La Voce 49 - Indice

La Voce 49 del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVII marzo 2015

Impariamo dalla Grecia

Con la parola d’ordine impariamo dalla Grecia riassumiamo l’atteggiamento con cui dobbiamo conoscere e studiare gli avvenimenti in corso in Grecia ora e in tutto il periodo che riguarda la fase acuta e terminale della crisi generale del capitalismo, quindi dal 2008 in qua. Dobbiamo imparare dalla Grecia

perché in Grecia si svolge uno scontro di classe analogo per molti aspetti a quello che si svolge nel nostro paese,

perché la Grecia è collocata nello stesso contesto internazionale in cui è collocata l’Italia.

Quindi studiando scontri e risultati della lotta in corso in Grecia, impariamo a condurre meglio la nostra lotta per fare dell’Italia un paese socialista.

Bisogna però distinguere i fatti dai ricami e dalla falsificazioni diffuse dal sistema di deviazione dell’attenzione e di intossicazione della coscienze e dei sentimenti in cui la borghesia e il clero tengono immerse le masse popolari. Chi assorbe acriticamente, “beve” le opinioni e le immagini diffuse da questo sistema, non imparerà niente. È un sistema gestito da persone intenzionalmente e professionalmente dedite con scienza e coscienza a distrarre e ingannare il loro pubblico e da persone talmente ignoranti o educate a essere superficiali che fanno il loro sporco lavoro contro le masse popolari senza neanche rendersene conto. Trovare persone che sono capaci e onestamente abituate a studiare i problemi e competenti nel loro campo, è una scoperta preziosa, perché la grande maggioranza degli intellettuali del nostro paese sono per formazione e per interesse al servizio della borghesia e del clero. Quando si scopre una persona del genere, bisogna tenersela cara.

Esortiamo quei nostri lettori che hanno il tempo e gli strumenti per farlo ad andare più vicino possibile alle fonti e a studiare con spirito critico quello che leggono. Tutto ciò che è reale è razionale: cioè è comprensibile nella sua natura e nelle sue connessioni con il resto. Questo è il primo criterio per un vaglio critico: chiedersi sempre il perché delle cose, sicuri che ogni cosa reale ha nel divenire della realtà la sua ragion d’essere. Li esortiamo in secondo luogo a fare uso di quello che imparano e a propagandarlo. Chiediamo a quei nostri lettori che sono in grado di farlo, di inviare alla redazione di La Voce [delega zionecpnpci@yahoo.it] quanto utile a meglio comprendere.

Fonti per informazioni sugli avvenimenti in Grecia

Siti greci

KKE - sezioni in italiano e in inglese - http://inter.kke.gr/

Syriza - sezione in inglese - http://syriza.net.gr/index.php/en/

KOE - http://www.international.koel.gr/ *[non aggiornata, ndr]

Sezioni inglesi dei maggiori quotidiani borghesi greci

To Vima - http://www.tovima.gr/en/

Kathimerini - http://www.ekathimerini.com/

Siti italiani che forniscono informazioni e traduzioni di fonti greche

Nuove Resistenti - Centro di Cultura e Documentazione Popolare - http://www.resistenze.org

Associazione politico culturale Marx XXI - http://www.marx21.it/

Contropiano - http://contropiano.org

L’altra Europa con Tsipras - http://www.listatsipras.eu/


 

Il contesto internazionale

Il 26 gennaio in Grecia si è insediato il governo SYRIZA-ANEL presieduto da Alexis Tsipras. È un evento molto importante sia per gli effetti che avrà nelle relazioni internazionali,sia ai fini della lotta di classe in corso in Grecia.

Per quanto riguarda le relazioni internazionali, la formazione e l’opera del governo Tsipras vanno viste alla luce

1. della lotta dei gruppi imperialisti franco-tedeschi (dell’UE e della BCE) che per far fronte alla crisi generale del capitalismo devono strappare ai gruppi imperialisti americani la preminenza nel sistema finanziario mondiale,

2. della lotta dei gruppi imperialisti emergenti (in particolare dei BRICS: Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) che devono conquistarsi uno spazio nel mondo e si scontrano con la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti che deve mantenere il dominio nel mondo,

3. delle crisi dei sistemi politici nei paesi imperialisti europei e negli USA e delle guerre che la crisi generale del capitalismo genera nel mondo. In particolare la Grecia ha un ruolo importante per la NATO, per i sionisti d’Israele, per la lotta del popolo palestinese contro l’occupazione sionista, per la Turchia e nelle guerre in corso nel Medio Oriente.

La formazione e l’opera del governo Tsipras vanno quindi studiate alla luce della lotta di classe a livello internazionale e delle contraddizioni economiche e politiche tra i gruppi imperialisti.

 

Lezioni di lotta di classe

L’attesa creata attorno alle elezioni politiche di domenica 25 gennaio in Grecia e il clamore creato attorno all’azione del governo Tsipras faranno degli avvenimenti greci un fattore importante anche per la lotta di noi comunisti italiani e dei comunisti di tutti i paesi imperialisti.

1. L’inevitabile prossimo fallimento della sinistra borghese greca sarà un colpo, per tutti quelli che ci credevano, all’illusione che la sinistra borghese sia davvero in grado di cambiare il corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista. L’ampio successo elettorale di SYRIZA contro i partiti della destra borghese e l’inevitabile abbandono delle promesse con cui ha conquistato voti, metteranno in luce l’impotenza della sinistra borghese. Già prima delle elezioni, di fronte al profilarsi del successo, Tsipras e i suoi hanno messo le mani avanti e hanno detto che nel migliore dei casi avranno in mano il governo, ma non avranno il potere: questo resterà nelle mani dei signori della finanza (perché SYRIZA non vuole rompere né si è data i mezzi per rompere con il sistema finanziario mondiale). Non potranno quindi realizzare il programma che hanno promesso di realizzare, in nome del quale hanno chiesto e avuto voti. Come tutti i governi della sinistra borghese, si rifugiano già dietro la verità che finché non si rompe con la borghesia imperialista, non c’è alternativa. Si può tirare la corda, ma in definitiva è impossibile fare diversamente da quello che i signori della finanza mondiale esigono.

Nulla ha risposto Tsipras a chi gli ha chiesto perché dedicare energie e risorse per avere voti e costituire un governo impotente, che accompagnerà con gesticolazioni e lamenti di sinistra il corso disastroso della cose imposto dalla borghesia imperialista, invece di dedicare energie e risorse per mobilitare e organizzare le masse popolari contro i signori della finanza internazionale e i loro complici e agenti greci.

In effetti non è possibile sfuggire alle catene del sistema imperialista mondiale se non le si spezza e solo le masse popolari organizzate e dirette dal Partito comunista hanno la forza di spezzarle: di riorganizzare la vita economica e civile del paese sulla base della gestione pianificata e pubblica dell’apparato produttivo e di far fronte con successo alle minacce, alle pressioni, al blocco, al boicottaggio e al sabotaggio della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e della borghesia imperialista e del clero greci. Il successo elettorale di SYRIZA non si tradurrà a breve nel suo contrario, in un’ondata più grave di reazione e di abbrutimento, di rassegnazione e di corruzione, solo se il Partito comunista greco saprà sfruttare il successo di SYRIZA per alimentare la rivoluzione socialista. Gli avvenimenti greci dei prossimi mesi possono quindi avere un grande impatto sulla sinistra borghese di casa nostra.


La storia è maestra di vita

Questa frase risale a centinaia di anni fa. Per secoli è stata ripetuta in termini moraleggianti, come esortazione a studiare la storia e a trarre da essa lezioni di condotta. I fondatori del movimento comunista ne hanno fatto un principio d’azione. Erano degli intellettuali e a sé stessi hanno detto: non basta interpretare il mondo, l’importante è trasformarlo e per trasformarlo bisogna conoscere la natura della società borghese e le leggi del suo proprio sviluppo. Agli operai attivi hanno detto: per cambiare la vostra condizione, dovete trasformare il mondo. Avete in voi stessi, nelle condizioni in cui la società borghese vi pone, le premesse per farlo. Per farlo effettivamente, dovete assimilare la scienza dell’attività con cui gli uomini hanno finora fatto la loro storia, usarla e usandola sviluppare ulteriormente la scienza. Nel partito comunista avete le condizioni e i mezzi per farlo.

Come si elabora e sviluppa questa scienza?

Di ogni attività umana è possibile costruire la scienza: capire la logica e le leggi secondo le quali l’attività si è spontaneamente sviluppata e quindi svilupparla consapevolmente. Per farlo bisogna raccogliere la documentazione di varie espressioni e manifestazioni di quella attività e trovare (con il confronto tra le varie espressioni e manifestazioni) gli elementi che compongono ognuna di esse (quelli che ricorrono in tutte, quindi non sono accidentali), le relazioni tra di essi e le relazioni di essi con le circostanze. Selezionando quegli elementi e quelle relazioni che si ripetono in ogni espressione e manifestazione, abbiamo la base per comprendere l’insieme, quindi la scienza che permette di condurre consapevolmente quell’attività, verificando anche la nostra elaborazione.


2. D’altra parte la costituzione del governo Tsipras in Grecia è il primo risultato della lotta delle masse popolari greche contro gli effetti della crisi generale del capitalismo. Esso lascerà presto il campo all’avanzamento della rivoluzione socialista grazie all’azione del Partito comunista greco (KKE) oppure si rovescerà in una maggiore forza della mobilitazione reazionaria delle masse popolari. L’avvento della sinistra borghese al potere mette quindi alla prova il KKE. Il Partito ha una gloriosa tradizione di lotte eroiche, di grandi vittorie (come nella resistenza contro l’invasione dei fascisti italiani e dei nazisti tedeschi negli anni 1940-1945) e di sconfitte (la più importante fu quella della guerra civile 1946-1949). Il KKE ha contribuito, con la mobilitazione delle masse nelle proteste e nelle lotte rivendicative e con la propaganda del socialismo, alla crisi del sistema politico greco che all’inizio di quest’anno è sfociata nell’avvento della sinistra borghese al governo. Ora è alle prese con la situazione creata da questo primo successo della sua lotta. Il KKE appartiene a quel piccolo numero di partiti della prima Internazionale Comunista che nei paesi imperialisti non hanno seguito Kruscev nel rinnegamento dei principi del marxismo-leninismo. Però non ha neanche assunto il marxismo-leninismo-maoismo come terza superiore tappa della concezione comunista del mondo. Il KKE è sostanzialmente sulle posizioni della sinistra del vecchio movimento comunista. Questa non ha rinnegato i principi del marxismo-leninismo, ma (a causa dei limiti del vecchio movimento comunista) a livello internazionale non è riuscita a impedire l’avvento dei revisioni moderni alla direzione e a livello dei singoli paesi imperialisti non ha instaurato il socialismo nel proprio paese, nonostante la situazione rivoluzionaria di lungo periodo e l’eroismo di tanta parte dei comunisti e del proletariato. Riuscirà il KKE ora a trarre profitto dal primo successo della sua lotta? O come altri partiti dei paesi imperialisti nati dalla prima Internazionale Comunista (cito come esemplare il Partito comunista spagnolo negli anni ‘30) cadrà vittima del suo primo successo?

 

È impossibile dare oggi risposte alle domande che abbiamo posto e prevedere nel particolare lo sviluppo degli avvenimenti in Grecia.

Può anche darsi che una parte più o meno ampia della sinistra borghese, di fronte al fallimento dei suoi propositi, rinneghi le sue posizioni attuali e faccia quello che non ha finora fatto: si dia i mezzi per attuare la politica che ha promesso di attuare, si dia cioè alla mobilitazione e all’organizzazione delle masse popolari usando a questo fine delle risorse e dei mezzi che il governo del paese le ha messo nelle mani.

Può darsi che il KKE si riveli capace di trarre le lezioni del passato e applicarle nel presente. Questo sarebbe un insegnamento di grande importanza per i gruppi che nel nostro paese si professano comunisti e seguaci della sinistra del vecchio PCI (cito il PC di Marco Rizzo, ex CSP-PC, come esempio tra i frammenti del PRC e del PCdI) o eredi della sinistra del vecchio movimento comunista (i gruppi marxisti-leninisti).

Tutto questo rende gli avvenimenti della lotta di classe in Grecia di grande importanza per la lotta di classe nel nostro paese. Avremo quindi molto da imparare ai fini della lotta che conduciamo nel nostro paese. Sta a noi saperlo fare.

Rosa L.