La Voce 58 (ritorna all'indice)

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XX marzo 2018

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Consolidamento e rafforzamento del (nuovo)Partito comunista italiano

Sul reclutamento

Reclutare è operazione indispensabile ma è un lavoro molto delicato e ogni CdP e ogni membro singolo deve imparare a svolgerlo con scienza e con arte. In ogni caso sarà un membro del Partito che, senza fino all’ultimo rivelare di esserlo, porta ad aderire con convinzione al Partito una persona della cui affidabilità è diventato sicuro, combinando la propria azione con quella del collettivo, tenendo conto di concezione del mondo, mentalità e personalità del “bersaglio”.

Uno dei percorsi possibili per il reclutamento è il seguente.

1. Individuare persone che presentano caratteristiche adatte (non hanno limiti psicologici, caratteriali, fisici, ecc. tali da escludere l’interesse del Partito ad averli tra i suoi membri) o addirittura sono interessanti (in quanto a classe, personalità, collocazione, conoscenze, relazioni, risorse, ecc.).

2. Curare a fondo una o due persone (un numero limitato per volta). Cosa vuol dire “curare a fondo” una persona?

- Frequentarla con adeguati pretesti, instaurare un rapporto in cui si discute di politica, di ideologia, di storia, andando a fondo nelle discussioni.

- Farle mandare dal Centro del partito Comunicati, Avvisi ai Naviganti e La Voce e verificare che reazioni e che effetti producono.

- Quando si discute di un argomento, segnalare sistematicamente all’interlocutore alcuni organismi tra cui il (n)PCI che “dicono cose interessanti” su quell’argomento e inviarle documenti significativi di vari organismi tra cui il (n)PCI.

- Studiare le sue reazioni e come evolve il suo pensiero: osservare accuratamente se evolve nella direzione giusta.

È un lavoro che richiede vari mesi e da fare con una, due, massimo tre persone per volta, separatamente o assieme se loro sono già tra loro connesse.

3. Quando la persona è arrivata (se arriva) al punto giusto, cioè abbiamo fatto maturare in lei un vivo interesse per il (n)PCI, proporle di formare insieme un Comitato di Partito (“non pensi che faremmo un passo avanti se facessimo ...”, “c’è anche un altro mio amico che lo potrebbe fare con noi ...”) al modo indicato alla fine di numerosi Comunicati: organismo formato da compagni che studiano insieme il Manifesto Programma e i Comunicati del Partito, che stabiliscono un contatto clandestino con il Centro del Partito, che imparano a funzionare e a operare clandestinamente, che promuovono la costituzione di organizzazioni operaie in ogni azienda capitalista e di organizzazioni popolari in ogni azienda pubblica, in ogni istituzione addetta a fornire servizi pubblici, in ogni zona d’abitazione.