La Voce 67 (ritorna all'indice)

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXIII - marzo 2021

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Fare e propagandare il bilancio dei governi M5S
Mobilitare eletti ed elettori che rifiutano il commissario UE

I vertici della Repubblica Pontificia sono riusciti a installare nuovamente un governo delle Larghe Intese perché i governi Conte non hanno osato far valere che in minima parte le promesse dichiarate dal M5S. Per questo i vertici della Repubblica Pontificia si sono sentiti abbastanza in forze e per mano di Matteo Renzi hanno lanciato la restaurazione. Hanno dovuto fare l’ammucchiata, ma senza l’adesione del M5S di Grillo-Di Maio-Crimi e di Conte difficilmente il tentativo (gennaio 2021) di installare un nuovo governo delle Larghe Intese avrebbe avuto successo. Senza il M5S difficilmente il PD avrebbe accettato di mettersi con la Lega e Berlusconi e difficilmente la Lega di mettersi con il PD! La debolezza intrinseca del M5S ha dato forza ai vertici della RP e il sostegno all’operazione Draghi ha frantumato il M5S.

Rispetto ai parlamentari del M5S fuoriusciti ed espulsi perché non hanno votato la fiducia a Draghi e a quelli che l’hanno votata, ma mal digeriscono il sostegno a Draghi e di stare al governo con Berlusconi, che diffidano del “nuovo M5S” fotocopia del PD, agiamo ora su tre direttrici.

Mobilitarli a sostegno delle organizzazioni operaie e popolari (OO e OP): partendo dalle operazioni che abbiamo in corso, dalle lotte spontanee, dalle OO e OP esistenti o in formazione, coinvolgere a loro sostegno gli esponenti del M5S che ci stanno.

Fare e propagandare il bilancio del fallimento del tentativo del M5S di cambiare il paese.

Il M5S ha raccolto voti, autorevolezza e seguito fino a quando ha dato voce al malcontento e all’indignazione popolare contro le Larghe Intese e il loro programma, si è opposto alle Larghe Intese e al loro programma, si è posto come alternativa alle Larghe Intese e al loro programma. Ha perso seguito e voti quando si è piegato alle Larghe Intese e al loro programma.

Il fallimento del tentativo del M5S conferma la lezione del governo Tsipras e di Syriza in Grecia nel 2015:

non è possibile porre rimedio agli effetti della crisi cercando di trovare un qualche ragionevole accordo con le istituzioni UE, BCE, NATO, FMI, Confindustria, ecc., seguendo prassi e regole che hanno portato alla situazione attuale. Senza “darsi i mezzi della propria politica” anche le migliori promesse sono un imbroglio o un’illusione;

non basta raccogliere voti, avere eletti in Parlamento e neanche andare al governo, se i voti, i seggi in Parlamento e il governo non vengono usati anche e soprattutto per coalizzare, mobilitare, rafforzare e dare fiducia a chi ha l’interesse e la forza di cambiare il paese contro i signori della finanza internazionale e i loro agenti e complici italiani (i Benetton, i Riva & C: quel “partito che non ha voti ma è costituito da quelli che hanno i soldi” di cui parlava già De Gasperi) responsabili dello stato in cui versa il paese: disoccupazione e precarietà, smantellamento apparato produttivo, delocalizzazioni, strapotere delle multinazionali, degrado, corruzione, inquinamento e devastazione ambientale, riduzione della scuola e della sanità pubbliche, ecc. Solo facendo affidamento su una rete di organismi popolari un “governo del cambiamento” può cambiare effettivamente il paese e far fronte al sabotaggio e all’ostruzionismo delle “manine”, dei Benetton, del clero e delle istituzioni civili e militari del vecchio Stato;

- senza di questo, anche se si riesce a prendere in mano il governo, il potere resta nelle mani dei potentati economici e finanziari italiani (che sono anche i referenti locali e i complici della comunità internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti): quindi il governo è un governo impotente.

Incitarli a imparare dall’esperienza:

- usare la posizione, le prerogative e le conoscenze del teatrino per lanciare iniziative che suscitano o rafforzano l’organizzazione e la mobilitazione popolare fuori dal Parlamento, per sostenere quei comitati e movimenti da cui larga parte della prima leva degli eletti del M5S proviene (NO TAV, NO TAP, comitati ambientalisti, ecc.), per rafforzare cioè coloro che hanno sistematicamente ostacolato le misure (le “riforme”: l’attuazione del programma delle Larghe Intese) che hanno ridotto il nostro paese nello stato in cui versa;

- opporsi con grande risalto pubblico all’eliminazione delle misure favorevoli alle masse popolari fatte dai governi Conte (Reddito di Cittadinanza, Quota 100 e poche altre);

- denunciare con grande risalto pubblico le misure e le manovre antipopolari del governo Draghi. Stante la gravità della situazione sanitaria, nell’immediato questo significa anche condurre una sistematica azione per rendere pubblici gli accordi sottobanco con case farmaceutiche sui vaccini, chi ha venduto i vaccini a caro prezzo e da chi a caro prezzo alcuni governi li hanno comperati, per far conoscere i vaccini cubani, cinesi e russi, per l’acquisto e l’uso nel nostro paese di vaccini cubani, cinesi e russi.

Valorizzare tutto quello che dell’opera del M5S è valorizzabile per creare le quattro condizioni della costituzione del GBP.

Anna M.