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CdP - Anna Maria Mantini

Solidarietà ad Alessandro della Malva e a tutti gli antifascisti

 

Il Comitato Anna Maria Mantini del (nuovo) Partito comunista italiano esprime piena solidarietà ad Alessandro della Malva, Segretario della Federazione Toscana del Partito dei CARC, imprigionato nel carcere di Pistoia e a tutti gli antifascisti e alle antifasciste colpite dall’azione repressiva iniziata con il raid poliziesco al Circolo Primo Maggio di Pistoia domenica 11 ottobre.

 

Al compagno Alessandro desideriamo dire questo:

 

Caro compagno,

l’ordinanza che vorrebbe giustificare la tua detenzione dice nero su bianco che ti tengono in carcere perché sei un dirigente del Partito dei CARC. Noi siamo una carovana che va verso un mondo nuovo, siamo organizzazioni che lavorano tutte per fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Il tuo Partito è parte di questa carovana e tu, che ne sei membro, ci fai onore.

È motivo di orgoglio per il tuo Partito avere formato dirigenti come te, esempio di intelligenza politica nel gestire la lotta contro il fascismo e il razzismo ed esempio di fermezza morale. A fronte del tuo esempio, risalta il marciume, il degrado, la viltà, la bassezza morale dei fascisti, di coloro che li finanziano, li proteggono, li sostengono politicamente, riabilitano le imprese criminali dei fascisti del ventennio: cioè della classe che governa il nostro paese. Il tuo esempio rende chiaro chi, alla fine, vincerà.

 

È da più di vent’anni che il tuo Partito e le altre organizzazioni della carovana del (nuovo) Partito comunista italiano sono oggetto di una repressione continuata, fatta di campagne di stampa denigratorie, arresti, perquisizioni, sequestri di materiale, intimidazioni aperte e violente oppure coperte e mafiose a compagni, simpatizzanti e anche ai loro familiari, controlli continui e costosissimi, inchieste giudiziarie anche più costose e sempre concluse con nulla di fatto. Tutto questo è stato accompagnato dalle scuse più inconsistenti. Oggi con il raid di Pistoia, la classe che governa e saccheggia il nostro paese non ricorre più nemmeno alle scuse. Essere membro del Partito dei CARC è reato. Più in generale, essere antifascisti è reato. La classe dominante calpesta la Costituzione e le sue stesse leggi: lì è scritto che il fascismo è reato.

Tutto ciò conferma e convalida uno degli insegnamenti che il nostro Partito, il (nuovo) Partito comunista italiano ha tratto dall’esperienza della lotta politica nel nostro paese e negli altri paesi imperialisti negli ultimi decenni: la borghesia imperialista non può permettere ai comunisti di discutere, agire ed organizzarsi liberamente. Perciò, giustamente, il (n)PCI ha deciso di costituirsi e di operare a partire dalla clandestinità.

 

Stiamo avanzando sulla strada giusta. Abbiamo alle spalle la grande storia del movimento comunista del nostro paese, della Resistenza, di Gramsci. Siamo a fianco delle masse popolari che si stanno sollevando, che si organizzano, che costituiscono il nuovo potere, e dei partiti comunisti che si ricostituiscono e si rafforzano, in Italia e nelle più diverse parti del mondo. Abbiamo davanti un grande futuro.

 

Saluti comunisti, caro compagno. Hai il nostro affetto e il nostro sostegno, sempre.

 

18 ottobre 2009