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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 3/2023
6 febbraio 2023

A cosa serve il viaggio di papa Francesco in Africa
A fronte all’esaurimento della prima ondata mondiale della rivoluzione socialista, promuoviamo la seconda ondata lottando per instaurare il socialismo nel nostro paese!

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Comunicato CC 04/2023 - 10 febbraio 2023

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A ogni individuo convinto che il socialismo è necessario e deciso a instaurarlo

Costruire nei paesi imperialisti partiti comunisti più avanzati di quelli che hanno operato durante la prima ondata della rivoluzione proletaria!

Di quale partito comunista hanno bisogno le masse popolari italiane per diventare una forza capace di instaurare il socialismo?

Le grandi mobilitazioni delle masse popolari del 19 e 31 gennaio e del 7 febbraio hanno confermato l’instabilità del regime politico della borghesia imperialista in Francia. Lo stessa cosa mostrano in queste settimane le mobilitazioni delle masse popolari in Gran Bretagna, in altri paesi imperialisti e negli stessi USA, paese capofila del sistema imperialista mondiale. La stessa cosa mostrano in Italia l’astensione elettorale del 25 settembre scorso, le proteste e le mobilitazioni rivendicative. Nei paesi imperialisti la borghesia non è in grado di governare senza un certo livello di consenso e di collaborazione della massa della popolazione. La mobilitazione delle masse popolari conferma quindi che siamo in una situazione rivoluzionaria in sviluppo.

Tuttavia il movimento rivoluzionario è debole. Molti a ragione fanno notare che la rivoluzione socialista avanza con estrema lentezza, alcuni dicono che non avanza affatto. In effetti pochi sono ancora i membri del (n)PCI, eppure diffondiamo questo comunicato nella ricorrenza del 24° anniversario della pubblicazione (marzo 1999) del primo numero di La Voce, numero dedicato 1. a illustrare la natura del partito (Quale partito comunista?) che la Commissione preparatoria del congresso di fondazione del (n)PCI proponeva e 2. all’appello alle forze soggettive della rivoluzione socialista perché partecipassero alla sua costruzione.

Qual è il freno principale all’avanzata della rivoluzione socialista? Cosa è che principalmente distoglie, frena le masse popolari dal passare dal malcontento e dall’insofferenza a una rivoluzione socialista che avanza con vigore?

La causa principale della lentezza con cui in questi anni siamo avanzati è che molti di quelli che pur sono convinti che instaurare il socialismo è necessario, non attuano quella riforma intellettuale e morale (RIM) che farebbe di ognuno di loro un efficace promotore dell’avanzata della rivoluzione socialista. Sono convinti che il socialismo è necessario, ma a causa della sconfitta che abbiamo subito nella seconda parte del secolo scorso sono demoralizzati e non hanno fiducia né in se stessi né negli altri.

Marx ed Engels ci hanno insegnato che l’umanità ha bisogno che il proletariato instauri il socialismo, che per diventare una forza capace di instaurare il socialismo il proletariato ha bisogno di un partito comunista, che ciò che distingue i comunisti dagli altri proletari è che essi hanno e applicano nella guerra del proletariato contro la borghesia una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta del proletariato. Rivolgendosi nel luglio 1916, nel pieno della prima guerra mondiale, alla sinistra dei socialdemocratici tedeschi, a Rosa Luxemburg, a Karl Liebnecht e ai loro compagni e seguaci (A proposito dell’opuscolo di Junius) Lenin scriveva: “Il maggior difetto di tutto il marxismo rivoluzionario in Germania è la mancanza di una salda organizzazione illegale che propugna la sua linea in modo sistematico ed educa le masse in conformità ai nuovi compiti”. I grandi risultati raggiunti in Unione Sovietica e nel mondo nella prima parte del secolo scorso confermano gli insegnamenti di Marx ed Engels, di Lenin e di Stalin. La sconfitta che abbiamo subito nella seconda parte del secolo scorso è dovuta ai limiti della nostra comprensione del corso delle cose, limiti che il maoismo ci ha aiutato a comprendere: la pubblicazione delle Opere di Mao Tse-tung (ERS) ad opera dei CARC ha alimentato la costituzione del (n)PCI.

A causa di quei limiti 1. non abbiamo instaurato il socialismo in nessuno dei paesi imperialisti nonostante la vittoria della Grande Guerra Patriottica dell’URSS e della Resistenza europea conseguita nel 1945 contro la terza delle aggressioni con cui i gruppi imperialisti capeggiati dai nazifascisti avevano cercato di eliminare l’URSS; 2. non abbiamo impedito che i revisionisti moderni capeggiati da Kruscev prendessero la direzione del PCUS e portassero l’URSS fino alla dissoluzione del 1991. Comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta del proletariato contro la borghesia non significa “comprensione completa”, “comprensione esauriente”. Non esiste “comprensione completa”. La comprensione del corso delle cose è per sua natura limitata. Quindi possiamo fare errori e alcuni errori portano a gravi sconfitte. A fronte di una sconfitta, bisogna individuare i limiti della propria comprensione all’origine di essa, superarli e applicare la raggiunta superiore comprensione nella lotta in corso. Oggi questo i comunisti devono fare per elevare la resistenza che le masse popolari oppongono al corso delle cose che la borghesia è obbligata a imporre. La borghesia non può che imporre un corso catastrofico delle cose perché ogni capitalista deve valorizzare il suo capitale e il capitalista che non lo fa viene sostituito da un concorrente.

Riscrivere la storia e diffondere una versione falsa del corso delle cose, ottundere e abbrutire le menti e i cuori delle masse popolari e combinare questo con la repressione è l’arma con cui la borghesia distoglie le masse popolari dalla rivoluzione socialista. È l’arma principale di cui dispone per prolungare la vita del suo sistema sociale. Certo la borghesia è in grado di “riscrivere la storia” e lo fa su grande scala e senza ritegno: Benigni ha fatto un film di successo in cui sono i soldati USA a liberare i prigionieri di Auschwitz! Ma non è in grado di fare di più. Nella guerra che il proletariato conduce contro di essa, la borghesia è in grado di vincere delle battaglie approfittando degli errori dei comunisti che guidano il proletariato, ma non è in grado di vincere la guerra: non può fare a meno del proletariato e di sfruttarlo. Il ricorso crescente della borghesia all’arma che combina abbrutimento e repressione è la dimostrazione del pericolo che incombe su di essa, è la conferma che far avanzare la rivoluzione socialista è possibile.

Livello e numero dei membri del Partito fanno la forza con cui facciamo avanzare la rivoluzione socialista. In sintesi il discorso che dobbiamo propagandare in Italia tra gli elementi più avanzati del MCCO e tra i lavoratori più avanzati, quello che ognuno di noi deve applicare a se stesso, quello che deve dire a ogni compagno che gli chiede o che si chiede perché la rivoluzione socialista non avanza o avanza lentamente, è: “La rivoluzione socialista non avanza più rapidamente perché gli individui come te che vogliono farla non si comportano intellettualmente e nella pratica (nella riforma intellettuale e morale che attuano e nell’attività che svolgono verso l’esterno) come l’esperienza della prima ondata ha mostrato che i promotori della rivoluzione socialista devono comportarsi: sono più simili a Zinoviev e a Bukharin che a Lenin e a Stalin, più simili al Gramsci del 1917-1921 che a quello del 1923-1926 o del periodo in cui (ma oramai prigioniero dei fascisti) scrisse i Quaderni. Il fattore che decide della velocità con cui la rivoluzione socialista avanza è il livello e il numero dei membri del Partito comunista. Oggi ogni membro in più è prezioso.”

Con questo comunicato il (nuovo)Partito comunista italiano si appella a ognuno dei destinatari perché faccia quel discorso a se stesso e a ognuno dei suoi contatti che è in una posizione analoga alla sua e ne tragga le conseguenze!