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Programma Comune dei partiti delle Larghe Intese

Programma Comune della borghesia imperialista

I partiti delle Larghe Intese (quelli che oggi fanno capo alcuni a Berlusconi e altri a Renzi-Gentiloni) si presentano alle elezioni divisi e in concorrenza. In realtà per valutare il corso delle cose in modo giusto per un intervento efficace bisogna considerarli come una coalizione di partiti che governano, insieme o divisi a seconda delle circostanze. Tutti attuano lo stesso programma, il programma comune della borghesia imperialista.

Il programma comune della borghesia imperialista oggi si riassume in due punti.

1. Nei paesi imperialisti completare la liquidazione di ciò che resta delle conquiste di civiltà e di benessere (salari, diritti sul posto di lavoro, contratti collettivi, stabilità) strappate dalle masse popolari quando il movimento comunista era forte nel mondo, rapina e riduzione dei lavoratori dipendenti (del privato e del pubblico) e autonomi (rovina di aziende, riduzione dell’autonomia, false aziende autonome, prosciugamento dei risparmi), riduzione e privatizzazione dei servizi pubblici (sanità, istruzione, ricerca, pensioni, assistenza, casa, trasporti, manutenzione del territorio e delle infrastrutture, ecc.) e dei beni comuni, devastazione del territorio con le grandi opere speculative, degradazione ambientale, mobilitazione reazionaria contro gli immigrati e a favore della guerra tra Stati.

2. Partecipazione al riarmo e alle guerre lanciate o fomentate da NATO, USA, Israele e Stati dell’Unione Europea, assistenza alla combinazione e competizione tra gruppi imperialisti per ritagliarsi ognuno la parte maggiore dello sfruttamento delle masse popolari degli ex paesi socialisti e dei paesi oppressi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, del loro saccheggio e dell’aggressione dei paesi (Cuba, Corea del Nord, Venezuela, Iran, Siria e altri) le cui autorità non concedono libertà d’azione ai gruppi imperialisti, espulsione della popolazione dei paesi oppressi costretta a emigrare con guerre e con il sequestro del territorio a favore di industrie e piantagioni.

 

I partiti delle Larghe Intese si coprono reciprocamente le spalle per quanto riguarda i rispettivi crimini e attività occulte, tutti supini alla camarilla della Corte Vaticana, il centro autocratico e irresponsabile a cui fanno capo i vertici della Repubblica Pontificia.

La liquidazione in corso della Embraco di Chieri (Torino), quasi 500 lavoratori, è un caso esemplare di come i partiti delle Larghe Intese mettono i lavoratori gli uni contro gli altri e fomentano la guerra tra Stati. I padroni dell’Embraco spostano gli impianti oggi dall’Italia in Slovacchia, domani quando gli converrà dalla Slovacchia in qualche altro paese. Governo di Roma e governo di Bratislava fanno a gara a chi concede più contributi ed esenzioni fiscali, più profitti, ai capitalisti padroni dell’Embraco. I capitalisti hanno la libertà di fare quel che vogliono, la loro proprietà sugli impianti è sacra, i governi di Roma e di Bratislava sono al loro servizio ai danni dei lavoratori che sono quelli che producono beni e servizi.

Contro chi attua il programma comune della borghesia imperialista, i comunisti organizzano la lotta dei lavoratori per instaurare in ogni paese il socialismo. Nel socialismo ci sarà posto per tutti, ogni adulto svolgerà un lavoro utile e dignitoso, ogni azienda sarà proprietà pubblica e i suoi lavoratori produrranno quello che serve alla società. Tra un paese e l’altro i lavoratori instaureranno rapporti di scambio, di collaborazione e di solidarietà.

 

Riferimenti

Comunicato CC 21/2014 - 27 maggio 2014

La Voce 25 marzo 2007 pag. 2 - Il programma comune della borghesia imperialista italiana e il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (PAB)

 
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