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11 maggio 2010
 

Annunciamo la nascita
del Comitato di Partito
“Quattro Giornate”

Siamo un nucleo di proletari che non vuole più essere travolto e sconvolto dalla barbarie del sistema capitalista. Abbiamo deciso di rompere ogni indugio e raccogliere l’appello del (nuovo) Partito Comunista Italiano ad arruolarsi nelle sue file, costituendo un comitato clandestino di partito e contribuire così alla lotta per fare dell’Italia un nuovo paese Socialista.

Assumiamo il nome “Quattro Giornate” perché vogliamo rendere onore ai combattenti antifascisti napoletani, primi ad insorgere per liberarci dal giogo nazi-fascista.

  

Riconosciamo appieno la Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata come strategia per dirigere la trasformazione socialista del nostro paese, in particolare la giusta concezione che “la rivoluzione non scoppia”, ma si prepara e si attua, fase dopo fase, a partire dall’analisi concreta della situazione concreta.     

   

Scarica il testo del comunicato
del CdP Quattro Giornate
in formato PDF

 

Articoli da La Voce n. 34

Comitati di Partito
propaganda: comunicati e volantini

  

 

L’acuirsi della fase terminale della seconda grande crisi generale del sistema capitalistico (iniziata negli anni 70) costringe la borghesia e le sue autorità governative e paragovernative a mostrare il vero volto antipopolare e criminale. Per mantenere il loro potere, fatto di privilegi, impunità, lussi e sperperi, sono disposti a tutto! Conducono già da decenni una “guerra non dichiarata” contro le masse popolari, che oramai si fa sempre più chiara e palese agli occhi e alle coscienze delle masse popolari italiane. I borghesi, i padroni, i ricchi, non hanno esitato ad eliminare diritti, a licenziare, a sfrattare, a denunciare, ad arrestare, ad uccidere pur di  mantenere il loro potere.

In questa situazione tutto ciò, però, ancora non è sufficiente, per trarre ulteriori profitti la guerra non dichiarata deve assumere forme ancora più vaste e devastanti per le masse popolari, occorrono più disastri e distruzioni.

 

E’ per questo che i caporioni della borghesia provano ad instaurare un governo eversivo che faccia piazza pulita dei residui diritti conquistati con la Resistenza e dia mano libera a padroni, faccendieri, organizzazioni criminali e vaticano. Un nuovo regime fascista!

La banda del governo Berlusconi ne è l’artefice principale, mentre la destra moderata (il PD) è sostanzialmente legata al suo carro, lo fiancheggia in questa operazione partecipando attivamente all’operazione di revisione storica del movimento comunista e della Resistenza, riabilitando i fascisti e le loro criminali gesta.

Un po’ ovunque stanno proponendosi alla borghesia reazionaria capi-popolo fascisti e razzisti dalle diverse sigle (FN, Casa Paund, Fiamma Tricolore, ecc.); ognuno di essi tenta di accreditarsi agli occhi della borghesia come capace di mobilitare in senso reazionario la maggior parte delle masse popolari italiane. In questo sono sostenuti ed appoggiati da settori delle FF.AA., delle Polizie ufficiali e da quelle segrete, oltre che finanziati cospicuamente. 

 

In questa situazione particolare di fase terminale della crisi, si sta sviluppando anche un grande movimento di resistenza operaio e popolare. Non c’è luogo ed ambito del paese in cui non si sviluppa la mobilitazione autorganizzata delle masse popolari: dalla Val di Susa a Termini Imerese, dalle fabbriche alle scuole, dagli operai agli impiegati pubblici, dai lavoratori autonomi agli immigrati, agli ambientalisti, agli omosessuali, ai sinceri democratici raggruppati nel così detto “popolo viola” o intorno al Movimento dei “grillini” e così via.

E’ la stessa crisi a liberare le forze e le risorse (umane e materiali) che saranno la base della nuova società! Sta a noi comunisti raccogliere queste forze e dirigerle verso l’obiettivo concreto della trasformazione di questa società.

 

Le prove di fascismo sono contrastate con la resistenza delle organizzazioni popolari, antifasciste e antirazziste. La mobilitazione degli antifascisti a Massa, a Pistoia, a Napoli, a Roma, a Frosinone, a Rovereto ed in tanti altri centri della penisola, ha dimostrato che è possibile sbarrare la strada alla destra reazionaria fascista e razzista; ha dimostrato che le masse popolari italiane ripudiano il fascismo e non intendono arretrare dal livello generale di condizioni materiali e spirituali che si sono conquistate con la lotta di Resistenza sul nazi-fascismo; ha dimostrato che le masse popolari intendono conquistare nuovi ed ulteriori diritti e vogliono avere un ruolo attivo nel governo della società.

 

Dagli  esempi positivi della resistenza operaia e popolare contro i licenziamenti, contro la devastazione del territorio, contro le “prove di fascismo” noi comunisti dobbiamo partire per indicare che a questa “situazione di emergenza” si mette fine solo con una misura d’emergenza e cioè un Governo di Blocco Popolare (GBP), un governo basato sulle organizzazioni operaie e popolari, l’unico governo capace di prendere ed adottare tutte le misure utili e necessarie alla classe operaia ed alle masse popolari. Non vi sono altre alternative positive! Contrariamente sarà la borghesia reazionaria ad imporre un suo governo d’emergenza, la situazione degenererà sempre più verso un nuovo fascismo con un aggravamento delle condizioni materiali e spirituali per la stragrande maggioranza delle masse popolari.

 

Bando alla sfiducia e all’attendismo, la pratica parla chiaro e dobbiamo continuare la lotta intrapresa dandole vitalità e intensificandola. Dobbiamo promuovere e propagandare la costruzione del Governo di Blocco Popolare, dobbiamo mostrare che è possibile per le organizzazioni operaie e popolari, per gli antifascisti e i difensori della Costituzione, per le donne e gli uomini generosi e onesti  formare un loro governo. Dobbiamo portare ad un livello superiore il lavoro per spingere le organizzazioni operaie e popolari a coalizzarsi, ad unificarsi, per evitare gli effetti peggiori e devastanti della crisi. La costruzione del Governo di Blocco Popolare è una necessità che getta le basi di sopravvivenza per le masse popolari ed arresta gli effetti peggiori della crisi.

 

Da pochi giorni è trascorso l’anniversario del 25 Aprile. Data gloriosa per la classe operaia italiana che organizzata nel suo Partito si liberò della dittatura fascista. Oggi necessita continuare quell’opera. Diamo vita a un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale che instauri un Governo di emergenza Popolare!

 

Esso sarà il primo passo per regolare i conti con la borghesia e uscire dalla crisi politica, sociale, morale e ambientale generata dal lusso dei capitalisti, del vaticano, delle organizzazioni criminali e dal governo da essi benedetto.

 

Il Governo di Emergenza Popolare è la base per instaurare il Socialismo nel nostro paese!

 

Il Socialismo è la via per chiudere definitivamente i conti con la borghesia, il vaticano e le autorità criminali, per avanzare nella vera società progressista, per un futuro sereno e prosperoso per noi e i nostri figli! Il Comunismo.

 

La situazione è favorevole, arruolati nel nuovo PCI.

 

Costituiamo 10, 100, 1.000 Comitati clandestini del (n) PCI.

 

Rendiamo onore a tutti i comunisti caduti nella lotta contro la borghesia.

 

Comitato di Partito del (n)PCI "Quattro Giornate"

Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net  http://www.nuovopci.it


 

Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L 'Île St Denis (Francia)

email: delegazionecpnpci@yahoo.it