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del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXV - marzo 2023

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Per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato

Il dibattito franco e aperto è uno strumento indispensabile per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato

Lettera del segretario generale del CC del (n)PCI all’Ufficio Internazionale del MLPD (Partito Comunista Marxista-Leninista di Germania), alla redazione di Die Rote Fahne e ai compagni Stefan Engel, direttore della redazione dell’organo teorico del MLPD, Revolutionärer Weg e Gabi Fechtner, presidente del MLPD - 3 marzo 2023


Cari compagni,

il CC del (n)PCI ha studiato con grande attenzione e interesse le 18 risposte date dai compagni Stefan Engel e Gabi Fechtner alle domande di Die Rote Fahne nell’intervista Conclusioni fondamentali derivate dalle profonde e incisive trasformazioni sociali [Grundsätzliche Schlussfolgerungen aus tief greifenden gesellschaftlichen Veränderungen]. A proposito di questa intervista l’Ufficio Internazionale del MLPD con lettera circolare del 24 febbraio 2023 ha chiesto al (n)PCI di esprimere la propria opinione. Pochi giorni prima, il 17 febbraio, era arrivata al nuovopci@riseup.net la lettera di Monika Gärtner-Engel e di Bernd, responsabili per il CC del MLPD rispettivamente delle relazioni internazionali e delle relazioni con l’Italia, a proposito della cerimonia con cui il 5 marzo il MLPD commemorerà la recente morte del compagno Anton (Toni) Lenz, per molti anni responsabile per il CC del MLPD delle relazioni con l’Italia. Anche questo ci ha spinto a un esame approfondito delle 18 risposte dell’intervista.

 Il MLPD, fondato nel 1982 dal rinomato e stimato compagno Willi Dickhut a partire dal lavoro compiuto dalla Lega dei Lavoratori Comunisti della Germania (KABD), lavora da più di 40 anni alla “rivoluzione socialista internazionale in Germania” [internationale sozialistische Revolution in Deutschland (risposta 5 - anche se la risposta 13 e altre suscitano il dubbio che il MLPD consideri proprio compito “la preparazione della rivoluzione socialista internazionale“ e non semplicemente la rivoluzione socialista in Germania, componente della rivoluzione socialista internazionale)] e svolge un ampio lavoro internazionale tramite l’ICOR (1) e per altre vie.


1. Il Coordinamento Internazionale dei Partiti e delle Organizzazioni Rivoluzionarie (ICOR) è stato fondato nel 2010 e vi fanno parte 57 membri di 45 paesi: 9 in Africa, 9 in Asia, 1 in Australia, 26 in Europa e 12 in America.


Il (n)PCI e la sua Carovana di cui il Partito dei CARC è membro eminente, lavora da un periodo analogo a promuovere la rivoluzione socialista in Italia e la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO) nel mondo: nel settembre 1985 venne pubblicato il primo numero della rivista Rapporti Sociali - che fino alla fondazione nel marzo 1999 di La Voce del (n)PCI fu la principale espressione del nostro lavoro nel campo della teoria - e il suo direttore, Giuseppe Maj, era rinchiuso nel carcere di Belluno, con l’accusa, più tardi caduta, di essere membro delle Brigate Rosse.

MLPD e (n)PCI sono nati entrambi dalla lotta dei marxisti-leninisti contro i revisionisti moderni che dirigevano sia il KPD sia il PCI, partiti entrambi formatisi nel contesto dell’Internazionale Comunista ed entrambi risultati incapaci di instaurare il socialismo rispettivamente in Germania e in Italia, due paesi imperialisti. Molti sono quindi gli aspetti comuni a MLPD e (n)PCI sia nella storia della rispettiva formazione sia nel contesto in cui MLPD e (n)PCI lavorano: la fase dell’epoca imperialista successiva all’avvento nel 1956 dei revisionisti moderni alla direzione del PCUS e dell’URSS e alla sconfitta nel 1976 con la morte di Mao della Rivoluzione Culturale Proletaria nel PCC e nella RPC. In particolare MLPD e (n)PCI si distinguono entrambi nel MCCO dei paesi imperialisti perché condividono la tesi che “senza teoria rivoluzionaria non ci può essere sviluppo vittorioso del movimento comunista” e dedicano quindi molte forze al lavoro nel campo della teoria rivoluzionaria. Questo mi porta a ritenere che un dibattito franco e aperto tra MLPD e (n)PCI sarebbe fecondo ai fini del lavoro nazionale e internazionale di entrambi i partiti. Approfitto quindi dell’intervista di Die Rote Fahne ai compagni S. Engel e G. Fechtner e dell’invito dell’Ufficio Internazionale del MLPD per fare il punto sulla relazione tra 1. il bilancio del movimento comunista e l’analisi del corso delle cose che guidano l’attività dal MLPD (quali traspaiono dall’intervista) e 2. il bilancio del movimento comunista e l’analisi del corso delle cose che guidano l’attività del (n)PCI e della sua Carovana (in proposito faccio notare che il P.CARC terrà il suo VI Congresso nazionale nei primi due giorni del prossimo mese di aprile).

Non mi occupo invece in questa lettera delle relazioni organizzative tra i due partiti. Esse furono intense per alcuni anni, grosso modo tra il 2003 e il 2010 anche tramite rapporti diretti tra i rispettivi dirigenti Stefan Engel e Giuseppe Maj stabiliti subito dopo la liberazione nel dicembre 2003 del compagno Giuseppe Maj, arrestato dallo Stato della borghesia imperialista francese su richiesta della Repubblica Pontificia. Tuttavia negli anni successivi, stante le forti differenze nelle attività dei due partiti, le relazioni organizzative tra di essi gradualmente si ridussero nonostante la buona volontà di alcuni compagni. Tra essi il defunto compagno Anton Lenz al quale rendo omaggio: alla cerimonia commemorativa del 5 marzo non assisterà nessun membro del (n)PCI solo a causa del carattere clandestino del (n)PCI. Approfitto anzi dell’occasione per ringraziare tutti gli altri compagni che negli ultimi anni hanno mantenuto in qualche misura vive anche le relazioni organizzative tra i due partiti.

 

 Lo studio delle 18 risposte date dai compagni S. Engel e G. Fechtner nell’intervista di Die Rote Fahne conferma che molti sono gli indirizzi comuni ai nostri due partiti nell’impostazione delle rispettive attività, tuttavia numerose e incisive ai fini delle rispettive attività sono attualmente anche le divergenze tra MLPD e (n)PCI. Mi limito quindi ad alcune di esse che riassumo in tre punti. Essi valgono anche come risposta alla richiesta dell’Ufficio Internazionale del MLPD.

 

1. La forma della rivoluzione socialista: rivoluzione socialista che scoppia come risultato della quantità ed estensione delle lotte rivendicative delle masse popolari (mp) nel corso di una delle crisi per sovrapproduzione di merci in cui per sua natura ciclicamente la società borghese incorre oppure guerra popolare rivoluzionaria del proletariato contro la borghesia imperialista che il partito comunista (pc) promuove?

Noi riteniamo che la causa principale della mancata instaurazione del socialismo in Germania e in Italia nella prima metà del secolo scorso, quindi in epoca imperialista, non è stato il tradimento o il boicottaggio di alcuni dirigenti esponenti della destra dei rispettivi partiti. Epoca imperialista significa che il sistema sociale borghese è storicamente superato, che il dominio della borghesia è reazione e decadenza, che la rivoluzione socialista è la tendenza storicamente dominante. Quanto al proletariato e alle mp, anche ai loro elementi avanzati, nell’epoca imperialista l’arma principale con cui la borghesia imperialista cerca disperatamente di prolungare l’esistenza del suo sistema sociale oramai storicamente superato e anche in ogni paese imperialista già assediato dalle mp, almeno al livello della loro resistenza spontanea al corso delle cose, è la combinazione di abbrutimento delle menti e dei cuori e manipolazione delle informazioni, delle idee e dei sentimenti delle mp. In ogni paese imperialista la borghesia attua questa combinazione con specifiche tecnologie scientificamente e consapevolmente studiate. Senza questa combinazione la repressione non basterebbe a prolungare l’esistenza del dominio della borghesia, la direzione dei comunisti si dispiegherebbe facilmente sulle mp, la destra del pc non avrebbe spazio per affermare la sua direzione né sulle mp né nel pc. Ma la borghesia imperialista fa quello che non può non fare e la destra esiste sempre in ogni pc, è frutto ed espressione dell’influenza della borghesia sul proletariato e sulle mp. I comunisti devono combattere l’influenza della borghesia nel pc: è impossibile eliminarla, è possibile contenerla. Se la destra domina nel pc e lo dirige, significa che la sinistra non è al livello a cui la situazione della lotta di classe richiede che essa sia.

La causa principale dell’incapacità rivoluzionaria dei pc dei paesi imperialisti (compresa Italia e Germania) non venne quindi dalla destra dei rispettivi pc, ma venne dai limiti della sinistra nella comprensione delle condizioni, della forma e dei risultati della lotta di classe in corso e/o nell’applicazione di essa nella lotta di classe. Infatti né il DKP né il PCI avevano assimilato e applicato l’insegnamento dato da Federico Engels nel 1895 quanto alla forma la rivoluzione socialista. F. Engels nel 1895, nella Introduzione alla raccolta degli scritti di Marx Lotte di classe in Francia dal 1848 al1850, aveva criticato la concezione che la rivoluzione socialista potesse essere un’insurrezione delle mp che scoppia e nel corso della quale i comunisti prendono la direzione delle mp insorte e instaurano il socialismo. Orbene i compagni S. Engel e G. Fechtner trattano sia del senso comune delle mp (risposta 8) sia delle lotte rivendicative delle mp (risposte 2, 6 e 8) e dicono (risposta 13) che il pc deve “promuovere nelle mp la preparazione alla rivoluzione socialista internazionale”: quindi è implicito che essi, in contrasto con la concezione di F. Engels, ritengono che la rivoluzione socialista scoppierà e addirittura che scoppierà a livello internazionale: cosa fa loro credere che scoppierà? Cosa fa loro credere che avverrà un’insurrezione a livello internazionale?

 L’esperienza del movimento comunista lungo tutto il XX secolo mostra che la rivoluzione socialista non scoppia. Nonostante l’insegnamento di F. Engels, la sinistra del DKP e del PCI si limitavano alle lotte rivendicative contro i padroni (lotte sindacali) e contro le autorità (lotte politiche) e alla partecipazione alle lotte relative alla composizione delle assemblee elettive e alle misure che queste prendevano e né in Germania né in Italia è scoppiata una qualche insurrezione nel corso della quale il pc prendesse la direzione delle mp e instaurasse il socialismo. Dove i comunisti hanno instaurato il socialismo, esemplare il caso dell’Impero Russo ma la cosa vale anche per ogni altro paese, le cose si sono svolte in modo ben diverso: non sto a ricordare i singoli casi. A noi pare che sia dal modo in cui nell’intervista i compagni S. Engel e G. Fechtner trattano in generale le lotte operaie e in particolare quelle dei minatori (risposta 12), sia dal modo in cui trattano in generale della “resistenza attiva” [aktive Widerstand] e in particolare della lotta di Lützerath (risposta 6) e della lotta per l’indennità di alloggio a Berlino e in altre città e di altre lotte rivendicative (risposte 8 e 9) traspare la stessa concezione della forma della rivoluzione socialista che ebbe la sinistra del DKP e del PCI. I compagni S. Engel e G. Fechtner affermano (risposta 9) l’importanza del carattere politico [diegrundsätzlicheBedeutung selbständiger Streiks auch in ihrem politischen Charakter] delle lotte rivendicative, ma il carattere politico che indicano si limita alla pressione che con le lotte rivendicative le mp esercitano sulle autorità politiche della borghesia imperialista. I compagni S. Engel e G. Fechtner non assegnano uno specifico obiettivo politico (di conquista del potere) neanche alle attività di “resistenza attiva”.

 Il (n)PCI e la sua Carovana si basano anch’essi sulla resistenza, anche solo spontanea, che le mp oppongono al corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista. In particolare appoggiano le lotte rivendicative sindacali e politiche e la partecipazione alle elezioni e alle lotte nelle assemblee elettive circa le misure che le autorità prendono. Ma nelle lotte delle mp il (n)PCI e la sua Carovana mirano principalmente a promuovere la formazione di organismi operai e di organismi popolari (OO e OP) e li guidano a coordinarsi e contestare o trasformare le misure delle autorità borghesi fino a rendere impossibile alla borghesia di governare il paese e costringerla a ingoiare non solo misure che attenuano il malessere e il malcontento delle mp (ad esempio quelle misure di cui i compagni S. Engel e G. Fechtner trattano nelle risposte 8 e 9), ma addirittura a ingoiare la costituzione di un governo (noi lo chiamiamo Governo di Blocco Popolare-GBP) formato da persone che godono della fiducia delle OO e OP, cioè delle mp organizzate. Un simile governo per alcuni aspetti sarà simile ai governi di Fronte Popolare formati negli anni ’30 in Spagna e in Francia (e a quelli formati prima ancora, dopo il 1918, in alcuni degli Stati della Repubblica di Weimar) e ai governi sorti in Italia e in Francia dalla vittoria della Resistenza contro il nazifascismo. L’esistenza di questi governi conferma che è possibile arrivare a fare ingoiare simili governi alla borghesia imperialista. In Italia i vertici della Repubblica Pontificia recentemente hanno ingoiato i governi capeggiati dal Movimento 5 Stelle (i due governi presieduti da Giuseppe Conte tra il 2018 e il 2021): questo evento conferma anch’esso che il nostro obiettivo di instaurare il GBP è realistico e quindi conferma la tattica con cui conduciamo la guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata. “Ma i governi di Fronte Popolare non portarono all’instaurazione del socialismo”, ci viene obiettato. E infatti quei governi ebbero vita breve e i ministri e i partiti che godevano della fiducia delle mp organizzate vennero estromessi. Ma questo avvenne perché la destra che dirigeva i pc non mobilitò le mp contro l’estromissione: è la critica che Zdanov fece al PCI e al PCF nel 1947 alla riunione di fondazione del Cominform. La linea “tutto attraverso il Fronte” seguita dalla destra rese impossibile la mobilitazione. Siamo convinti che mobilitando le mp a difendere senza cedimenti alla borghesia imperialista l’esistenza e l’opera di questi governi anziché praticare la linea “tutto attraverso il Fronte”, i pc avrebbero mobilitato le mp a instaurare il socialismo. È la linea che noi - il (n)PCI e la sua Carovana - propagandiamo e che seguiremo. Quanto ai due governi Conte-M5S del periodo 2018-2021, la loro debolezza era dovuta al fatto che essi proclamavano e in parte misero in opera misure (reddito di cittadinanza e altre) che rispondono alle aspirazioni delle mp, ma essi non poggiavano sulle mp organizzate: il loro avvento era dovuto principalmente all’espressione elettorale (nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018) dell’indignazione delle mp per il corso delle cose imposto dai vertici della Repubblica Pontificia.

In sintesi ci pare che il MLPD nasce dalla lotta dei marxisti-leninisti contro i revisionisti moderni e in generale contro la destra dei vecchi partiti, ma persiste nei limiti che hanno reso la sinistra di essi incapace di impedire che la destra prendesse la direzione del partito e di conseguenza il pc incapace di instaurare il socialismo.

La linea della clandestinità del pc e del legame tra due pc fratelli (il (n)PCI clandestino e il P.CARC pubblico) che noi pratichiamo e che ci distingue dal MLPD è anch’essa legata alla concezione della forma della rivoluzione socialista e al bilancio che traiamo dall’esperienza del movimento comunista. I compagni S. Engel e G. Fechtner ritengono incombente la terza guerra mondiale (risposte 1, 2 e 5), ma nonostante l’esperienza del passato, proprio anche in Germania (Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht, Ernst Thälmann), i compagni S. Engel e G. Fechtner semplicemente ignorano il problema della continuità dell’attività dei comunisti organizzati quali che siano le misure prese dalle autorità tedesche della borghesia imperialista e dalla NATO. Eppure Lenin a R. Luxemburg nel 1916 (A proposito dell’opuscolo di Junius) a ragione diceva che il difetto principale del marxismo tedesco consisteva nella mancanza di un’organizzazione illegale, abituata a elaborare fino in fondo le parole d’ordine rivoluzionarie e a educare sistematicamente le masse secondo lo spirito di esse.

  

2. Gli effetti e il lascito della prima ondata mondiale (1917-1976) della rivoluzione proletaria (rivoluzioni socialiste nei paesi imperialisti e rivoluzioni di nuova democrazia nelle colonie e semicolonie): tutti i primi paesi socialisti (cioè i paesi nati nel secolo XX) sono dominati dalla borghesia imperialista oppure essi si trovano oggi in stadi diversi della lotta tra le due classi principali (lotta tra due linee nel pc e lotta tra due classi nella società) che nell’epoca imperialista si contendono la direzione del corso delle cose nel mondo?

I compagni S. Engel e G. Fechtner sostengono (risposte 1, 2, 3, 11 e altre) che oggi il corso delle cose nel mondo è caratterizzato 1. dai preparativi di una guerra aperta tra blocchi e Stati imperialisti vecchi e nuovi (ed espressamente nominano USA, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Giappone, Turchia, Russia, Cina, Brasile, Sudafrica, Paesi Bassi, Belgio) e 2. dalla catastrofe ecologica mondiale incombente (risposte 4 e 5). Condividiamo quello che i compagni S. Engel e G. Fechtner dicono nell’intervista a proposito della catastrofe ecologica mondiale, ma riteniamo che essi non mettono in luce, anzi ignorano (negano) che la rivoluzione socialista è la tendenza storicamente principale. Essi riconoscono l’egemonia che i gruppi imperialisti USA hanno imposto in gran parte del mondo, salvo che nei paesi del campo socialista, a partire dal 1945 e che cercano di perpetuare con l’estensione della NATO e la creazione di nuove “alleanze” (Asia-Pacifico e America Latina). Ma non riconoscono che la Rivoluzione d’Ottobre, la fondazione dell’URSS e la sua resistenza vittoriosa sotto la direzione di Lenin e di Stalin alle prime tre aggressioni dei gruppi e delle potenze imperialisti guidate le prime due (1918-1922 e 1922-1939) da W. Churchill e la terza (1941-1945) da A. Hitler, la costruzione del socialismo in URSS nel periodo 1924-1953 sotto la direzione di Stalin, l’opera dell’Internazionale Comunista e dell’URSS nel mondo, la costituzione dei primi paesi socialisti e in particolare della RPC, del Vietnam, della Corea de Nord e di Cuba, la rottura del sistema coloniale e semicoloniale costituito nel secolo XIX, la decadenza dell’URSS e delle Democrazie Popolari dell’Europa orientale promossa dai revisionisti moderni con le “riforme” di Kruscev e di Breznev, la quarta aggressione (guerra fredda) dei gruppi e delle potenze imperialisti guidati da quelli USA e lo sviluppo economico e generale della RPC compongono la storia che ha condotto al presente non meno dell’egemonia mondiale dei gruppi imperialisti USA.

Secondo i due compagni la prima ondata mondiale di rivoluzioni proletarie (1917-1976) non ha lasciato traccia né nei sistemi sociali dei primi paesi socialisti, né nei paesi che nella prima parte del secolo XX ruppero con il sistema coloniale e semicoloniale, né nei paesi imperialisti (dove le mp nella prima parte del secolo XX hanno strappato alla borghesia imperialista grandi benché precarie conquiste economiche, politiche e culturali), né nel sistema delle relazioni internazionali.

Il (n)PCI e la sua Carovana ritengono invece che i primi paesi socialisti sono oggi ripartiti in tre stadi diversi della lotta tra le due classi principali (proletariato e borghesia imperialista) e della lotta tra due vie (prosecuzione del socialismo e reintegrazione nel sistema imperialista). I tre stadi sono sinteticamente illustrati nel capitolo 1.7.3 del Manifesto Programma del (nuovo)Partito comunista italiano reperibile in varie lingue nel sito Internet del (n)PCI al quale rimando. In estrema sintesi riteniamo che

- la Federazione Russa è un paese 1. la cui economia è nelle mani di grandi capitalisti in un sistema a capitalismo monopolistico di Stato, 2. che è bersaglio del tentativo dei gruppi imperialisti USA di smembrarlo espandendo la NATO in Europa orientale e in Asia, 3. in cui vivono ancora molte delle relazioni sociali create nel periodo dell’Unione Sovietica nonostante la guerra civile che negli anni Gorbaciov-Eltsin vi ha posto fine;

 - la Cina e il Vietnam sono paesi diretti da partiti comunisti ognuno dei quali ha realizzato un grande sviluppo delle forze produttive nazionali ed è ora teatro della lotta tra le due vie e le due linee;

- la Corea del Nord e Cuba sono paesi diretti da partiti comunisti ognuno dei quali per differenti motivi, legati alle particolarità del paese, ha difficoltà a tracciare una propria linea nell’ambito dell’attuale stato del MCCO internazionale e dell’attuale sistema di relazioni internazionali.

 

3. Sovrapproduzione di merci e crisi cicliche (analoghe sostanzialmente a quelle del periodo 1825-1867 a cui si riferisce F. Engels nella prefazione all’edizione inglese, novembre 1886, del libro I di Il capitale) oppure crisi generale per sovraccumulazione assoluta di capitale?

La base fondamentale della società borghese (che Marx ha illustrato dettagliatamente in Il capitale) consiste nella produzione mercantile dei beni e servizi che i capitalisti, proprietari dei mezzi di produzione, fanno produrre da lavoratori privi dei mezzi di produzione ai quali pagano un salario. Il passaggio della società borghese all’imperialismo è determinato dalla sovraccumulazione assoluta di capitale del cui avvento futuro Karl Marx aveva sommariamente trattato nei capitoli 13, 14 e 15 del libro III di Il capitale: prevedendo gli eventi Marx indicò che i capitalisti avrebbero accumulato più capitale di quanto ne avrebbero potuto impiegare con profitto nella produzione di merci, per quanto ne ampliassero la quantità, ne moltiplicassero il numero e ne modificassero la qualità.

La sinistra del KPD e del PCI (come quella dei pc degli altri paesi imperialisti dell’Internazionale Comunista) non aveva compreso e assimilato le trasformazioni principali avvenute nella società borghese che costituiscono il passaggio all’imperialismo: lo sviluppo delle forme antitetiche dell’unità sociale, la fine della democrazia borghese sostituita dal regime di controrivoluzione preventiva, gli effetti politici, culturali e sociali dell’assoluta subordinazione della produzione e circolazione delle merci (beni e servizi) al capitale finanziario e speculativo. Trasformazioni che nei paesi capitalisti europei e negli USA avevano un ruolo sociale ben più importante che nell’Impero Russo. Inutilmente Lenin aveva ammonito che la rivoluzione socialista in Europa non poteva essere che opera della combinazione del proletariato con la borghesia non imperialista e la piccola borghesia e che solo in corso d’opera il proletariato si sarebbe liberato delle scorie che il ruolo della borghesia non imperialista e della piccola borghesia comportava. Antonio Gramsci dopo il 1923 e più ancora in prigione, quando a partire dal 1929 il regime fascista gli permise il possesso e l’uso degli strumenti necessari per leggere e scrivere, ha illustrato una parte di esse nei Quaderni.

I compagni S. Engel e G. Fechtner affermano (risposta 11): “Le crisi cicliche di sovrapproduzione (di merci: beni e servizi, aggiungo io) sono una legge della produzione capitalista” (di merci, aggiungo io). E in effetti gran parte delle considerazioni relative all’economia fatte dai due compagni nell’intervista riguardano la produzione e circolazione delle merci.

 I compagni S. Engel e G. Fechtner non danno il risalto che merita alla sovraccumulazione assoluta di capitale. Ma nell’epoca imperialista la produzione e circolazione delle merci è una parte secondaria benché ineliminabile delle attività della borghesia imperialista. Inoltre 1. la produzione di merci è fortemente influenzata dalla ricerca di impiego fruttuoso di capitale da parte degli stessi capitalisti (prodotti nuovi, bisogni indotti, prodotti a durata programmata, ecc.); 2. la circolazione delle merci è fortemente influenzata da erogazioni e restrizioni dei redditi alle famiglie e agli individui decisi dalle pubbliche autorità; 3. in molti paesi, in particolare nei paesi imperialisti, la spesa pubblica, in particolare in armi, costituisce quantitativamente una parte importante della produzione e circolazione di merci; 4. la produzione e circolazione delle merci è grandemente influenzata dalla spesa statale in attività pubbliche che si estendono nonostante la privatizzazione dei servizi pubblici che le mp nel corso della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria hanno costretto la borghesia imperialista a fornire (istruzione, assistenza sanitaria, servizi postali, pensioni, servizi per l’infanzia, trasporti urbani, ferroviari ed aerei, forniture di acqua, di gas e collegamenti radio, TV e Internet, edilizia popolare, grandi opere pubbliche molte oramai inutili se non addirittura nocive, ecc.). La borghesia imperialista moltiplica la quantità di merci prodotte, ne moltiplica la qualità (oggi il numero delle sostanze non esistenti in natura ma prodotte dagli uomini superano il numero delle sostanze finora reperite in natura). Ma vi è di più: la parte di gran lunga più grande del capitale (più del 90% già nel 2014 secondo stime del Fondo Monetario Internazionale e della Banca mondiale per le quali rimando all’articolo PIL mondiale e capitale finanziario del numero 69 di La Voce) oggi non è direttamente impiegata nella produzione di merci, ma esiste e opera nella forma di titoli finanziari, nella forma di titoli speculativi e nelle varie forme di denaro.

Giustamente i compagni S. Engel e G. Fechtner mettono in risalto la divisione tra borghesia imperialista da una parte e dall’altra borghesia non imperialista e piccola borghesia. Ma non indicano il ruolo politico (cioè relativo alla detenzione e all’esercizio del potere) di questa divisione, non assegnano un obiettivo politico particolare alla borghesia non imperialista e alla piccola borghesia (tanto meno lo indicano per l’aristocrazia proletaria). Ne trattano come di un problema principalmente culturale (relativo al modo di pensare) e come campo che rientra quindi nella propaganda del MLPD.

 

Chiudo questa lettera auspicando che i compagni S. Engel e G. Fechtner, o altri esponenti del MLPD incaricati di tale compito, studino questa lettera con l’attenzione con cui noi, a seguito dell’invito dell’Ufficio Internazionale del MLPD, abbiamo studiato le questioni segnalate dallo stesso Ufficio Internazionale e le 18 risposte date dai compagni S. Engel e G. Fechtner alla redazione di DieRote Fahne e che ci comunichino la loro opinione sulle tesi che ho illustrato in questa lettera.

Saluti comunisti.

Il compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI