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La Voce 50 del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVII - luglio 2015


Saluto del segretario generale del (nuovo) PCI, compagno Ulisse,
al IV Congresso del P.CARC

 

Compagni e compagne!

È a nome del Comitato Centrale del nuovo Partito comunista italiano che rispondo con questo saluto all’invito a partecipare al vostro IV Congresso che il SN del P.CARC ci ha rivolto a nome della Direzione Nazionale.

Noi vi ringraziamo dell’invito e porgiamo a voi tutti l’augurio di fare un lavoro fruttuoso sulla strada per fare dell’Italia un nuovo paese socialista e contribuire così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo.

In ogni angolo del mondo e in mille forme, anche se a volte tra loro contraddittorie, cresce la resistenza che le masse popolari oppongono al catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista impone alle classi sfruttate e ai popoli oppressi di tutto il mondo.

Non starò a illustrare in dettaglio né il carattere catastrofico del corso delle cose, né la crescita e la natura della resistenza delle masse popolari. Tutto questo è ben illustrato nei vostri documenti congressuali e in particolare nella Dichiarazione Generale. In questa è chiaramente indicata anche la vostra decisione di diventare il partito dei comunisti che lottano per costituire in Italia il Governo di Blocco Popolare e quindi creano le condizioni a questo fine necessarie, mentre nella Risoluzione n. 3 è ben indicata la via che intendete seguire per la creazione della principale di queste condizioni: la costituzione nelle aziende capitaliste del nostro paese di Organizzazioni Operaie che agiscano come nuove autorità pubbliche anche all’esterno.

Approfitto del saluto per richiamare la vostra attenzione proprio su questa condizione e sulla premessa indispensabile per compiere tutto il lavoro che vi proponete, premessa trattata nella Risoluzione n. 2: la riforma intellettuale e morale dei membri del Partito e l’allargamento delle sue file, in particolare il reclutamento di operai disposti a trasformarsi e a diventare comunisti.

Compagni e compagne!

Questa è scienza!

Noi propagandiamo e insegniamo la concezione comunista del mondo e promuoviamo la Guerra Popolare Rivoluzionaria contro la Repubblica Pontificia per fare dell’Italia un nuovo paese socialista, ma contemporaneamente mobilitiamo, organizziamo e dirigiamo le masse popolari facendo leva sul senso comune di cui sono impregnate e facciamo di ogni loro lotta una scuola di comunismo.

Questo è lavorare guidati dalla scienza delle attività con cui gli uomini fanno la loro storia!

Questo è un piano pratico di lavoro che rovescia a partire dalle nostre file la crisi intellettuale e morale che la borghesia e il clero tramite la sinistra borghese diffondono tra le masse popolari!

Noi lavoriamo controcorrente, in contrasto con le idee e le abitudini correnti e con il modo di pensare e di comportarsi che la borghesia e il clero impongono. Che non vi confonda il fatto che andiamo controcorrente. È un buon segno! Conferma che noi siamo contro l’attuale disastroso corso delle cose!

La causa vera dell’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria è stata la deviazione dei partiti comunisti. La deviazione dei partiti comunisti fu dovuta ai limiti della loro sinistra, la parte più devota alla causa della rivoluzione, nella comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe. Per questo la destra e l’influenza della borghesia e del clero sono prevalsi nelle nostre file, e il movimento comunista si è infine disgregato e l’ondata della rivoluzione si è esaurita!

Questo però ha confermato che il partito comunista è il fattore determinante e decisivo della rivoluzione socialista e  che la concezione comunista del mondo è l’elemento che decide della capacità del partito comunista. Senza partito comunista niente rivoluzione socialista, niente instaurazione del socialismo. Il partito comunista è il partito della classe operaia perché la classe operaia è l’unica possibile classe dirigente della rivoluzione socialista, predisposta ad assimilare la concezione comunista dall’esperienza pratica che fa ogni giorno sul posto di lavoro.

 

I documenti del vostro Congresso traducono in un coerente piano di lavoro queste verità che l’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria ha pienamente confermato. Che sono confermate anche dall’impotenza della sinistra borghese, di tutti i personaggi e gruppi immersi nel suo pantano intellettuale e morale, di fronte alla crisi in corso: esaminano e riesaminano i problemi, mestano e rimestano ma non hanno soluzione, hanno solo chiacchiere. Infatti loro hanno dedotto che non ci vuole più partito comunista, che non c’è scienza della storia, che non c’è più classe operaia, alcuni addirittura che non ci sono più classi.

Chi ha assimilato la concezione comunista del mondo capisce bene perché oggi la borghesia e il clero tanto insistono per far passare tra le masse che si ribellano al corso delle cose e tra i tanti che sono disgustati dalle manifestazioni della crisi generale del capitalismo, far passare come verità scontate, neanche da discutere tanto sono ovvie, “il superamento della forma partito” e “la scomparsa della classe operaia” o almeno la fine del suo ruolo politico, del suo ruolo di classe dirigente delle altre classi sfruttate.

La sinistra borghese è la portatrice di questi due pregiudizi tra le masse popolari. La sola dimostrazione che i suoi professori ne danno è che effettivamente i partiti comunisti che erano stati alla testa delle prima ondata si sono disgregati e nella maggior parte dei casi si sono sciolti o sono degenerati nel loro contrario. Che effettivamente la classe operaia ha smesso di esercitare il suo ruolo dirigente delle altre classi sfruttate e dei popoli oppressi che per questo sono finiti nel pantano attuale.

“Quello che è, è così e non può esserci altro”: a questo si riduce la profonda saggezza dei pensatori della sinistra borghese. Essi vorrebbero tradurre gli effetti di una sconfitta nell’abbandono definitivo della lotta, addirittura nella cancellazione delle idee con cui nel passato abbiamo strappato tante vittorie!

Anche la miseria esiste, anche il disastro ecologico esiste, anche l’ignoranza e l’abbrutimento esistono, tante altre cose che anche la sinistra borghese denuncia, esistono. Ma il fatto che esistono, dimostra forse che sono la verità, che sono eterne, che sono il solo modo di esistere possibile? Anche il feudalesimo e la schiavitù esistevano con tutte le loro verità e l’umanità li ha superati.

 

Compagni e compagne!

La scienza delle attività con cui gli uomini hanno fatto la loro storia è la concezione che ci guida. Questa è la base granitica che unisce i nostri due partiti. Essi si rafforzeranno a vicenda. Da noi soli dipende l’efficacia della nostra opera. L’umanità ha bisogno della rivoluzione socialista. Le masse popolari e in primo luogo la classe operaia si mobiliteranno e combatteranno con generosità come hanno fatto anche nel passato, se noi sapremo indicare la strada giusta, passo dopo passo. E noi lo faremo, perché siamo decisi a farlo senza riserve.

Il nuovo Partito comunista italiano sostiene pienamente il vostri obiettivi e il piano di lavoro che vi date con questo Congresso. La vittoria sarà nostra e delle masse popolari. Cambieremo il mondo. La borghesia e il clero non hanno futuro, il capitalismo non ha futuro.

L’accoppiata Bergoglio-Renzi non cambia il corso delle cose nel nostro paese perché deve perpetuare la Repubblica Pontificia che è in crisi. La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti non può che proseguire a imporre nel mondo intero l’attuale disastroso corso delle cose perché deve perpetuare il sistema capitalista che è in crisi. L’umanità ha bisogno della rivoluzione socialista e noi siamo in grado di guidarla su questa strada, di mo bilitare la classe operaia che aprirà la strada alle altre classi sfruttate e ai popoli oppressi. Il futuro dipende da noi. La costituzione del Governo di Blocco Popolare è il primo pezzo della strada che dobbiamo fare.

Avanti quindi, compagni e compagne, con determinazione e con scienza! Noi e voi siamo i partigiani della rinascita del movimento comunista. Il futuro è nostro!

Faremo dell’Italia un nuovo paese socialista!

Il nostro pensiero solidale va a tutti i comunisti che sotto tutti i cieli, dall’India al Venezuela e all’America Latina, dalla Cina all’America del Nord, dall’Africa alla Russia e all’Ucraina, dall’Indonesia all’Europa lottano per la rinascita del movimento comunista e l’avanzamento della rivoluzione. Essi costruiscono la vera futura umanità internazionale. Essi spezzeranno il giogo che il sistema imperialista ha imposto a tutto il mondo. Essi costruiscono la futura vera e definitiva unità internazionale del mondo!

Fare dell’Italia un paese socialista è il contributo che noi diamo alla rivoluzione mondiale; è il modo reale in cui noi facciamo la nostra parte nella rivoluzione mondiale.

Viva il Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza, per il Comunismo!

Viva il nuovo Partito comunista italiano!