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(nuovo)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Comunicato CC 03/2018
29 marzo 2018

Promuovere in tutto il paese vaste, ripetute, numerose e diffuse manifestazioni di piazza e pronunciamenti fino a indurre i vertici della Repubblica Pontificia a rispettare i risultati delle elezioni e affidare l’incarico di formare il governo al capo della lista che ha vinto le elezioni!
Le masse popolari e il futuro governo Di Maio: valorizzare i risultati delle elezioni del 4 marzo!

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Leggi La Voce 58 del (nuovo)PCI

Comunicato CC 4/2018 - 7 aprile 2018

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Alla guerra imperialista opponiamo la rinascita del movimento comunista e la rivoluzione socialista!


La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti UE, USA e sionisti fa valere nel campo delle relazioni internazionali la necessità dei gruppi imperialisti di scorazzare liberamente in tutto il mondo ognuno per valorizzare il suo capitale. Sotto la sua direzione non c’è limite alla devastazione del pianeta e all’abbrutimento degli esseri umani!


La Federazione Russa di Putin è diventata il bersaglio della Comunità Internazionale perché è abbastanza forte da impedire al governo USA di dispiegare senza timore, liberamente tutta la sua potenza militare contro ogni paese che non si piega alle necessità del sistema imperialista mondiale.


Questa è in sintesi al momento la chiave per comprendere gli sviluppi possibili delle relazioni internazionali e decidere la nostra linea di condotta.

Da quando, a seguito dell’esaurimento della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria la borghesia imperialista ha ripreso nelle sue mani la direzione del corso delle cose nel mondo, la logica della valorizzazione del capitale è diventata nuovamente la legge del corso delle cose. Dopo la vittoria del movimento comunista in Russia nell’Ottobre 1917, per quasi 60 anni la borghesia imperialista aveva dovuto rincorrere il movimento comunista per contrastarlo e arginarlo, impedire che avanzasse fino a vincere definitivamente e aveva dovuto fare concessioni per lei contro-natura ai lavoratori in ogni paese e ai popoli oppressi a livello internazionale. Man mano che, a causa dei limiti del movimento comunista cosciente e organizzato, l’ondata rivoluzionaria si è esaurita, la borghesia imperialista ha ripreso il sopravvento e ha fatto valere le sue leggi in ogni paese imperialista e nelle relazioni internazionali e ha bisogno di farle valere in ogni paese.

L’Unione Sovietica di Lenin e di Stalin “parlava” ai lavoratori, ai popoli oppressi e alle classi sfruttate di tutto il mondo, anche a quelle dei paesi imperialisti più ricchi, USA compresi: il suo messaggio di emancipazione dei lavoratori e di progresso materiale e spirituale attraversava ogni frontiera. Il modo di produzione capitalista e il suo sistema di relazioni sociali era minacciato ovunque. L’Unione Sovietica di Breznev era diventata solo una grande potenza che si contrapponeva agli USA e alle vecchie potenze coloniali europee. Il movimento comunista cosciente e organizzato diretto dai revisionisti moderni, alla Togliatti e alla Thorez, era diventato solo un potente movimento rivendicativo che un po’ alla volta si è esaurito. Con la Rivoluzione Culturale Proletaria lanciata nel 1966 sotto al direzione di Mao Tse-tung il Partito Comunista Cinese ha cercato di mantenere il movimento comunista cosciente e organizzato sulla cresta dell’onda, alla testa del movimento di liberazione ed emancipazione sociale dei popoli oppressi e delle classi sfruttate di tutto il mondo. La sconfitta della RCP nel 1976 ha segnato la svolta della storia mondiale e la stessa Repubblica Popolare Cinese ha preso la strada delle reintegrazione graduale nel sistema imperialista mondiale e oggi è giusto alle prese con i nodi ancora irrisolti della sua piena reintegrazione.

La borghesia imperialista ha ripreso la direzione del corso delle cose nel mondo, ma il suo sistema politico è in crisi in ogni paese, in particolare negli USA. La sua legge, al livello attuale delle forze produttive e delle scienze naturali, comporta la devastazione del pianeta, la miseria per miliardi di esseri umani e l’abbrutimento per un numero ancora maggiore, la guerra che dilaga nel mondo e la criminalità minuta che si diffonde fino a configurare in parti crescenti del mondo uno stato di guerra civile. La ribellione cova dappertutto, USA compresi.

Sta a noi comunisti ricostruire le nostre file alla luce degli insegnamenti che ricaviamo dall’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria, sostenere tutti gli slanci di resistenza e di ribellione al corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista facendo però di ognuno di essi una scuola di comunismo, metterci in condizione di indicare nuovamente alle classi e ai popoli oppressi del mondo intero l’obiettivo della loro lotta e di aprire la strada che hanno bisogno di percorrere.


Il nostro paese è in pieno fermento.

Le elezioni del 4 marzo hanno mostrato a tutti quelli che temevano che la borghesia fosse capace di manipolare senza limiti la mente e i sentimenti delle masse popolari, che non è così. A quelli che piangevano denunciando un “controllo sociale totale”, il risultato delle elezioni ha mostrato che per quanto cerchi di farlo, per quanti mezzi la borghesia ponga senza scrupoli in campo per manipolare idee e sentimenti, il suo potere è limitato. L’esperienza pratica diretta, il lascito della prima ondata della rivoluzione proletaria e l’azione, oggi ancora debole ma che sta a noi e ad ogni persona cosciente rafforzare, del movimento comunista cosciente e organizzato hanno portato le masse popolari, nonostante una legge elettorale truffa e il monopolio dei mezzi di comunicazione di massa nelle mani della borghesia e del clero, a rigettare i fautori delle Larghe Intese. La Lega di Matteo Salvini ha guadagnato voti solo perché ha combinato la prosecuzione aperta e dichiarata della politica criminale contro i migranti condotta silenziosamente dai governi delle Larghe Intese con promesse di porre fine alla politica antipopolare dei governi delle Larghe Intese, promesse fatte senza darsi in alcun modo i mezzi per mantenerle.

In questi giorni i vertici della Repubblica Pontificia cercano di instaurare un nuovo governo delle Larghe Intese. Trafficano con vecchi arnesi alla Antonio Tajani che gode della piena fiducia dei padrini delle Larghe Intese, con Matteo Salvini che è alla testa di un partito che agli ordini di Silvio Berlusconi ha condiviso negli ultimi vent’anni la politica delle Larghe Intese, con Luigi Di Maio che è alla testa del Movimento 5 Stelle nato e cresciuto contro le Larghe Intese ma che Di Maio vorrebbe portare al governo con l’investitura dei padrini delle Larghe Intese. Intanto i vertici della Repubblica Pontificia proseguono in regime di “pilota automatico” l’attuazione del programma delle Larghe Intese: distruzione del tessuto produttivo, licenziamenti e disoccupazione nel migliore dei casi miserabilmente compensati da ammortizzatori sociali, riduzione e privatizzazione dei servizi pubblici, emarginazione e abbrutimento di parti crescenti della popolazione, annegamento in mare e maltrattamento degli immigrati, operazioni di guerra dal Niger all’Europa Orientale, agli ordini della NATO contro la Russia, al servizio dei sionisti d’Israele contro il popolo palestinese, contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela e a sostegno delle forze reazionarie in Brasile.

I compiti generali del momento, di noi comunisti e di ogni persona avanzata, sono

1. portare ogni organismo pubblico a mobilitare tutte le forze, con dimostrazioni di strada e pronunciamenti contro qualsiasi riedizione, aperta o sotto mentite spoglie, del governo delle Larghe Intese che agli ordini dell’UE e della NATO attua il programma comune della borghesia imperialista che è stato il programma di Prodi, di Berlusconi, di Monti, di Enrico Letta, di Renzi e di Gentiloni.

2. promuovere e sostenere la mobilitazione dei lavoratori delle aziende private e pubbliche perché formino Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari che si occupano ognuna della sua azienda ed escono dall’azienda per mobilitare e organizzare la popolazione della zona e concorrere al movimento nazionale per la costituzione di un proprio governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare di piena sovranità nazionale e di attuazione delle parti progressiste della Costituzione del 1948,

3. costituire ovunque Comitati di Partito clandestini, strumenti insostituibili per dare a tutto il movimento popolare i mezzi per perseguire i propri obiettivi quali che siano le manovre e le aggressioni commerciali, finanziarie e militari dei gruppi imperialisti italiani, europei e USA.

Il primo paese imperialista che spezzerà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi.

L’Italia può essere questo paese!


Rafforziamo il movimento comunista cosciente e organizzato!

Il nostro futuro è nelle nostre mani!


Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l’orizzonte della società borghese!

Osare vincere! Il nostro futuro lo costruiamo noi!


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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell’Ordine borghese, una via consiste nell’usare TOR, aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere le istruzioni dettagliate in http://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].