Chi è che prepara il programma del partito?

Rapporti Sociali 23/24 - gennaio 2000 (versione Open Office / versione MSWord )

 

All’appello lanciato a tutte le FSRS e ai lavoratori avanzati perché partecipino al lavoro sul Progetto di Manifesto Programma viene obiettato che il programma è competenza del partito, che lo elabora solo il partito. Se l’obiezione non è un pretesto per sabotare il lavoro (e in alcuni lo è), ciò significa che il nuovo partito non si costituisce sul programma, ma su qualcosa d’altro. Su che cosa? Unendo i propri amici? Quelli che per reciproca benevolenza e accordo si riconoscono come “veri comunisti”? Una concezione di questo genere della costruzione del partito è completamente sbagliata, settaria, non aperta all’apporto delle masse. Più volte la pratica ha già fatto giustizia di essa.

Nel Progetto di Manifesto Programma (pag. 75) si afferma che il carattere rivoluzionario del partito comunista sta in due aspetti: 1. “nella teoria rivoluzionaria che lo guida” e 2. “nel suo statuto di stato maggiore della classe operaia”. Sono i due aspetti che nelle Tesi di Lione del vecchio PCI (1926) Antonio Gramsci indicava con l’espressione “partito della classe operaia e partito rivoluzionario” (Tesi 24).

È chiaro per chiunque oggi guarda in faccia la realtà che il nuovo partito comunista, a differenza del vecchio, non inizierà la sua vita come organizzazione che già riunisce la parte più avanzata della classe operaia. Il nuovo partito comunista dovrà assolvere il compito di fondere la teoria rivoluzionaria con il movimento pratico della classe operaia, partendo dalla teoria rivoluzionaria. La soluzione dello stesso compito non è stato assolto partendo dalla classe operaia negli anni ’70 dalle BR, allora che si poneva proprio in questi termini. Il nuovo partito comunista può costituirsi con possibilità di successo solo partendo dalla teoria rivoluzionaria. Insomma seguendo un percorso analogo a quello seguito dal partito russo all’inizio del secolo, non un percorso analogo a quello seguito dal vecchio PCI.

Nelle nostre condizioni attuali noi dobbiamo chiamare tutte le FSRS e tutti i lavoratori avanzati a discutere del Progetto di Manifesto Programma e a contribuire a tracciare il programma del futuro partito comunista:

- perché è un modo per formare e selezionare chi sarà membro fondatore del futuro partito dal resto: partecipare al lavoro per tracciare il programma, interessarsi a questo lavoro è una dimostrazione pratica della concezione comunista e dell’attitudine a far parte del partito. Della tendenza e volontà di non essere un semplice “lottatore”, un semplice combattente, ma di imparare ad organizzare e dirigere lotte e combattimenti. Condizione non sufficiente, ma indispensabile.

- Perché ogni compagno e ogni lavoratore avanzato possa esprimere le sue proposte e comprendere e far proprie quelle concezioni che servono a rendere più forte la lotta della classe operaia, le verifichi alla luce della sua esperienza e della storia del movimento comunista, in modo che alla fine su ogni problema si arrivi alla soluzione più giusta e questa sia ampiamente condivisa e sottoposta alla verifica della pratica, anche dalla vasta cerchia di simpatizzanti, di amici del partito, di speranzosi ma dubbiosi. Parleranno anche i chiacchieroni? È inevitabile e non è neanche negativo. Sapremo bene distinguere, in base ad altre condizioni, chi chiacchiera da chi è disposto a tradurre nella pratica dell’organizzazione comunista e della lotta di classe il programma! Non è del resto escluso che qualche contributo utile ad arricchire la nostra comprensione delle cose ci possa venire anche da persone che non sono capaci di seguirci nel resto.

- Perché a differenza di quello che pensano i movimentisti, i dogmatici e i superficiali, noi dobbiamo elaborare una teoria rivoluzionaria, non semplicemente assimilare e applicare quella trasmessaci dal movimento comunista. Infatti tutto il movimento comunista ha di fronte, irrisolti, problemi nuovi come quello della rivoluzione socialista nei paesi imperialisti. Noi inoltre abbiamo di fronte gli aspetti peculiari del nostro paese. I contributi che possiamo accogliere, ben vengano: impareremo a selezionare e valorizzare.

- Perché la discussione pubblica del Progetto, l’appello diffuso più ampiamente possibile a partecipare al lavoro sul Progetto è un aspetto della raccolta e della formazione delle forze rivoluzionarie. È una delle forme organizzative più ampie che noi possiamo mettere in campo oggi, quella che crea per ora la cerchia più vasta dei conoscitori e dei simpatiz zanti del futuro partito.

- Infine perché noi non siamo una società segreta e dobbiamo anzi combattere il tentativo della borghesia di non far conoscere alle masse i nostri obiettivi e le nostre concezioni o addirittura di travisarli.

I fondatori del futuro partito non sono obbligati a far proprio tutto ciò che da qualunque parte viene detto sul programma, devono assumersi le loro responsabilità: il testo definitivo del programma sarà approvato dal congresso di fondazione, quindi l’approvazione del suo programma sarà “competenza del partito”. Ma nello stesso tempo devono essere grati a ogni compagno, a ogni lavoratore, a ogni membro delle masse popolari che ci porta in qualche misura il contributo della propria esperienza e il sostegno della sua partecipazione. Non abbiamo paura di ricevere troppi contributi; il problema ci sarà se saranno pochi.

 

L. L.

 

 

*****Manchette

 

Al fine di favorire lo sviluppo del dibattito e del lavoro per l’elaborazione del programma del nuovo partito comunista italiano, le Edizioni Rapporti Sociali hanno preparato una raccolta dei programmi del movimento operaio e comunista dal 1837 al 1917. Chi fosse interessato a ricevere la raccolta, può richiederla alle Ed. Rapporti Sociali, via Bruschetti 11, 20125 Milano - tel/fax 02-6701806 allegando 5.000 per spese di fotocopiatura e postali.

La raccolta contiene i seguenti programmi:

- Carta del Popolo, Londra 1837

- Manifesto del partito comunista, Londra 1848

- Statuto dei lassalliani, Lipsia 1863

- Statuti provvisori dell’Associazione Internazionale degli Operai, Londra 1864

- Programma di Eisenach, 1869

- Critica al programma di Gotha, K.Marx, 1875

- Programma di Gotha, 1875

- Glosse marginali al programma del Partito operaio tedesco, K.Marx, 1875

- Programma del Partito socialista francese, 1880

- Progetto di programma dei socialdemocratici russi elaborato dal gruppo Emancipazione del lavoro, 1885

- Progetto di programma di Erfurt del Partito operaio socialdemocratico di Germania (Comitato Direttivo del partito), 1891

- Programma di Erfurt, 1891

- Manifesto del Partito operaio socialdemocratico russo, 1898

- Programma del Partito operaio socialdemocratico di Russia (POSDR), 1903

- Programma del Partito operaio socialdemocratico di Russia (bolscevico) (POSDR-b-), 1917 Progetto

 

 

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