicato della CP - 1° marzo 2003
martedì 6 febbraio 2007.
 

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

e.mail <ekko-20012001@yahoo.com>

pagina web: www.lavoce.freehomepage.com

 

Partecipare all’attuazione del piano in due punti per costituire il partito comunista:

1. elaborare il Manifesto Programma del partito a partire dal Progetto pubblicato dalla Segreteria Nazionale dei CARC nel 1998;

2. costituire Comitati di Partito clandestini provvisori che invieranno i loro delegati al congresso di fondazione che approverà il Manifesto Programma e lo Statuto del Partito ed eleggerà il Comitato Centrale che a sua volta ristrutturerà dall’alto in basso i Comitati di Partito.

 

01.03.03

Comunicato

 

Il delitto Abu Omar sta a Berlusconi come il delitto Matteotti sta a Mussolini: è un salto di qualità nella soppressione degli oppositori!

Il rapimento di Abu Omar è la sintesi della campagna di persecuzione che il governo della banda Berlusconi conduce contro i lavoratori immigrati in conto proprio e per conto dei gruppi imperialisti USA e sionisti!

Il rapimento di Abu Omar è la manifestazione esemplare dei metodi terroristici della banda Berlusconi e delle squadracce dei gruppi imperialisti USA e sionisti (Mossad) che operano in Italia non solo liberamente, ma con la complicità e l’appoggio dello Stato dei gruppi imperialisti italiani!

Appoggiare tutte le forme di protesta contro l’aggressione all’Iraq e di sabotaggio dello sforzo bellico della banda Berlusconi e dei suoi burattinai USA e sionisti!

 

Il 17 febbraio a Milano una squadra di sicari ha rapito in pieno giorno e probabilmente ucciso Abu Omar, dirigente di primo piano della comunità musulmana di Milano. Questo rapimento è il punto di arrivo della campagna razzista e terroristica che la banda Berlusconi e il suo regime conducono contro i lavoratori immigrati. È una conseguenza della sua politica di asservimento completo ai gruppi imperialisti USA e alle loro squadracce mafiose, fasciste e sioniste. È un risultato della completa libertà d’azione che il regime democristiano prima e poi i governi di centro-sinistra hanno accordato ai gruppi imperialisti USA e ai sionisti d’Israele perché usassero il nostro paese come base di stoccaggio delle loro armi (comprese quelle ufficialmente escluse di distruzione di massa: batteriologiche, chimiche, nucleari), come punto di partenza per le loro aggressioni e come terreno operativo per i loro delitti e le loro manovre. Sarà il punto di partenza per un aggravamento della campagna terroristica contro i lavoratori immigrati e contro i lavoratori italiani se non riceverà una ferma risposta da parte delle masse popolari che arrivi fino all’abbattimento del governo Berlusconi.

Anche nella politica internazionale, il governo della banda Berlusconi prosegue e aggrava la politica dei precedenti governi DC e di centro-sinistra e persino viola apertamente la Costituzione su cui ufficialmente fonda la sua legittimità. L’articolo 11 della Costituzione infatti consente limitazioni di sovranità solo a condizione che siano necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni e solo in condizioni di reciprocità con gli altri Stati. Esso inoltre ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

La violazione della Costituzione non è una novità. Tutta la storia del regime DC è cosparsa di violazioni di ogni genere, ai danni dei diritti ufficialmente riconosciuti ai lavoratori italiani e a vantaggio dei gruppi imperialisti USA e del Vaticano. Ma dimostra che quelli che in questi giorni si oppongono al sabotaggio della partecipazione alla guerra dicendo che comunque il governo della banda Berlusconi sarebbe il legittimo governo del paese, sono degli imbroglioni. Il governo della banda Berlusconi non è stato scelto dal popolo italiano: esso è stato imposto dai gruppi imperialisti che dettano legge in Italia. È il governo della Confindustria, del Vaticano, della Mafia e degli USA. Sono loro che gli hanno spianato la strada e che hanno creato le condizioni per la comunque risicata vittoria elettorale del 13 maggio 2001. Il delitto di Milano conferma che questo governo è solo il governo dei gruppi imperialisti che spadroneggiano in Italia. La sua impotenza e il suo disorientamento sono dovute alla divisione che lacera questi gruppi imperialisti: al contrasto di interessi e ai contrasti politici tra il Vaticano e i gruppi imperialisti franco-tedeschi da una parte e i gruppi imperialisti USA e sionisti dall’altra.

La collaborazione del governo Berlusconi con i gruppi imperialisti USA nell’aggredire l’Iraq conferma la vera natura della banda di razzisti, fascisti, mafiosi, speculatori, clericali e avventurieri riunita attorno a Berlusconi. Questa banda sta cercando di eliminare quanto resta delle conquiste delle masse popolari: rendere il lavoro più precario e malpagato, ridurre le pensioni, eliminare il servizio sanitario e l’istruzione pubblica, riportare ogni angolo della società nella barbarie capitalista.

È probabile che Berlusconi non si assumerà la responsabilità del delitto Abu Omar come Mussolini, a sei mesi di distanza, si assunse la responsabilità del delitto Matteotti. Come è probabile che l’opposizione borghese, i partiti del centro-sinistra, facciano tutto il possibile per evitare che il delitto Abu Omar diventi lo spunto della mobilitazione delle masse popolari italiane e immigrate contro la banda Berlusconi e il sistema di potere che lo impone. Questa opposizione borghese è complice della banda Berlusconi, è legata ad essa da mille fili. I partiti del centro-sinistra non si ribellano neanche all’aperta violazione dell’articolo 11 della Costituzione. Di fronte all’aggressione contro l’Iraq hanno adottato la consegna "né aderire né sabotare". Non aderiscono per raccogliere i consensi delle masse popolari. Non sabotano per lasciare che la banda Berlusconi coinvolga le masse popolari nelle sue sporche guerre: in Afganistan, in Iraq e nei paesi che seguiranno.

Tutti i comunisti e i lavoratori avanzati devono mobilitarsi contro la politica criminale che la banda Berlusconi impone al nostro paese. Devono usare tutte le forze di cui dispongono per mobilitare le masse popolari contro questa politica criminale. Già oggi noi possiamo orientare un vasto movimento di lotta che frena e ostacola e in qualche caso arresta almeno temporaneamente l’attacco che la borghesia imperialista conduce contro le conquiste delle masse popolari a livello interno e internazionale.

Il movimento contro l’aggressione imperialista all’Iraq e contro le pretese dei gruppi imperialisti USA, il movimento contro la globalizzazione imperialista, il movimento contro l’eliminazione delle conquiste, contro la disoccupazione e la chiusura delle aziende, contro la discriminazione degli immigrati, contro la discriminazione delle donne e dei giovani, contro la fame e le epidemie, contro l’inquinamento dell’ambiente e la sofisticazione alimentare sono tutte manifestazioni della resistenza che le masse popolari oppongono al procedere della crisi del capitalismo. Dobbiamo fonderli in un unico movimento contro la banda Berlusconi. Oggi questi movimenti limitano già la libertà d’azione dei gruppi imperialisti, frenano e ostacolano le loro manovre contro le masse popolari e contro i paesi oppressi, non permettono ai gruppi imperialisti di dispiegare tutte le loro forze politiche e militari nella guerra di sterminio che conducono contro le masse popolari in ogni angolo del mondo, anche negli stessi paesi imperialisti ivi compresi gli USA. La vittoria di questi movimenti vorrà dire l’eliminazione del dominio della borghesia imperialista e l’instaurazione del socialismo almeno nei più importanti paesi imperialisti. Non c’è altra vittoria per questi movimenti, essi non possono avere altra conclusione positiva.

La borghesia imperialista e l’ordinamento sociale che essa impone nel mondo contrastano sempre più con gli interessi e il soddisfacimento persino dei bisogni elementari di strati via via più vasti delle masse popolari. Il sistema imperialista fa acqua da tutte la parti. Esso è lacerato da contrasti di interesse e da contrasti politici già abbastanza forti tra i gruppi e gli Stati imperialisti. Questi contrasti inevitabilmente si aggraveranno con gli eventi e col passare del tempo. La borghesia imperialista, per risolvere i problemi in cui il suo sistema affonda sempre più, non ha altra strada che cercare di scaricarli sulle masse popolari, di trasformarli in contrasti tra settori delle masse popolari, di fomentare guerre a non finire tra paesi e nazioni. I contrasti di questi giorni tra i gruppi imperialisti USA e i loro temporanei alleati da una parte e dall’altra il Vaticano e gli altri gruppi imperialisti (franco-tedeschi, russi, cinesi, ecc.) sono un annuncio ancora debole del futuro in cui la borghesia imperialista ci sta conducendo.

I gruppi imperialisti USA aggrediscono l’Iraq per far valere contro tutti la loro pretesa al dominio mondiale. Le giustificazioni che avanzano sono menzogne o problemi secondari. I gruppi imperialisti USA sono la più grave minaccia alla pace mondiale. Hanno installato basi, guarnigioni o missioni militari nella maggior parte dei paesi. Sono di gran lunga la maggiore potenza militare ma continuano a preparare nuove armi. Sono i gendarmi del mondo: i garanti di ultima istanza dell’ordinamento sociale che condanna milioni di uomini e di donne in ogni angolo del mondo alla fame, alle malattie, alla disoccupazione, alla prostituzione, a ogni genere di angherie. I gruppi imperialisti USA sono i principali nemici non solo delle masse popolari americane, ma anche delle masse popolari di tutto il mondo. La lotta per eliminarli dalla faccia della terra è necessità e dovere delle classi e dei popoli oppressi di tutto il mondo.

Gli altri gruppi imperialisti prima o poi si ribellano alle pretese dei gruppi imperialisti USA. I gruppi imperialisti USA succhiano risorse economiche, finanziarie e umane da tutto il mondo per stabilizzare il loro potere. Terrorizzano le masse popolari americane. Ricattano economicamente e finanziariamente e destabilizzano politicamente i governi dei paesi che non accettano supinamente i loro ordini. La stagnazione economica in Europa e in Giappone e il marasma economico e politico degli altri paesi sono aggravati dalla rapina e dalle imposizioni dei gruppi imperialisti USA. È quindi inevitabile che gli altri gruppi imperialisti cerchino di rimontare il distacco politico e militare che oggi li separa dai gruppi imperialisti USA e si oppongano sempre più al loro dominio. Ma essi non possono che fomentare guerre e distruzioni al pari dei gruppi imperialisti USA. Sono portavoce e difensori dello stesso ordinamento sociale. Fin dove arrivano, per far valere i loro interessi impongono alle masse popolari le stesse privazioni e lo stesso abbrutimento morale e intellettuale che i gruppi imperialisti USA per i propri interessi vogliono imporre in tutto il mondo. Seguono le stesse leggi e obbediscono alle stesse necessità.

Le nostre forze oggi sono ancora deboli, ma seguendo un giusto orientamento che corrisponde all’interesse delle masse popolari le nostre forze sono destinate a crescere. Noi comunisti lottiamo per un nuovo ordinamento sociale, il comunismo, che corrisponde agli interessi delle masse popolari. La relativa impotenza in cui ci troviamo oggi nel bloccare il terrore e l’aggressione dei gruppi imperialisti è dovuta al fatto che le forze finora organizzate sotto le bandiere comuniste sono poche. La mancanza di un vero partito comunista, avanguardia organizzata della classe operaia, è la causa principale della nostra debolezza. Lavorare alla ricostruzione del vero partito comunista è quindi il centro della nostra lotta e l’obiettivo che dobbiamo dare a tutte le nostre iniziative.

 

Appoggiare ogni tipo di mobilitazione contro la banda Berlusconi e la sua criminale partecipazione all’aggressione dell’Iraq promossa dai gruppi imperialisti USA!

Solidarietà con i lavoratori immigrati contro la banda Berlusconi e contro gli autori del delitto Abu Omar!

W la lotta dei ferrovieri, dei portuali, dei giovani e di quanti altri ostacolano lo sforzo bellico degli aggressori!

Contro questo regime di sfruttatori e di briganti, ogni forma di lotta efficace è lecita!

Raccogliere forze e risorse per la rinascita del movimento comunista!

Costituire ovunque comitati clandestini del (nuovo)Partito comunista italiano!