Facciamo vivere anche in Europa la solidarietà internazionalista tra i comunisti, i proletari e le masse popolari!

Comunicato della Commissione Preparatoria del 10 novembre 2000
venerdì 10 novembre 2000.
 

Commissione Preparatoria
del congresso di fondazione
del (nuovo) Partito comunista italiano


I governi francese e spagnolo hanno annunciato che giovedì 9 c.m. a Parigi hanno arrestato sette membri del Partido Comunista de España (reconstituido) - PCE(r) - e dei Grupos de Resistencia Antifascista Primero de Octubre - GRAPO. Tra essi anche Manuel Perez Martinez, il camarada Arenas, segretario generale del PCE(r).

La borghesia imperialista spagnola esultante proclama di aver smantellato il PCE(r) e i GRAPO e i ministri di polizia dei due paesi si congratulano per la “fruttuosa collaborazione”. In effetti la “fruttuosa collaborazione” tra i gruppi imperialisti e tra gli Stati francese e spagnolo è oramai vasta. Non riguarda solo la lotta contro i comunisti, contro i movimenti di liberazione nazionale (in primo luogo contro il movimento di liberazione nazionale basco) e contro altre organizzazioni rivoluzionarie delle masse popolari. La loro “fruttuosa collaborazione” colpisce in entrambi i paesi i lavoratori, le masse popolari e gli immigrati poveri, sottomessi dai due lati dei Pirenei ad un analogo processo di eliminazione delle conquiste strappate nel passato e a regimi simili di crescente precarietà e incertezza del domani, mentre tutti i beni indispensabili e i servizi elementari (assistenza sanitaria, istruzione, ecc.) diventano nuovamente a pieno titolo merci. La barbarie capitalista, che il movimento comunista aveva in qualche misura ristretto, di nuovo libera si espande a macchia d’olio in ogni angolo della società: in Francia e in Spagna come negli altri paesi dell’Unione Europea. La caccia ai comunisti cui partecipano tutti gli Stati europei è il coronamento della comune politica antipopolare.

Quanto allo smantellamento del PCE(r) e dei GRAPO, l’oligarchia spagnola l’ha annunciato invano già molte volte negli ultimi 25 anni, quasi quante volte la borghesia imperialista ha annunciato la “morte del comunismo”. Il PCE(r) ha una storia gloriosa. Esso ha smascherato la “transizione dal franchismo alla democrazia” e la Riforma inscenate dall’oligarchia spagnola negli anni 1976-1982 e ha mostrato che erano uno strumento per conservare il monopolio del potere dell’oligarchia finanziaria, della Chiesa e delle Forze Armate fasciste e per la restaurazione della Monarchia preparata dallo stesso Franco, per integrare più profondamente la Spagna tra i paesi imperialisti europei e per intensificare lo sfruttamento delle masse popolari. Esso ha insegnato a tutti i comunisti che “non è possibile ritornare dal fascismo alla democrazia borghese”: è possibile solo un cambiamento delle forme e degli strumenti dell’oppressione della borghesia imperialista su tutte le classi delle masse popolari. Nonostante l’isolamento di cui ha sofferto in certi periodi, il PCE(r) da 25 anni a questa parte ha saputo esprimere gli interessi strategici della classe operaia e con l’eroismo dei suoi membri, tra cui i prigionieri, ha tenuto alta in Spagna la bandiera della lotta per il comunismo. La borghesia imperialista di per se stessa non è in grado di liquidare il partito comunista, anche se può invece infliggergli colpi gravi e dolorosi. La classe operaia e le masse popolari sono una riserva inesauribile di risorse e di energia. Per quanto feroce e potente, la borghesia non ha forze sufficienti per impedire al partito comunista di attingervi. Essa è per di più indebolita gravemente anche in campo politico dal procedere della seconda crisi generale del capitalismo. Solo propri eventuali errori e limiti possono impedire ai comunisti di mobilitare quelle risorse. Il PCE(r) ha quindi pienamente la capacità di prendere in mano l’iniziativa, mobilitarle e porre riparo alla sconfitta subita, come ha già fatto altre volte nel passato. Non abbiamo motivo di dubitare che lo farà anche questa volta e che uscirà più forte di prima dalla prova che ora deve affrontare.

Noi dichiariamo la nostra solidarietà senza riserve al PCE(r) e ai GRAPO e chiamiamo tutti i comunisti, i rivoluzionari, i lavoratori avanzati e i sinceri democratici - a esprimere la loro solidarietà al PCE(r), ai GRAPO e ai compagni arrestati, - a protestare contro il governo francese che si prostituisce fino a svolgere i bassi servizi di polizia per l’oligarchia spagnola, - a sviluppare ogni iniziativa utile per impedire l’estradizione dei compagni arrestati e ottenere la loro liberazione.

Facciamo vivere anche in Europa la solidarietà internazionalista tra i comunisti, i proletari e le masse popolari!

Inviare mozioni di solidarietà alla Associazione di Familiari e Amici dei Prigionieri Politici: AFAPP AC3205 01080 GASTEIZ, tel-fax 0034-45-138875,

e.mail AFAPP@POST.COM

 

La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano n. 6 (novembre 2000) è disponibile sul nostro sito