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(nuovo)Partito comunista italiano

Commissione Provvisoria del Comitato Centrale 

pagina web: www.nuovo-pci.com

e.mail: lavocedelnpci@yahoo.com

 

Comunicato 20 dicembre 2005

 

Un governo di criminali e di imbroglioni!

Un’opposizione di marionette!

 

Ecco in due frasi cosa è oggi il teatrino della politica borghese nel nostro paese. Non c’è problema su cui si è concentrata l’attenzione e sviluppata la lotta di una parte almeno delle masse popolari, che la banda di fascisti, mafiosi, clericali, razzisti, speculatori e avventurieri che governa il paese, non ha affrontato con imbrogli e manovre. E ogni volta il circo Prodi è stato al gioco della banda Berlusconi: ha schiamazzato e coperto gli imbrogli e le manovre, magari con una Commissione Parlamentare se necessario.

La lotta contro la TAV in Val di Susa è esemplare.

L’accordo concluso a Roma il 10 dicembre ha il solo effetto reale di ostacolare la protesta degli abitanti della Val di Susa e far prevalere alle loro spalle gli interessi degli speculatori e dei banchieri. Impedire il passaggio della TAV in Val di Susa è mille volte giusto. Non c’è nessun motivo per cui gli abitanti della Val di Susa dovrebbero sacrificare la loro salute e le loro attività al passaggio della TAV. L’ordinamento sociale in cui viviamo mette l’arricchimento individuale al primo posto. La banda al governo difende questo ordinamento! Berlusconi è un esponente tipico di questo ordinamento! Tutta la borghesia imperialista difende e impone questo ordinamento! Il Vaticano dà l’esempio: i suoi immobili sono esenti da tasse. Cosa sacrificano i ricchi al benessere nazionale? Forse che rinunciano ai loro affari, alle loro ristrutturazioni, alle loro delocalizzazioni, al loro lusso, ai loro spechi? Forse che pagano le tasse per il benessere nazionale? Tirano fuori l’interesse nazionale o il bene comune come dice più ipocritamente il Vaticano solo quando vogliono far ingoiare sacrifici alle masse popolari. Si ricordano che i trasporti sono servizi pubblici solo quando si tratta di impedire gli scioperi, mai quando privatizzano e speculano. Forse che Berlusconi, Fazio, Ciampi e i loro amici servono l’interesse nazionale con le loro tresche?

Ebbene, la banda Berlusconi ha escogitato un sotterfugio, il nuovo studio di impatto ambientale, per soffocare la protesta fino a maggio, dopo le elezioni politiche. Il circo Prodi ha dato prontamente la sua benedizione. Mentre proprio le elezioni sono un punto di forza per porre fino al progetto TAV.

Quello che è successo per la Val di Susa è solo il caso più recente della collaborazione del circo Prodi con la banda Berlusconi. È la stessa commedia che la banda e il circo hanno recitato mille altre volte:

-          la base nucleare americana della Maddalena: è bastato che Antonio Martino (il degno figlio di quel Gaetano Martino che ha affossato per 50 anni le inchieste sui massacri nazisti in Italia) annunciasse il 22 novembre che gli americani se ne andranno, senza conferme, scadenze  e condizioni del ritiro, per mettere a tacere ogni protesta contro presenza, abusi e soprusi della marina militare USA;

-          la corruzione e le truffe del presidente della Banca d’Italia, Antonio Fazio;

-          la manomissione della Costituzione e la commedia Ciampi;

-          lo scempio del contratto dei metalmeccanici e della liquidazione (TFR);

-          i procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi e dei suoi manutengoli;

-          la rapina finanziaria Argentina, Cirio, Parmalat;

-          il referendum-truffa sulla procreazione assistita;

-          il referendum-truffa sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori;

-          la collaborazione con la CIA nel sequestro e tortura di Abu Omar e altri arabi;

-          la partecipazione alla “guerra contro il terrorismo” agli ordini degli americani e la sequela di violazioni dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione;

-          la partecipazione alla guerra USA contro l’Iraq per di più in violazione della costituzione;

-          la tentata liquidazione della FIAT e la repressione a Melfi;

-          il tentato colpo di forza a Genova (luglio 2001) di cui fu vittima Carlo Giuliani.

L’elenco può essere ben più lungo. Ogni volta che la banda Berlusconi ha barato per cavarsi d’impaccio, il circo Prodi l’ha lasciata fare piuttosto che chiamare alla mobilitazione le vaste masse popolari contro quella banda. Per un motivo molto semplice: perché sono della stessa razza. Condividono entrambi lo stesso programma della borghesia imperialista italiana. Entrambi sono al servizio del Vaticano e della Confindustria. Entrambi sono asserviti ai gruppi imperialisti americani e sionisti. Entrambi sono uniti da mille fili alla Mafia e alle altre organizzazioni criminali che sono una parte costitutiva della borghesia imperialista del nostro paese. Entrambi non vedono al di là dell’orizzonte della borghesia imperialista e della difesa del suo ordinamento sociale.

Il circo Prodi sta oggi alla banda Berlusconi come 80 anni fa l’opposizione dell’Aventino stava al fascismo di Mussolini: maschera la sua acquiescenza dietro l’invocazione di aiuti a Ciampi e al Vaticano, come l’opposizione dell’Aventino la mascherava dietro appelli al Re. Per il circo Prodi la paura delle masse popolari vale ben più delle divergenze con la banda Berlusconi e dell’amore per il nostro paese che quella banda saccheggia, devasta e vende. Il compito del circo Prodi è spegnere i focolai di lotta, smorzare scontri e contrasti, far “abbassare i toni” intanto che la banda compie la sua opera.

La differenza politica principale tra una organizzazione comunista o anche solo sinceramente, onestamente democratica e una organizzazione che finge di lottare contro il regime che soffoca le masse popolari, consiste nel fatto che la prima usa tutte le occasioni, ogni tipo di attività, ogni circostanza per mobilitare ogni strato della popolazione contro la classe dirigente e il suo ordine, per acuire tutti i contrasti che oppongono le masse popolari alle Autorità e ai padroni, per elevare il grado di organizzazione e il livello di coscienza politica delle masse popolari, per rendere più combattivo ogni strato e organismo popolare e più efficace la sua lotta. La seconda invece smorza, confonde, minimizza, divide le masse popolari, attenua e isola ogni scontro, soffoca ogni focolaio di lotta che esplode spontaneamente, lascia ognuno di essi al suo destino, favorisce la sua sconfitta, demoralizza in ogni modo le masse popolari, confonde le idee, occulta i misfatti. Se poi, per salvare la faccia e difendersi da gruppi interni o esterni che contestano il suo indirizzo, lancia qualche lotta (tipico è il caso dei sindacati di regime CGIL-CISL-UIL), sfrutta il relativo insuccesso (che essa ha preparato con tutta la sua azione quotidiana dei mesi e anni precedenti) per gridare alla mancanza di volontà di lottare delle masse popolari, alla loro arretratezza, alla loro soddisfazione per come stanno le cose, al “rispetto della volontà delle masse”. Essa usa anche le iniziative di lotta contro la lotta, gli interessi, l’educazione e l’organizzazione delle masse popolari. Mentre la prima usa ogni lotta come “scuola di comunismo” e come base per un successivo sviluppo.

La collaborazione e collusione tra la banda Berlusconi e il circo Prodi, la subordinazione del circo Prodi alla banda Berlusconi durano oramai da 10 anni. Essi oggi creano una situazione particolarmente pericolosa. La banda Berlusconi vuole e deve vincere le prossime elezioni politiche. Così vogliono anche i suoi padrini americani e sionisti. La via per arrivarci è imboccare la strategia della tensione. La banda Berlusconi ha i mezzi per farlo, non ha nessuno scrupolo a farlo. Per la banda Berlusconi è  però essenziale poter contare sull’omertà del circo Prodi. Essa può sicuramente contarci se il circo Prodi resta l’unica opposizione presente nel teatrino della politica borghese.

Il mezzo principale e più diretto per prevenire il ricorso della banda Berlusconi alla strategia della tensione è la rinascita dell’intervento autonomo dei comunisti sul terreno della politica borghese.

Bisogna quindi che tutti quelli che condividono l’obiettivo della rinascita del movimento comunista, tutti gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari uniscano le forze e presentino liste comuniste alle prossime elezioni politiche.

Le liste comuniste sono coalizioni elettorali che hanno il programma: di favorire mobilitazione e organizzazione delle masse popolari contro la borghesia imperialista per difendere con intransigenza e onestà tutte le conquiste strappate nel passato, per ampliare i propri diritti e migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro, per portare solidarietà alla resistenza dei popoli oppressi; di favorire l’accumulazione delle forze per la lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

È la formazione di liste comuniste che nell’immediato può spostare a sinistra l’asse dell’intero movimento politico del nostro paese, impedire che la collaborazione del circo Prodi con la banda Berlusconi si aggravi, far desistere la banda Berlusconi dall’imboccare la strada della strategia della tensione e cacciare la banda Berlusconi dal governo.

 

Presentare ovunque liste comuniste!

 

Realizzare senza riserve il Piano Generale di Lavoro del Partito: resistenza alla repressione, intervento sul terreno della politica borghese, lotte rivendicative e sindacali, aggregazione delle masse popolari!

 

Mobilitare le masse popolari del nostro paese in solidarietà con le lotte dei popoli oppressi, in particolare con la Resistenza dei popoli arabi e musulmani: dalla Palestina, all’Iraq, all’Afghanistan!

 

Impariamo dagli esempi più avanzati di guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata: dal Nepal alle Filippine!

 

Contribuiamo alla rinascita del movimento comunista in tutto il mondo sulla base del marxismo-leninismo-maoismo!

 

Solidarietà con tutti i rivoluzionari prigionieri nelle carceri della borghesia imperialista italiana! Solidarietà con i prigionieri del (n)PCI!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione in ogni organismo di massa un comitato clandestino del (n)PCI!