Usiamo le elezioni regionali in Toscana per costruire
l’alleanza di tutte le forze contro le Larghe Intese!

     

01.08.2020 Comunicato n.18 del CdP Aurora del (n)PCI

 

Usiamo le elezioni regionali per costruire l’alleanza di tutte le forze che sono contro il sistema delle Larghe Intese (la combinazione del polo PD e del polo Berlusconi). Il polo delle Larghe Intese include la Lega. La Lega è parte dello schieramento delle Larghe Int ese che include Forza Italia e con cui governa con Forza Italia in molte amministrazioni regionali e locali. Dove sta realmente la Lega tra le altre cose uno lo vede bene quando Salvini va a Firenze nella zona più di lusso, Poggio Imperiale, nella villa di Denis Verdini, l’uomo che si è specializzato nel curare il rapporto e coltivare il legame tra due esponenti delle Larghe Intese come Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, l’uno e l’altro allora ai vertici di Forza Italia e del PD. Da questo poggio dorato Salvini nelle elezioni comunali del 2019 calava nei quartieri proletari della città presentandosi come “uomo di rottura” con il sistema e come “amico del popolo”. Questo marciume va spazzato via! Il M5S in Italia e in Toscana vivrà e crescerà quanto più si distinguerà rispetto a Lega, al resto del centrodestra e al PD che con il centrodestra converge in tutte le decisioni chiave della politica a livello nazionale e regionale. Al contrario il M5S quando si allea con la Lega o con il PD si disgrega. Lo mostra il calo di consensi che ha avuto dopo la vittoria elettorale del 2018. Nella pratica tutte le forze che sono contro le Larghe Intese devono allearsi tra di loro e primo a farlo deve essere il M5S. Perché il M5S non dovrebbe costruire un’alleanza con Sì Toscana a Sinistra e lo schieramento che la segue sotto la guida di Tommaso Fattori? Allearsi a forze con le quali si condividono tanti obiettivi è senz’altro più agevole che allearsi con forze come la Lega e il PD così come ha fatto il M5S a livello nazionale. Il M5S afferma di averlo fatto perché questo era necessario per governare il paese ma la verità è che l'abbraccio con la Lega e con il PD sono per il M5S mortali (vedi al riguardo le valutazioni in La Voce del (nuovo)PCI, n. 65, luglio 2020, pag. 23). A maggior ragione lo si può fare con forze che mirano a governare il paese e i territori e con le quali molto è quello che si condivide, le lotte per la difesa dei lavoratori, per la partecipazione delle masse popolari all’azione politica, per la difesa della sanità, per la difesa dell’ambiente. A maggior ragione lo si può fare contro nemici delle masse popolari e responsabili dello sfascio della regione Toscana quali il PD, dei quali Renzi è stato rappresentante esplicito e meno ipocrita. Il M5S ha maggiori ragioni di allearsi con schieramenti come quello di cui in Toscana è candidato Fattori piuttosto che farlo, come ha fatto a livello nazionale, con il PD. È chiaro che se non lo fa si relega a essere forza di minoranza, di opposizione, marginale, che si limita a denunciare le malefatte delle Larghe Intese e con ciò pretende di salvarsi l’anima e quindi è destinata a scomparire. Il M5S si è guadagnato la fiducia delle masse popolari, a suo tempo, proprio perché ha rifiutato questo ruolo di eterno oppositore ma soprattutto perché è diventato rappresentante del malcontento, dell’insofferenza e dell’indignazione delle masse popolari contro le Larghe Intese e la loro politica. Il governo Conte 2 conferma la lezione del governo Conte 1: è fallimentare l'aspirazione del M5S a cambiare il paese eliminando gli aspetti, le relazioni e gli ordinamenti che anche nel senso comune sono percepiti inaccettabili, assurdi, disastrosi senza la mobilitazione, il  supporto, la partecipazione e l'organizzazione delle masse popolari.

La crisi in corso obbliga chi scende in campo ad agire per vincere e non per guadagnarsi il posticino di oppositore, cosa che, peraltro, nessuno più riuscirà a fare ai livelli del vecchio PCI da quando questo, a partire dagli anni Cinquanta dello scorso secolo, abbandonò l’impegno a fare dell’Italia un paese socialista. Il PCI accettò le regole imposte dai rappresentanti della borghesia imperialista internazionale e italiana e il dominio del clero, in cambio di “un posto a tavola nelle vesti di chi per principio si lamenta del cibo e del servizio.” A lungo andare, come diceva Giulio Andreotti (Roma, 1919 – 2013) il potere logora chi non lo ha, e infatti il vecchio PCI si è lentamente logorato fino a scomparire. Chiunque oggi scenda nel campo della lotta politica dandosi per sconfitto in partenza e mirando a un posto da oppositore:

-nel migliore dei casi ignora la storia del nostro paese negli ultimi settant’anni, o mostra di ignorarla, o magari presume lui di fare “opposizione” meglio di un partito come il vecchio PCI che fu esponente di un movimento comunista internazionale esteso su ampia parte del mondo e che guadagnò prestigio e consensi con trenta anni di lotta contro il regime fascista e con la vittoria della guerra di Resistenza contro i nazifascisti. -Nel peggiore dei casi è un’opportunista, uno che mira a guadagnarsi uno spazio in politica e così trarne vantaggio economico e prestigio senza doversi assumere le responsabilità di chi governa, senza rischio di fare errori e doverli pagare.

-In ogni caso, sia esso un ingenuo o uno in malafede, chi oggi non ha un progetto chiaro per farsi forza di governo del paese, in tempi tali da poter affrontare la catastrofe incombente, non ha la fiducia delle masse popolari. Le masse popolari non hanno un modo di pensare comune, ma è diffuso il rigetto per chi fa politica ponendosi solo come oppositore a chiacchiera delle forze delle Larghe Intese almeno quanto è diffuso il rigetto per le forze delle Larghe Intese stesse.

-Infine, da quando il M5S è nato e prima che diventasse forza politica maggioritaria alle elezioni del 2018, parecchi che si sono dichiarati di sinistra e magari anche comunisti si sono costituti in alternativa o meglio in concorrenza ad esso, con esiti inevitabilmente disastrosi. Infatti non solo si proponevano di restaurare modelli di azione politica falliti senza nemmeno chiedersi il perché del fallimento ma anche si mettevano e si mettono a fare concorrenza al M5S né più né meno come fossero venditori al mercato.

Per questo motivo le varie forze che scendono in campo contro le Larghe Intese devono ricercare l’alleanza. Questa linea vale anche per lo schieramento guidato da Fattori, per chi c’è dentro come il Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, e per chi ne è fuori come il PCI guidato da Mauro Alboresi e il PC guidato da Marco Rizzo. Chi è meno annebbiato da pregiudizi nel M5S e nella sinistra che raccoglie le varie forze sopra elencate (in Toscana la lista Fattori e partiti comunisti citati) vede che l’alleanza tra questi due ambiti è l’unica possibilità di governo del paese alternativa al sistema delle Larghe Intese e in particolare a un governo della Lega o del PD, l’unica via d’uscita positiva presente, l’unico fattore nuovo capace di dare un nuovo governo al paese aprendo mille prospettive e non solo sul piano locale. Il nuovo governo della Regione infatti:

-dovrebbe e potrebbe far fronte alle pressioni del Governo centrale e dei gruppi finanziari internazionali, che fanno affari in Toscana tramite il PD, bloccando progetti speculativi come l'ampliamento dell'aeroporto di Peretola e nuovi inceneritori a Livorno. Riuscirà a farlo solo se si lega alla mobilitazione popolare di comitati e cittadini che in questi anni hanno dimostrato concretamente di essere non solo “contro” la speculazione ma anche “per” un progetto alternativo (vedi il progetto “alterpiana”); -prenderebbe misure che diano a tutti un lavoro utile e dignitoso e quindi fomenterebbe la partecipazione alle attività politiche e sociali, per esempio producendo quello che serve per gestire i rifiuti e compatibilmente con il rispetto dell'ambiente e la creazioni di nuovi posti di lavoro e garantirebbe l'accesso alla sanità pubblica a tutti. Riuscirà a farlo solo se alimenta l'organizzazione e la mobilitazione dei disoccupati in lotta per il  lavoro, forma i lavoratori a eseguire progetti come il porta a porta per la gestione dei rifiuti; -sosterrebbe la lotta dei lavoratori della Sanità contro l'infame obbligo di fedeltà aziendale contribuendo così alla creazione delle organizzazioni dei lavoratori della sanità. Insomma creerebbe condizioni più favorevoli per alimentare l'organizzazione, la mobilitazione e il coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari inducendole ad agire da nuove autorità pubbliche. Saranno queste nuove autorità pubbliche a imporre un governo del territorio (quelle che chiamiamo amministrazioni locali d'emergenza) capace di rispondere alle loro esigenze e di tutti quelli che per vivere devono lavorare. E si tratterà di un movimento che a macchia di leopardo si espanderà su scala nazionale fino a imporsi come governo del paese, quello che chiamiamo Governo di Blocco Popolare. Questo è il governo che può rompere con il programma comune della borghesia imperialista e delle sue Larghe Intese.

La costruzione di questo governo della regione apre la strada alla riscossa. La classe operaia e le altre classi delle masse popolari possono riprendere ad agire con lo slancio e le energie con le quali seppero abbattere il fascismo e poi ricostruire il paese e consegnarlo a noi perché noi lo facessimo migliore.

 

Che nessuno si faccia ingannare dalle sirene del PD: il voto per il PD serve a sbarrare la strada alla destra più reazionaria, alla Lega, a Fratelli d’Italia e agli scimmiottatori del fascismo? Assolutamente no! Anzi, non mettersi alla testa della lotta contro il PD e contro i cedimenti del governo Conte 2 al PD è il modo più efficace per rafforzare la Lega di Salvini.

Sconfiggere il sistema delle Larghe Intese!

Avanti verso il governo di blocco popolare!

Avanti nella costruzione della rivoluzione per l’instaurazione del socialismo!

 

Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it , dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).

Comunicazioni con il CdP Aurora al recapito theaurors@netcourrier.com