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Lo sciopero generale del 6 settembre deve essere l’inizio ...
Comunicato CC - 7 settembre 2011

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Comunicato CC 33/11 - 17 settembre 2011

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Perché gli operai metalmeccanici conquistino un Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro, la FIOM si deve mettere con decisione alla testa del
movimento per costituire il Governo di Blocco Popolare!

 

Ogni delegato deve spingere i dirigenti della FIOM ad assumere le loro responsabilità e sostenere i dirigenti che prendono iniziative che vanno nella direzione della costituzione del GBP!

 

Tutti gli operai avanzati, tutte le Organizzazioni Operaie e tutte le Organizzazioni Popolari devono sostenere i delegati FIOM perché abbiano coscienza che nella situazione attuale per vincere sul piano sindacale bisogna passare all’offensiva sul piano politico, che la FIOM unendosi alla USB e al resto della sinistra sindacale ha già la forza per mobilitare forze sufficienti per costituire il GBP!

 

Giovedì 22 e venerdì 23 settembre a Cervia si riunisce l’Assemblea Nazionale dei delegati della FIOM. Tema dell’Assemblea è la lotta per un CCNL, contro la linea Marchionne, contro la linea del Patto Confindustria-CISL-UIL-CGIL siglato da Susanna Camusso il 28 giugno, contro la manovra d’agosto che con l’articolo 8 abolisce di fatto il CCNL.

Gli operai metalmeccanici sono il nucleo più organizzato della classe operaia del nostro paese. La classe operaia quando si mobilita e lotta trascina con sé alla lotta anche il resto delle masse popolari. Le recenti elezioni amministrative hanno creato in alcuni centri, in particolare a Napoli e a Milano, Amministrazioni Comunali in contrasto con la destra estrema aggregata nella Lega Nord e nel PdL e con la destra moderata aggregata nel PD. I referendum di giugno hanno rafforzato in tutto il paese le Organizzazioni Popolari. Molte reti di OP si sono costituite e stanno preparando grandi mobilitazioni. Si è formato un contesto più favorevole alla costituzione di un governo d’emergenza, il GBP.

Quindi l’Assemblea Nazionale di Cervia può far fare un salto in avanti a un movimento in piena espansione. Le manovre economiche adottate dai vertici della Repubblica Pontificia in luglio e in agosto e la prosecuzione delle guerre in Afghanistan e in Libia non lasciano dubbi sulla strada che esse vogliono imporre alle masse popolari italiane autoctone e immigrate. L’unica via immediatamente praticabile per far fronte alla crisi è che le OO e le OP costituiscano un loro governo d’emergenza, il GBP.

 

La crisi generale del capitalismo ha già provocato grandi danni in ogni campo alle masse popolari del nostro paese. Ma danni ancora peggiori incombono su noi. Non c’è alcun dubbio che la crisi attuale non si risolverà da sé spontaneamente. Non c’è alcun dubbio che le istituzioni del sistema imperialista mondiale non risolveranno la crisi: le loro manovre finanziarie la aggravano perché non fanno che ingrandire con iniezioni di nuovi soldi il mercato finanziario e rafforzare le sue istituzioni. Tutti i discorsi, propositi e promesse di regolare il mercato finanziario sono aria fritta, illusioni o imbrogli: il mercato finanziario è cresciuto perché gonfiandosi ha  rallentato la crisi dell’economia reale governata dai capitalisti e ha trascinato in lungo la sua sopravvivenza. L’attuale crisi finanziaria è la fase terminale della crisi generale del capitalismo e i capitalisti di fronte alla loro crisi generale non possono fare altro che precipitare l’umanità nel caos e nella guerra più distruttivi, più dolorosi e più lunghi che l’umanità abbia finora conosciuto nell’epoca moderna. Questa è la via su cui la borghesia, il clero e le loro autorità ci stanno trascinando. Infatti già ora fanno fronte alla crisi moltiplicando le guerre locali, incrementando il riarmo, rafforzando i sionisti d’Israele, licenziando, chiudendo fabbriche e aziende, delocalizzando, distruggendo l’istruzione pubblica, il sistema sanitario e lo welfare, mettendo in campo una dopo l’altra manovre finanziarie che riducono i servizi pubblici, impoveriscono le masse popolari, rendono più precaria e più difficile la vita, fomentano la guerra tra poveri ed eliminano quello che ancora resta dei diritti dei lavoratori: il CCNL è uno di questi.

Quanto al nostro paese, non si tratta di soddisfare le pretese del mercato finanziario con manovre finanziarie più eque di quella del governo Berlusconi-Bossi-Tremonti, come propongono Bersani, Susanna Camusso e altri. È vero che la ricchezza accumulata e quella che si produce ogni anno, oggi sono scandalosamente concentrate nelle mani di un pugno di ricchi. Certamente essi dispongono di ricchezze tali che sequestrarle e rimborsare con esse tutto il Debito Pubblico sarebbe possibile per un governo che avesse la volontà di farlo. Del resto il Debito Pubblico si è formato non perché “l’Italia ha vissuto al di sopra dei propri mezzi”: si è formato perché i governi della Repubblica Pontificia uno dopo l’altro, mentre spremevano i lavoratori costringendoli a pagare imposte e ticket, ai ricchi invece di farli contribuire alla spesa pubblica in proporzione alla loro ricchezza (come è scritto anche nella Costituzione), hanno chiesto i soldi in prestito e hanno pure pagato ai ricchi gli interessi sui soldi che prestavano. Ma anche se per assurdo un governo facesse quello che perfino alcuni ricchi alla Montezemolo propongono e facesse pagare il Debito Pubblico ai ricchi con un’imposta straordinaria, non risolverebbe la crisi: non farebbe che dare ai ricchi a titolo di rimborso del Debito Pubblico quello che toglie loro a titolo di imposta straordinaria e il dominio del mercato finanziario sull’economia e la crisi dell’economia capitalista continuerebbero. Ci vuole un governo capace di abolire il Debito Pubblico: il GBP.

La borghesia e i suoi portavoce terrorizzano le masse popolari come se all’attuale crisi non ci fosse rimedio. Invece è del tutto possibile porre fine alla crisi attuale, se le masse popolari si organizzano e costituiscono un loro governo d’emergenza che prende in mano le attività economiche del paese e le gestisce secondo gli interessi delle masse popolari. Questo è il governo di Blocco Popolare che le OO e le OP devono costituire e imporre ai vertici della Repubblica Pontificia: non occorrono neanche nuove elezioni, basta rendere il paese ingovernabile da qualunque governo di destra o di sinistra che sia emanazione di quei vertici. Le Sei Misure Generali  sono il programma del GBP. Esso deve essere composto da persone che godono della fiducia delle masse popolari organizzate e che sono decise a dare forza e forma di legge ai provvedimenti che caso per caso le OO e OP propongono ad attuazione di quel programma anche se ledono gli interessi, le regole e le abitudini delle istituzioni del sistema imperialista mondiale e a far fronte con iniziativa e determinazione alle rappresaglie e pressioni della “comunità internazionale” presieduta dal governo di Washington e benedetta dal Papa di Roma. Già oggi sono tanti e sempre più saranno i paesi che cercano di sottrarsi al dominio del sistema imperialista mondiale: con essi il GBP stabilirà rapporti di scambio, collaborazione e solidarietà.

Le Sei Misure Generali

Il programma del Governo di Blocco Popolare

1.       Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

2.       Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

3.       Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).

4.       Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

5.       Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

6.       Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

 

È inutile chiedere giustizia ai governi emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia. È inutile chiedere al governo Berlusconi-Bossi-Tremonti e ad altri eventuali simili governi formati da Bersani o da altri uomini di fiducia del Vaticano, di far rispettare ai vari Marchionne leggi e diritti dei lavoratori, se non è per denunciarne e smascherarne la natura antipopolare agli occhi di chi ha ancora qualche fiducia in loro, di chi nutre ancora qualche illusione.

Bisogna che le OO e le OP costituiscano un loro governo d’emergenza. E oggi, nell’immediato, nel nostro paese solo la FIOM, la USB e le altre organizzazioni della sinistra sindacale sono nelle condizioni di costituire un centro abbastanza autorevole per mobilitare le masse popolari su scala sufficientemente larga per costituire e imporre un governo d’emergenza delle OO e OP. È quello che la FIOM deve fare. È quello che l’Assemblea dei delegati FIOM deve approvare. È anche l’unica via perché gli operai metalmeccanici abbiano un nuovo CCNL.

 

La sinistra sindacale (anzitutto la FIOM, la USB, gli altri sindacati alternativi e di base) deve tener in mano l’iniziativa: a questa condizione la destra sindacale sarà obbligata a seguirla per non perdere ogni seguito e prestigio tra i lavoratori!

La sinistra sindacale deve mobilitare e organizzare non solo i lavoratori, ma anche i cassintegrati, i disoccupati, i precari, gli studenti, le casalinghe, gli immigrati e i pensionati: ha l’esperienza e i mezzi per farlo. Organizzati diventeranno una forza politica che contribuirà alla costituzione e all’opera del GBP!

La sinistra sindacale deve operare unita: le organizzazioni della sinistra sindacale unite costituiscono già il centro autorevole di cui le masse popolari hanno bisogno per mobilitarsi e costituire il GBP!

La sinistra sindacale non deve chiedere al governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia di fare il contrario di quello che esso per sua natura fa: deve puntare alla costituzione del GBP delle OO e OP.

In una crisi come quella in cui siamo coinvolti, le organizzazioni sindacali riescono a svolgere un’efficace azione sindacale, solo se portano di loro iniziativa la lotta sul terreno politico: se concorrono alla costituzione del governo d’emergenza della OO e OP.

Questo deve essere l’oggetto dell’Assemblea Nazionale dei delegati FIOM.

 

Il nuovo Partito Comunista italiano chiede a tutti i suoi organismi, agli organismi che simpatizzano e collaborano con la sua linea e a tutti gli operai avanzati di contribuire ognuno al massimo delle sue forze a dare questo orientamento all’Assemblea Nazionale dei delegati della FIOM.

La rivolta serpeggia già tra le masse popolari. La Val di Susa è un esempio e un modello. Occorre un centro nazionale di mobilitazione e di organizzazione.

Bisogna rafforzare e moltiplicare le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari! Bisogna rafforzare ed estendere il loro coordinamento in reti. Bisogna fare prevalere nelle OO e OP la volontà di costituire un proprio governo d’emergenza, anziché limitarsi a rivendicare o a lavorare localmente.

Gli operai avanzati devono costituire in ogni azienda e sul territorio Comitati di Partito clandestini: essi saranno il nerbo della mobilitazione per la costituzione del GBP e per la difesa della sua esistenza e della sua opera.

 

Basta con governi emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia!
Rendere ingovernabile il paese con una campagna di proteste!
Avanti fino alla costituzione del Governo di Blocco Popolare!
La costituzione del GBP è un passo verso l’instaurazione del socialismo!
Possiamo vincere! Dobbiamo vincere! Dipende anche da ognuno di noi!
Costituire Comitati di Partito clandestini in ogni azienda e in ogni località!
Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

 


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