Letteratura comunista / Poesie


Vladimir Majakovskij

(1921)

 


150.000.000

150.000.000 è il nome dell’artefice di questo poema.

Ritmo è il proiettile.

_Rima è il fuoco che brucia di edificio in edificio.

150.000.000 parlano per bocca mia.

Quest’edizione è stata stampata

___________________Con la rotativa dei passi

Sulla velina dei selciati.


Chi interrogherà la luna?

__________Chi chiederà i conti al sole:

______________perché

__________________fate voi le notti e i giorni?

Chi darà il nome all’autore geniale della terra?

Così,

_____anche questo

___________mio

______________poema

_________________non ha nessuno per autore.

E sua sola idea è:

____________brillare per il domani che sorge.


. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


E’ per questo

___________Che oggi

__________________Gli occhi del mondo intero

_______________________________________Sono sopra di noi,

che gli orecchi di tutti sono tesi

___________a cogliere il nostro minimo segno;

è per vedere questo

è per ascoltare queste parole :

è

__la volontà della rivoluzione,

____________ gettata oltre l’ultimo confine,

il meeting

_________delle carcasse di macchine,

delle genti e dei corpi di animali

sono

___mani,

______zampe,

___________chele,

________________leve

____________________alzate là,

______________________dove l’aria si dirada,

intrecciate in un giuramento unanime.

I poeti

______Che innalzano la loro voce celeste,

dimenticateli,

___________ascoltate questi canti :

«Siamo venuti attraverso le capitali,

_________tra la tundra ci siamo aperti il passo,

______________abbiamo marciato nel fango e nelle pozze.

Siamo venuti a milioni,

_______________milioni di lavoratori,

________________________milioni di operai e impiegati.

Siamo venuti dagli alloggi,

______________siamo evasi dai depositi,

__________________dai passaggi illuminati degli incendi.

Siamo venuti a milioni,

_____________milioni di oggetti,

_____________________mutilati,

_________________________rotti,

______________________________devastati.


Siamo scesi dalle montagne,

______siamo venuti strisciando dalle foreste,

__________________dai campi rosi dagli anni.

Siamo venuti,

_________a milioni,

_____________milioni di bestie

___________________inselvatichite,

__________________________abbruttite,

_______________________________affamate.

Siamo venuti :

____________milioni

__________________di senzadio,

_________________________di pagani

________________________________e di atei;

battendo

_______la fronte,

_______________il ferro arrugginito

______________________________i campi :

____________________________________tutti

con fervore,

diremo a Dio la nostra preghiera.

Scendi,

______non da un morbido

_____________________letto stellato,

dio di ferro,

___________dio di fuoco

dio, non Marte,

______________né Nettuno, né Vega,

dio di carne :

____________dio-uomo!

Dalle secche delle stelle

Ormai libero,

terrestre,

________fra noi

scendi,

______appari!

Non colui

_________«che è nei cieli».

Ora,

sotto gli occhi di tutti,

faremo

______anche noi

_______________i nostri

_____________________miracoli.

Noi ci impenniamo,

pronti a batterci

in tuo nome

__________nel fumo

e nel tuono.

Le nostre gesta saranno

____________Più difficili di quelle del creatore,

che ha riempito

_____________il vuoto di cose.

Noi dobbiamo

____________Creare il nuovo

Con l’immaginazione

_____________E anche dinamitarde il vecchio.

Sete, versaci da bere!

Fame, dacci da mangiare!

È tempo

________Di lanciare

I corpi in battaglia.


Più fitte le pallottole

Sopra i codardi

Sul mucchio dei fuggenti

Scoppi di mitraglia!


Sì cosi!

Dal fondo delle anime!

Con fuoco,

_________fiamma,

________________ferro

____________________e luce,

brucia,

______scotta,

____________taglia,

__________________distruggi!

Le nostre gambe

___________Sono passaggi fulminei di treni.

Le nostre braccia

_________Sono ventagli che spazzano i campi.

Le nostre pinne sono piroscafi.

Le nostre ali sono aeroplani.

Marciare!

_________Volare!

_______________Navigare!

________________________Rotolare!

Controlliamo il registro dell’universo intero.

Questo oggetto è utile:

___________________va bene, può servire.

Inutile :

________Al diavolo!

_________________Una crocetta nera!

Noi

___Ti annienteremo,

__________________universo romantico!

Non più fede:

____________nell’anima

_____________________elettricità,

_____________________________vapore.

Non più poveri:

________intascate le ricchezze dei mondi interi!

Uccidete il vecchiume!

___________I crani servano come portacenere!

Tolto via il vecchiume,

dopo la selvaggia disfatta,

un nuovo mito

tuonerà nel mondo.

Tempo-barriera :

ti forzeremo con i piedi.

Mille arcobaleni

Coloriranno il cielo.


In un mondo nuovo si chiuderanno

_Le rose e i sogni insozzati dalle rime dei poeti.

Tutto è fatto

_________Per il piacere

_______________Dei nostri occhi

______________________Di bambini cresciuti!

Noi sapremo

___________Inventare

__________________Rose nuove :

rose di capitali con petali di piazze.

Voi tutti

_______Che portate impresso

___________________Il marchio dei tormenti,

venite dunque dal carnefice d’oggi.

E voi

______Saprete

____________Che gli uomini

____________________Possono essere teneri,

come l’amore

_____che lungo un raggio sale fino a una stella.

L’anima nostra

_____Sarà la foce-unione dei Volga dell’amore.

Che l’acqua conduca

__________________Un altro o te,

ciascuno sarà inondato da uno sguardo luminoso.

Lungo

______Ogni più fine arteria

________________________Noi lanceremo

I battelli fantastici delle invenzioni poetiche.

E così come noi ne abbiamo scritto,

sarà il mondo,

e mercoledì,

___________e ieri,

_______________e oggi,

____________________e sempre,

e domani.

________E così di seguito

_____________________Nei secoli dei secoli!

Per un’estate

___________Di cent’anni,

_____________________combatti,

_____________________________canta :

«Questa sarà la battaglia

_____________________finale,

___________________________la decisiva!».



Ma Wilson non si arrende,

_________________barricato nel suo palazzo,

si serve dell’oro come una molla,

e subito si tende la catena

di formazioni inumane.

Più terribile dei carri armati,

_____________________dei plotoni di soldati,

si leva senza ventre,

_________________con cento bocche,

con milioni di denti

_________________e si scaglia, la fame.

Addenta una città: la spacca come una noce.

Afferra un villaggio: ne fa scricchiolare le ossa.

E gli uomini,

______gli uomini e le bestie,

_______________a manate se li porta in bocca.

Davanti a lei,

____________con l’orecchio teso,

s’apre la strada e s’insinua, la crisi.

L’officina respira.

_______________La crisi ascolta.

Ascolta la crisi --- la fabbrica respira.

Colpisce la fabbrica:

__________________la fabbrica va a terra.

Stringe l’officina :

_______________l’officina cade a pezzi.

Brandisce un pezzo di rotaia come clava.

Tutto va in polvere,

_________________perisce,

_______________________crolla.

Preparati!

_________All’attacco!

__________________Lavora!

________________________Suda!

Il collo della fame,

_____la gola della crisi,

__________noi li strangoleremo

______________col cappio delle strade ferrate!

E quando il respiro dei paesi stava

Per fermarsi,

___________soffocato dalla fame,

solo allora,

_________servendosi come ariete dei treni,

si mise in marcia il trasporto.

Le locomotive, la barba bianca al vento,

si battono,

_________la fame cede,

e, passando sul suo corpo,

_____________________mangiandone i resti,

si misero a passare treni carichi di grano.

Folle

______Di rabbia,

_______________Woodrow

Dà l’ordine:

_________«Colpite subito!»

e invia sciami di soldati nuovi :

il contagio è implacabile.

E si mettono in marcia corazzati di fango,

spirocheta su spirocheta,

_____________________vibrione su vibrione.

Il veleno dei batteri,

_________________le zampe dei pidocchi

infettano il sangue,

________________strisciano sui colli.

Appaiono malattie

_______________Di aspetto inaudito:

d’un tratto,

_________l’uomo

_______________diventa assonnato

si riempie di pustole,

si gonfia

________e scoppia come un fungo,

Allora si mettono in marcia,

________________________comandati

da una farmacia-arcobaleno,

spingono nelle feritoie bottiglie di fenolo,

lazzaretti,

________cliniche,

_______________ospedali.

I pidocchi indietreggiano,

_____________________in mucchio compatto

inseguiti

________dal fuoco

_______________dei microscopi.

La catena disinfettante li batte e li ribatte.

I nemici son riversi,

_________________gambe all’aria.

E al di sopra,

___________brandendo uno stendardo-ricetta,

passa vincitore il Narkomzdrav del mondo intero.


Da Wilson esce un gemito:

son battute la sua fame e le sue malattie,

egli manda la sua ultima armata:

l’armata velenosa delle idee.


. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


Storia,

______in questo capitolo,

____________corri come sul palmo della mano.

Affamate, gementi,

le città si scostano,

_____________e sopra la polvere delle strade

si leva il sole di un’esistenza nuova.


Un anno seguit da zeri innumerevoli.

__________Una festa non segnata

________________Nel calendario della chiesa.

Coperti di stendardi,

_________________gli uomini

________________________e le case.

Forse è

______Il centesimo anniversario della rivoluzione d’Ottobre,

forse

_____è semplicemente

_____________un meraviglioso stato d’animo.

Lanciando i dirigibili sotto la volta dei cieli,

coi treni,

______sulla tolda innumerevoli squadre navali,

in colonne ondulate di fanti,

arrivano e si schierano le formazioni umane.

Grossi di testa,

____________con una rossa aureola,

si schierano i marziani arrivati da Marte.

L’aereo balza nell’aria,

__________________e di nuovo scompare.

E di nuovo l’uccello nasconde il sole.

Di nuovo essi,

____________partiti dai più lontani pianeti,

sventagliano le eliche contro il sole.

I deserti sono spazzati via dal muso del mondo,

gli alberi sono come in una fiaba, tronco dopo tronco.

Su una piazza tutta verde,

_____________________l’Ex-Sahara,

si svolge oggi

____________la sollenne festa annuale.


Giorno dopo giorno discendevano i giorni,

il buio della notte tornava ad infittirsi.


Prima d’aver avuto il tempo di schierarsi,

__________________________________essi

tuonarono:

_________«Si comincia!».

«Voci umane,

______________voci di bestie,

________________________ruggito di fiumi :

intrecciamo ghirlande di lodi nell’aria.

Cantate tutti e tutti ascoltate

______________Il solenne requiem del mondo.

A voi venuti di lontano,

____________________per anni affamati,

che divulgate la novella del paradiso d’oggi,

a voi,

_____che ai millenni avete dato

di che cantare

____________bere,

________________mangiare.

A voi, donne,

____________nate per i manti

d’ermellino,

__________con i corpi rivestiti di stracci,

cadute esanimi

____________nell’attesa del pane,

nella distesa di file interminabili.

A voi,

______legioni di bimbi rachitici,

folle di giovani piegati dalla fame,

a quelli che sono vissuti fino a,

________________________e a quelli

che non sono vissuti fino a là.

A voi,

______bestie,

____________con le costole in fuori,

dimentiche dell’avena mangiata dagli uomini,

che avete lavorato, trascinando qualcuno, qualcosa,

finchè sotto la frusta non siete cadute per sempre.

A voi,

______fucilati sulle barricate dello spirito,

perché i giorni d’oggi venissero cantati,

che avete colto il futuro con orecchio insaziabile,

pittori,

______cantori,

____________poeti.

A voi,

______che nel fumo e nel puzzo,

con la vostra vita appesa a un capello,

come ferro arrugginito, come pignone stridendo,

avete lavorato ugualmente,

_________________avete creato ugualmente.

A voi le parole di inesauribili glorie,

che fioriscono ogni anno senza mai appassire,

a voi, per noi torturati : gloria a voi,

milioni di Ivan viventi,

_____________fatti di mattoni,

____________________e a tutti gli altri Ivan!».

La parata universale si disperdeva ordinata:

il dolore passato non feriva più l’anima.

Gli anni

________Hanno orchestrato

__________________La tristezza nella calma,

l’hanno lanciata come un canto verso i cieli.

Ancora l’eco delle voci ronza:

esse parlano di morti,

__________________di memorie eterne.

E già

______Gli uomini

_______________Nello splendore delle strade

Fanno rotolare l’istante, colorito di allegria.

Ebbene rotola fra l’armonia dei canti,

fiorisci, terra, seminata e trebbiata!

È per te

______La sanguinante Iliade delle rivoluzioni!

L’Odissea degli anni di fame è per te!


1919-1920