1992-2002: 10o anniversario della nascita dei CARC

Rapporti Sociali 31-32 - dicembre 2002  (versione Open Office / versione MSWord)

 

10 anni di passi avanti verso la costruzione di un nuovo e vero partito comunista in Italia

 

Il 21-22 novembre di dieci anni fa si teneva a Viareggio il convegno “La resistenza delle masse popolari al procedere della crisi del sistema capitalista e l’azione delle forze soggettive della rivoluzione socialista”, promosso dai Centri di documentazione Filorosso di Milano e Viareggio e dalla redazione della rivista Rapporti Sociali.

Il Convegno rappresentò il punto di arrivo di un percorso di analisi, riflessioni e bilancio sulla situazione economico-politica e sui compiti delle forze soggettive della rivoluzione socialista (cioè degli organismi e singoli che si pongono l’obiettivo della rivoluzione socialista - FSRS), iniziato dal 1985 dalla rivista Rapporti Sociali e dai compagni che si erano aggregati intorno ad essa. Tale percorso era partito dalla ricerca della risposta a due domande:

1. perché le FSRS in Italia (e nella maggior parte dei paesi imperialisti) non progrediscono nonostante la crisi generale di tutti i paesi imperialisti, nonostante le contraddizioni tra i gruppi imperialisti si acuiscano, nonostante la contraddizione tra la borghesia imperialista e le masse popolari si approfondisca in ogni paese, nonostante la crisi dei regimi politici nei singoli paesi e delle relazioni politiche internazionali, nonostante la borghesia imperialista stia eliminando una dopo l’altra tutte le conquiste strappate dai lavoratori nel periodo 1945-75?

2. Perché nel nostro paese (e in genere nei paesi imperialisti) la classe operaia non è riuscita a prendere il potere, i comunisti non sono riusciti a dirigere con successo la rivoluzione socialista nel periodo 1900-1945 nonostante la crisi economica e politica che ha trasformato tutti i paesi imperialisti, nonostante l’imperialismo sia “l’anticamera del socialismo” e la nostra sia l’epoca del declino del capitalismo e delle rivoluzioni proletarie?

La risposta a cui si approdò attribuiva le difficoltà delle FSRS principalmente alla concezione del mondo sbagliata che predominava tra i comunisti e i rivoluzionari nel nostro paese, alla concezione del mondo non materialista dialettica che predominava nelle nostre fila, in definitiva all’influenza ideologica della borghesia sui rivoluzionari.

Contemporaneamente il Convegno di Viareggio rappresentò il punto di partenza di una nuova fase dello scontro di classe del nostro paese: la fase che ha messo al centro del dibattito e dell’iniziativa delle FSRS la ricostruzione del partito comunista. Rappresentò l’avvio di un percorso pratico dei primi gruppi che intendevano creare una struttura politica e organizzativa che ponesse al centro del lavoro la trasformazione delle FSRS in comunisti e il lavoro per creare le condizioni per la ricostruzione del partito comunista. Una volta definita l’analisi della fase economico-politica: seconda crisi generale per sovrapproduzione assoluta di capitale ai cui effetti e conseguenze si oppone la variegata resistenza delle masse popolari; il carattere che la mobilitazione delle masse popolari può assumere a seconda della classe che la dirige (mobilitazione reazionaria sotto la direzione della borghesia o mobilitazione rivoluzionaria sotto la direzione della classe operaia); il fallimento dei revisionisti moderni che avevano mandato in rovina i paesi socialisti e i partiti comunisti; l’importante apporto del maoismo, come terza superiore tappa dopo il marxismo e il leninismo, al patrimonio teorico e pratico del movimento comunista, ecc; si trattava di definire una linea per favorire la mobilitazione rivoluzionaria e la ripresa della lotta per il socialismo.

Il Convegno di Viareggio servì ad affermare la linea generale del futuro partito comunista: unirsi strettamente e senza riserve alla resistenza che le masse popolari oppongono al procedere della crisi, comprendere e applicare le leggi secondo cui questa resistenza si sviluppa, appoggiarla, promuoverla, organizzarla e far prevalere in essa la direzione della classe operaia fino a trasformarla in lotta per il socialismo, adottando come metodo di lavoro e di direzione la linea di massa e a indicare che la via della trasformazione delle FSRS in comunisti è quella di iniziare ad applicare, nei limiti qualitativi e quantitativi delle loro forze, la linea generale del futuro partito comunista.

 Una volta definita la linea il passo successivo era la costruzione dell’organizzazione, di un’organizzazione adeguata a favorire questo processo.

La definizione della fase e della linea è stato il problema che avevano affrontato per quasi 10 anni compagni come Giuseppe Maj (Bepi), fondatore e promotore de Il Bollettino e del Coordinamento dei comitati contro la repressione (che dagli inizi degli anni ’80 sono stati il principale baluardo contro la deriva del pentitismo, della dissociazione e della resa), fondatore e promotore della rivista Rapporti Sociali e dei CARC, di cui è stato segretario nazionale fino al 1999, anno in cui partecipò alla costituzione della Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo)Partito comunista italiano, organismo con il quale continua il suo lavoro per la ricostruzione del partito. Il compagno Bepi è stato il principale ideatore e animatore di tutto l’immenso lavoro teorico-pratico condotto da Rapporti Sociali. Un lavoro che è stato indispensabile per “riportare con i piedi per terra” il movimento comunista del nostro paese, per ricreare un giusto rapporto tra teoria e prassi nel movimento rivoluzionario del nostro paese. è grazie al suo contributo se negli ultimi 20 anni il movimento comunista del nostro paese (e non solo) è passato da una fase in cui la nebbia e la confusione regnavano sovrani in tutti i campi a una fase in cui si sono affermati con chiarezza qual è la situazione dello scontro di classe e quali sono i reali compiti dei comunisti e degli antimperialisti conseguenti.

è impossibile sintetizzare in poche righe quali e quanti sono stati i contributi e i passi avanti fatti in questi anni dai compagni e dalle compagne dei CARC, quali sono state le battaglie e le lotte che abbiamo sostenuto per far emergere una linea giusta verso la ricostruzione del partito comunista (lotte ideologiche interne, confronto e dibattito con altre FSRS, giusto rapporto con la classe operaia, i lavoratori e le masse popolari, giusta impostazione del rapporto tra lotta economica e lotta per la ricostruzione del partito comunista, ecc.). La lettura dei numeri di Rapporti Sociali (dal 1985) e di Resistenza (dal 1994) e le altre pubblicazioni dei CARC aiutano a ripercorrere questa grande impresa. I compagni possono trovare altri importanti contributi nella rivista La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano. Celebriamo il 10° anniversario del CARC con la soddisfazione e l’orgoglio di chi ha meglio compreso la situazione dello scontro di classe e i suoi compiti, non con spirito autocelebrativo o commemorativo, ma con lo spirito di quanti desiderano realmente porsi al servizio della lotta per il socialismo e diventare i rappresentanti della classe operaia che lotta per il potere, mettendosi sempre in discussione e sforzandosi di conoscere i propri limiti per superarli e di combattere i propri errori. Questa linea e questo metodo mettiamo a disposizione di tutto il movimento comunista, perché siamo convinti, ieri come oggi, che è l’unica via per fare passi avanti nella lotta per la costruzione di un nuovo e vero partito comunista in Italia e per contribuire alla rinascita del movimento comunista internazionale.

 

Il 7 dicembre a Roma, presso il C.S.O.A. Villaggio Globale (Lungotevere Testaccio, metropolitana B, fermata Piramide) si terrà a partire dalle ore 10.00 un convegno nazionale sui seguenti temi:

- 1992-2002 10° anniversario della fondazione dei CARC, 10 anni di lotta per la ricostruzione del partito comunista nel nostro paese;

- sviluppo del movimento di resistenza della classe operaia e delle masse popolari, lotta contro la banda Berlusconi e costruzione di un nuovo e vero partito comunista;

- gli insegnamenti del maoismo per la rinascita del movimento comunista internazionale.

Il programma della giornata comprende relazioni introduttive (dalle 10.30 alle 12.00), interventi programmati (dalle 12.00 alle 13.30, e dalle 14.30 alle 17.00, con un interruzione per il buffet). Le conclusioni verranno svolte tra le 19.00 e le 19.30. Alle 20.30 si prevede la cena, seguita da musica e canti.

 

Vi invitiamo a partecipare e a portare il vostro contributo all’iniziativa.

Per fare in modo che il dibattito si sviluppi in maniera più ampia possibile abbiamo previsto tre relazioni introduttive  degli organizzatori e interventi programmati di 15 minuti l’uno. Vi chiediamo quindi di segnalarci la vostra partecipazione e di prenotarvi per gli interventi facendoci pervenire anche una traccia della vostra relazione.

 

Per informazioni e adesioni rivolgersi al Centro Nazionale dei CARC, via Tanaro 7, 20128 Milano; tel/fax 02-26306454; e-mail: carc@riseup.net

 

 

 

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