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  La Voce 38 del (nuovo)Partito comunista italiano

Abolire il Debito Pubblico!

I fautori del GBP devono prepararsi a far fronte al sistema imperialista mondiale!

 

Le masse popolari greche sono prostrate dalla decisione della classe dominante greca di pagare interessi, rate in scadenza e commissioni del Debito Pubblico dello Stato greco. Per pagare, il governo si è impegnato a spremere le masse popolari (ridurre la spesa pubblica e aumentare le imposte e i tickets) e a svendere (mettere all’asta) beni pubblici (imprese e beni demaniali). Lo stesso stanno già facendo il governo portoghese e irlandese e in larga misura anche quello spagnolo.

Il governo della Repubblica Pontificia sta portandoci verso la stessa sorte. Ha un debito di circa 1.800 miliardi di euro (120% del PIL), paga circa 100 miliardi/anno di interessi, di conseguenza ha un deficit (uscite - entrate) di circa 60 miliardi/anno che fa aumentare ogni anno il Debito Pubblico. Con il Patto di Stabilità che ha firmato in giugno in sede UE si è impegnato ad azzerare il deficit entro il 2014 e a ridurre il debito al 60% del PIL. Come può tener fede a simili impegni?

Spremendo le masse popolari e svendendo ai ricchi beni pubblici (imprese e beni demaniali). Sono i risultati dell’asservimento dei governi agli organismi finanziari del sistema imperialista mondiale. La stessa sorte attende le masse popolari di altri paesi imperialisti. Per lo stesso motivo la fame cresce in molti dei paesi oppressi. In questo contesto ogni politica, come le invocano Camusso, Ferrero e altri, di rilancio dell’economia tramite l’aumento della spesa pubblica e l’iniziativa dello Stato in campo economico, anche se non vi fossero altri ostacoli, è impossibile: comporterebbe di aumentare il Debito Pubblico.

Il Governo di Blocco Popolare sfuggirà a questa trappola abolendo il Debito Pubblico: non pagherà più né gli interessi né le rate in scadenza, salvo tutelare quella piccola parte delle masse popolari che ha i suoi risparmi in Buoni e Certificati di Credito del Tesoro (BOT e CCT). Bisogna però esser pronti a far fronte alla reazione rabbiosa degli istituti finanziari, delle banche, dei governi delle potenze imperialiste che si gioveranno dell’appoggio delle banche, delle società finanziarie e dei ricchi italiani: insomma della borghesia imperialista e del Vaticano. È possibile far fronte alla loro reazione rabbiosa?

Certamente, basta essere decisi. Anzi, quanto più saremo decisi, tanto minori saranno le loro pretese: i capitalisti sono uomini d’affari e mirano al sodo. Il GBP deve bloccare i conti correnti dei ricchi e mettere sotto controllo o direzione pubblica le banche e le istituzioni finanziarie operanti sul suolo italiano. Con questo bloccherà la collaborazione della quinta colonna del sistema imperialista mondiale. Se non bastasse a impedire speculazioni e losche manovre, il GBP potrà intervenire più a fondo ordinando alle catene di distribuzione e ai supermercati di vendere i prodotti in cambio di buoni spesa che lo stesso GBP emetterà e istituendo i controlli necessari a far osservare le sue disposizioni. Certamente le istituzioni finanziarie e le autorità estere bloccheranno i conti privati e pubblici italiani nelle banche estere, prenderanno possesso dei beni italiani all’estero e rifiuteranno di versare i pagamenti fatti dai clienti esteri che comprassero merci italiane: insomma istituiranno un blocco commerciale e finanziario come quello con cui cercano di soffocare Cuba e gli altri “Stati canaglia”: gli Stati che rifiutano obbedienza alla Comunità Internazionale, il consesso di potenze imperialiste presieduto dal governo di Washington e benedetto dal Papa di Roma. Questo porterebbe al blocco degli scambi commerciali. Per farvi fronte, il GBP applicherà la sesta delle Sei Misure Generali: “stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione e  scambio con gli altri paesi governati da autorità che vogliono anch’esse sfuggire alla morsa del sistema imperialista mondiale” e servirsi del mercato nero internazionale. I paesi che hanno bisogno di sfuggire alla morsa del sistema imperialista mondiale sono molti e il loro numero aumenterà con l’aggravarsi della crisi del capitalismo e delle pretese imperialiste. Il mercato nero è fiorente: bisognerà solo proteggersi perché ovviamente i suoi attori sono avventurieri e pirati alla pari della autorità imperialiste.