Dibattito Franco e Aperto

- Banda Berlusconi e devastazione dell’ambiente
La parola al professor Franco Ortolani - Napoli

Bravo professore!
lunedì 10 novembre 2008.
 

Continui a parlare onestamente e a cantarle chiare. Mandi a noi le sue denuncie e proposte e noi le diffonderemo a sostegno di tutti i cittadini onesti e non rassegnati che lottano contro Autorità, Prelati, speculatori, criminali, complici e parassiti.

 

 




-  Il Generale Giannini va all’attacco... e si fa male. Da solo!
4 novembre 2008


-  Berlusconi prima fece il DL 90/08 e poi... mandò Bertolaso e Giannini
5 novembre 2008


 

Il Generale Giannini va all’attacco... e si fa male. Da solo!

La Repubblica di ieri (03/11/2008) ci ha informato che il Generale, braccio destro di Bertolaso, dopo avere scoperto nei pressi della cava del Poligono di Chiaiano “ben 10 mila tonnellate di amianto e vari rifiuti pericolosi. Alcuni, si badi, conservati in alcuni sacchi con etichetta Enel” è partito all’attacco a testa bassa usando come arma frasi tipo “A Chiaiano non difendevano il verde ma l’amianto” e “i vari Ortolani e..., che sostengono la protesta, dov’erano quando si seppellivano questi veleni?». Il Generale ha “sparato” queste frasi  come “bazookate”, magari all’uranio impoverito. Peccato che le abbia ripescate dallo stantio repertorio del suo capo che ha pronunciato frasi simili nella cerimonia della “Giornata del Creato” organizzata dalla CEI a Napoli il 13 settembre c.a. riferendosi all’inquinamento del territorio campano che sarebbe avvenuto grazie alla collusione tra malavita e vari personaggi (funzionari, politici, imprenditori e anche cittadini che hanno garantito la copertura agli illeciti affari). Affermazioni simili offendono solo l’Esercito Italiano che il Generale rappresenta. Basta leggere i dossier di Legambiente , come ad esempio quello del 1994, per verificare che accuse documentate sono state ripetutamente, e inutilmente, poste all’attenzione dei rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche che devono tutelare l’ambiente anche dagli ecocrimini. Come ha detto il presidente di Legambiente Campania, è stato proprio lo Stato ad essere assente per troppi anni nelle terre di Biutiful Cauntri . Per Bertolaso e Giannini (e per chi li ha mandati) i campani, oltre ad essere tutti sporchi e cattivi, devono essere anche tutti stupidi. Scientificamente ragionando, l’invenzione del Commissariato Straordinario, che si basa su una imperfezione della legge istitutiva della Protezione Civile (la 225 del 1992), ha consentito uno smisurato abuso di poteri sempre più dittatoriali e la “legalizzazione” dell’uso spregiudicato delle finanze pubbliche con modalità non consentite dalle leggi ordinarie; solo gli ingenui, le persone interessate e quella parte dei mass media servile e velinara possono ancora pensare che sia una struttura creata per risolvere radicalmente il problema rifiuti della Campania . Nell’intervento del Generale spicca il seguente concetto autodifensivo: mentre la malavita inquinava la Campania, nessuno vedeva e protestava e solo il Commissario di Governo, con poteri sempre più assoluti che gli conferiscono anche una indiscutibile infallibilità, può salvare la Campania. Si sa che il territorio di gran parte del casertano e del napoletano, storicamente, è sotto il controllo della malavita organizzata, come è noto alle pubbliche istituzioni civili e militari che hanno anche il compito di combattere gli affari illeciti. La confederazione di “imprese malavitose”, mai contrastate degnamente e radicalmente, tra le più potenti economicamente e militarmente d’Italia, sono presenti anche nelle istituzioni che contano (elettive e non, compreso il Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti) come evidenziato da varie indagini della magistratura. I cittadini hanno notato che i rappresentanti delle istituzioni militari e civili pubbliche “non hanno visto” le file dei camion che dopo essere partiti, hanno viaggiato e poi scaricato indisturbati veleni (provenienti anche dall’ENEL) in Campania. E’ in questo quadro, in assenza di intervento dello Stato, che solo Bertolaso e il Generale non riescono a comprendere, che è avvenuto l’illecito sversamento di rifiuti  e l’arricchimento della “confederazione”; si sono resi conto i vari Commissari di Governo di avere continuato a realizzare e a progettare numerosissimi e costosissimi impianti proprio nelle “sabbie mobili” rappresentate dal territorio sotto controllo militare “confederato”? Il messaggio che stancamente il Generale rilancia con furbesca malizia è semplice, banale e diretto: i cittadini che non protestavano contro l’inquinamento attuato dalla malavita e che invece si agitano contro gli interventi del Commissario di Governo, sono evidentemente sottomessi alle organizzazioni criminali e da queste spinti ad agire. Vale a dire che lo Stato da 14 anni è costretto ad usare i poteri speciali sempre più dittatoriali e a spendere “disinvoltamente” ingenti risorse finanziarie pubbliche, impiegando “uomini di grande valore” e imprese di livello nazionale di “riconosciuta capacità”, e non ha ancora risolto il problema dei rifiuti in Campania per colpa esclusiva dei cittadini che sono sporchi e cattivi. Per tranquillizzare il Generale, mi dichiaro onorato di essere nei suoi pensieri come sono già stato onorato di stare nei pensieri di Bertolaso e della Reggente del Commissariato nella primavera 2007, quando parlando dello scrivente, senza sapere di essere intercettati (Corriere della Sera «Una discarica da truccare. Aiutateci voi»  del 28 maggio 2008), si dicevano preoccupati perché non si poteva riempire la discarica di Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio e per di più in zona SIC (Sito di interesse comunitario) e ZPS (Zona a protezione speciale), con rifiuti non trattati e stabilizzati perché c’era il rischio «che il primo Ortolani (l’autore della presente nota!) che passa ci manda tutto per aria». Generale, ecco dov’ero, ad esempio, nella primavera 2007. Posso continuare ancora, se Le interessa. Piuttosto stia attento a scendere nella Cava del Poligono di Chiaiano perché vi è un reale e grave pericolo di crollo catastrofico di ingenti volumi di tufo fratturato e tenga sempre presente che il progetto di “messa in sicurezza” è sbagliato e non garantisce l’incolumità dei lavoratori civili e dei militari di cui Lei è responsabile. A proposito poi delle insidie che minacciano la discarica “modello” di S. Arcangelo Trimonte, miseramente franata  in agosto nonostante lo scrivente vi avesse avvertiti e consigliato dove realizzarla in sicurezza, stia attento alle reali insidie che non sono rappresentate dai cittadini, ma dalle frane che si rinvigoriscono con le piogge. Contro quest’ultime non servono le “bazookate”, ma professionalità, trasparenza e buon senso. I poteri speciali possono essere affidati solo a persone al servizio di tutti i cittadini e non a persone al servizio solo delle lobbies parassitarie!

4 novembre 2008

Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, Università di Napoli Federico II

 

 

 


Berlusconi prima fece il DL 90/08 e poi... mandò Bertolaso e Giannini

Alte cariche del Commissariato per l’Emergenza Rifiuti in Campania, approfittando di importanti cerimonie religiose, continuano a fare affermazioni che lasciano alquanto perplessi. Ci riferiamo alle frasi di Bertolaso alla “Giornata del Creato” (organizzata dalla CEI a Napoli il 13 settembre c.a.); il Sottosegretario riferendosi all’articolo apparso su l’Espresso dell’11 settembre 2008 circa l’inquinamento del territorio campano che sarebbe avvenuto grazie alla collusione tra malavita e vari personaggi (funzionari, politici, imprenditori e anche cittadini che hanno garantito la copertura agli illeciti affari) ha freddamente sentenziato: “Dov’erano tutti quando avvenivano gli scempi ai danni dell’ambiente? E quando file di camion sversavano indisturbati nelle discariche abusive?” “in Campania si è sversato materiale pericoloso in discariche abusive e si sono utilizzati fino a 150-200 camion con code lunghe fino a un chilometro e mezzo. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Forse erano tutti distratti? In una di queste discariche abusive sono stati addirittura smaltiti i resti della nave Moby Prince”.

Il Generale Giannini, braccio destro del Sottosegretario, due mesi dopo, a margine della cerimonia per i defunti presieduta dal cardinale Sepe il 2 novembre scorso, ha pronunciato le frasi riportate sul quotidiano “La Repubblica” del 3 marzo scorso con le quali ci ha informato d i avere scoperto nei pressi della cava del Poligono di Chiaiano “ben 10 mila tonnellate di amianto e vari rifiuti pericolosi. Alcuni, si badi, conservati in alcuni sacchi con etichetta Enel”. La scoperta gli ha suggerito la “univoca” deduzione che i cittadini “A Chiaiano non difendevano il verde ma l’amianto” e “i vari Ortolani e..., che sostengono la protesta, dov’erano quando si seppellivano questi veleni?».

Immagino lo stupore e sgomento suscitato nei Prelati, persone pie ma non sprovvedute! Tutti sanno che è compito delle Istituzioni Pubbliche civili e militari vigilare affinchè non si commettano crimini contro l’ambiente. Avranno pensato: è mai possibile che questi due alti funzionari non si rendano conto che in Campania è stato perpetrato un “ecocidio premeditato” delle terre di Biutiful Cauntri e che i crimini sono stati eseguiti grazie al fatto che è stato proprio lo Stato ad essere assente per troppi anni. E’ mai possibile che il Sottosegretario e il suo braccio destro, prima di parlare, non si siano documentati; bastava leggere i dossier di Legambiente, come ad esempio quello del 1994, per verificare che accuse documentate sono state ripetutamente poste all’attenzione dei rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche (civili e militari) che devono tutelare l’ambiente anche dagli ecocrimini.

I Prelati si saranno meravigliati che per ben due volte Bertolaso prima e Giannini poi abbiano approfittato delle cerimonie religiose per fare affermazioni banali e anche offensive. Avranno sospettato che le frasi fossero indirizzate ai rappresentanti della Chiesa e che Bertolaso e Giannini abbiamo usato, strumentalmente, le due qualificate occasioni istituzionali per coinvolgere i Prelati nelle loro infondate e strampalate tesi sicuri che la parte dei mass media acritica e velinara le avrebbe diffuse come fossero verità sacrosante e certificate.

Non è da escludere che i Prelati dopo avere letto il DL. 90/08, che attribuisce poteri dittatoriali al Sottosegretario e ai suoi collaboratori, abbiano avuto il sospetto che Bertolaso e Giannini pensino di essere diventati anche infallibili e diffusori di verità “ope legis”.

Mi viene il sospetto che i Prelati, dopo avere riscontrato le banalità delle affermazioni reiterate da Bertolaso e Giannini, parafrasando l’aneddoto coniato per prendere in giro i napoletani “Il Creatore prima fece Napoli troppo bella e poi, per compensare, mandò i napoletani”, abbiano maliziosamente pensato: Vuoi vedere che Berlusconi prima ha fatto il DL 90/08 troppo potente e poi, per ridimensionarne i potenziali effetti, ci ha mandato Bertolaso e Giannini?

Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, Università di Napoli Federico II

5 novembre 2008