A Chiaiano e nella Campania il governo della banda Berlusconi ha ingaggiato la sua prima prova di forza con la resistenza che le masse popolari in tutto il paese oppongono al progredire della crisi generale del capitalismo!

Comunicato del 28 maggio 2008
domenica 28 settembre 2008.
 

(PNG) Che la resistenza delle masse popolari faccia nuovamente indietreggiare il governo Berlusconi, moltiplicando in tutta Italia le manifestazioni di piazza e le iniziative di solidarietà con le masse popolari della Campania.

 

 

La lotta delle masse popolari della Campania è giusta. La loro resistenza al piano rifiuti prima del governo Prodi-D’Alema-Bertinotti e ora del governo Berlusconi ha finalmente trasformato in un problema di ordine pubblico la criminale gestione dei rifiuti fatta dal regime. La loro resistenza è un aspetto della resistenza che su fronti diversi le masse popolari oppongono in tutto il paese al procedere della crisi generale del capitalismo che aggrava inquinamento, precarietà, criminalità, sprechi, carovita, oppressione, sfruttamento, abbrutimento, ogni tipo di barbarie. Tutto il movimento della resistenza, dalla Val di Susa alla Sicilia, da Vicenza a Sigonella, dai lavoratori dell’Alitalia ai lavoratori che lottano contro il carovita e la precarietà, deve essere solidale con le masse popolari della Campania che resistono al piano rifiuti del governo Berlusconi.

Da anni il governo, le autorità centrali con i loro commissari straordinari, le autorità locali, gli industriali e la Camorra inquinano l’intera Campania e rovinano la salute della popolazione. L’hanno usata e la usano come discarica per rifiuti tossici e nocivi del resto d’Italia e d’Europa e hanno gestito e gestiscono in modo criminale i rifiuti urbani. La salute delle masse popolari campane ne è stata già gravemente compromessa. Ogni nuovo governo ha chiesto fiducia assicurando che finalmente avrebbe risolto il problema. Allo stesso modo in cui ogni nuovo governo ha chiesto ai lavoratori di fare sacrifici, assicurando che si sarebbero presto risolti in sviluppo e benessere.

Dobbiamo imparare dall’esperienza. Chiunque promette di risolvere un male, senza indicare chiaramente e esaurientemente quale ne è l’origine, chi è stato interessato a produrlo ed è interessato a mantenerlo e come intende rimuovere la fonte del male, è o uno stupido o un imbroglione.

Le masse popolari non hanno alcuna ragione valida di fidarsi del nuovo governo Berlusconi. È il governo che ancora più dei precedenti gode della fiducia della Corte Pontificia. È il governo che ancora più dei precedenti gode della fiducia degli imperialisti USA e dei gruppi sionisti. È il governo colluso con la Camorra e le altre Organizzazioni Criminali forse ancora più dei precedenti. Come e più del governo PAB è il governo degli affaristi, degli speculatori, dei banchieri, degli industriali che sfruttano le masse popolari, che devastano in lungo e in largo il paese, che sperperano una parte del reddito nazionale in lussi e sprechi e in opere faraoniche. È un governo che ancora più dei precedenti vuole dare basi militari agli imperialisti USA e ai sionisti d’Israele, vuole lanciare opere pubbliche di nessuna utilità per le masse popolari, dalla TAV al Ponte sullo Stretto di Messina, mentre non finanzia opere pubbliche utili alle masse popolari e servizi pubblici.

Niente di quello che avviene intorno a noi è fatale. È il risultato delle aspirazioni e dell’opera della classe dominante che la debolezza del movimento comunista ha lasciato nuovamente libera di dispiegare in pieno la sua natura. La banda Berlusconi ha ricevuto dalla Corte Pontificia, dagli imperialisti USA, dai gruppi sionisti e dalla classe di parassiti e criminali che domina il nostro paese, l’incarico di spezzare la resistenza delle masse popolari. Deve riuscire dove non è riuscita nei precedenti mandati e dove non è riuscito il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti.

 

Il governo Belusconi ha lanciato le truppe del regime contro le masse popolari di Chiaiano, perché, all’inizio del suo mandato, la banda Berlusconi vuole stabilire un rapporto di forza nei confronti di tutta la resistenza delle masse popolari, come cercò di farlo a Genova nel 2001. Lo scenario della prova di forza della Campania è stato preparato dal governo Prodi-D’Alema-Bertinotti, come dal governo di centro-sinistra di Amato era stato preparato lo scenario del massacro di Genova nel 2001. Allora il centro-sinistra aveva preparato la riunione del G8. Grande era tra le masse popolari la protesta contro le malefatte di questo preteso “governo del mondo”, responsabile di imporre con la forza e l’imbroglio l’attuale ordinamento sociale. L’opposizione popolare al G8 si era già manifestata quando nel marzo 2001 vi era stata una riunione preparatoria a Napoli. Il 17 marzo il governo Amato aveva scatenato la sua truppa di poliziotti e carabineri nella repressione selvaggia dei manifestanti, ma senza un risultato decisivo. Il governo Berlusconi-Bossi-Fini raccolse la sfida e decise di dare a Genova ai manifestanti una lezione tale da scoraggiare ogni ulteriore protesta di piazza.

Allora andò male alla banda Berlusconi, nonostante le forze impegnate: Fini in questura a Genova, Di Gennaro alla direzione operativa dal Viminale a Roma, l’intervento degli esperti USA e l’appoggio incondizionato della Corte Pontificia e dell’Arma dei Carabinieri. Contro il massacro ordinato a Genova e l’assassinio di Carlo Giuliani, anziché impaurirsi decine di migliaia di manifestanti scesero in strada in ogni parte d’Italia. Il governo Berlusconi perse la sua prova di forza e iniziò il suo declino.

La banda Berlusconi è debole tra le masse popolari. Nonostante lo schifo del governo PAB, non ha ottenuto più voti di quelli che aveva avuto nel 2006. Appena insediata al governo, ha bisogno ancora una volta di affermare la sua forza. Lo scontro con le masse popolari della Campania si presta allo scopo. È interesse delle masse popolari di tutto il paese battere il disegno della banda Berlusconi.

 

Dare la massima solidarietà alle masse popolari campane che si battono per porre fine alla rovina della loro salute e allo scempio del loro territorio perpetrati da decenni dai mandanti del governo Berlusconi. È interesse di tutta la resistenza che il governo Berlusconi sia costretto ancora una volta a indietreggiare!

 

Il nuovo governo Berlusconi ha iniziato il suo mandato sferrando l’attacco alle masse popolari su molti fronti: schiacciare con la forza la resistenza delle masse popolari campane attuando con più determinazione, cinismo, violenza e crudeltà i piani già predisposti dal governo Prodi-D’Alema-Bertinotti; abolire il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro o almeno ridurne l’efficacia; far accettare il carovita e il dominio incontrastato degli speculatori come se fossero una fatalità; mobilitare la parte più arretrata delle masse popolari agli ordini di fascisti e razzisti nella caccia agli immigrati, agli omosessuali, agli emarginati additati come responsabili delle malefatte dell’ordinamento sociale di cui sono vittime; estendere la partecipazione delle truppe italiane alle aggressioni imperialiste a partire dall’Afghanistan. La vastità dell’attacco lanciato con arroganza e presunzione dalla banda Berlusconi deve servirci a unire le forze della resistenza per farlo indietreggiare.

La banda Berlusconi, i suoi accoliti e servi, da Bossi a Veltroni, denigrano la lotta delle masse popolari campane. Cercano di intossicare l’opinione pubblica e di ridurre la solidarietà popolare verso la loro resistenza, proclamano che la lotta contro il piano rifiuti del governo è diretta dalla Camorra. “Perché non vi siete opposti alla Camorra che spandeva rifiuti mentre ora vi opponete al piano rifiuti del governo?” hanno osato chiedere ai dimostranti di Chiaiano alcuni leccapiedi di Berlusconi. Di giusto in questa domanda c’è solo che governo Berlusconi e Organizzazioni Criminali sono equiparate come nemici delle masse popolari.

La causa per cui resistono le masse popolari della Campania è giusta. Le masse popolari campane non hanno alcun motivo per dare fiducia al governo Berlusconi. Nessuna denigrazione potrà cancellare questo semplice fatto.

La costruzione di un futuro migliore è nelle mani di chi si ribella al governo della banda Berlusconi, di chi si ribella a tutto il mondo politico (da Veltroni a Casini) che gli fa coro, agli industriali (da Mercegaglia a Romiti) che ne approfittano per fare affari, alla Corte Pontificia che ha la regia del tutto, agli imperialisti USA e ai gruppi sionisti che, all’ombra del governo amico, usano il nostro paese come base per le loro imprese criminali nel mondo.

La complicità della Lega Nord (Bossi, Maroni, Calderoli e soci) con le imprese antipopolari e criminali del governo Berlusconi è la prima dimostrazione pratica che l’opposizione della Lega Nord a “Roma ladrona” e al suo sistema di potere è solo commedia. Bossi con i suoi “trecentomila kalashnikov” lecca i piedi a “Roma ladrona”, a Berlusconi e alla Corte Pontificia. Così come a Vicenza lecca i piedi agli imperialisti USA e in Val di Susa tiene corda ai profittatori e agli speculatori di regime. Solo contro gli immigrati ostenta la sua forza. “Forte con i deboli e debole con i forti”: è il comportamento che ha contraddistinto da sempre i fascisti.

 

Che Berlusconi e il Papa aprano discariche e installino inceneritori nelle loro ville e nei loro castelli, se si fidano davvero dei tecnici del regime che per decenni hanno avallato la gestione dei rifiuti che ha prodotto lo scempio che la resistenza delle masse popolari ha finalmente trasformato in un problema di ordine pubblico!

 

Promuovere e appoggiare la resistenza delle masse popolari al procedere della crisi!

 

Che i mille rivoli della resistenza che le masse popolari oppongono al procedere della crisi generale del capitalismo confluiscano nel fiume della rivoluzione socialista, che travolgerà l’attuale ordinamento sociale e farà dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

La lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista è il contesto necessario perché crescano su grande scala la coscienza politica e l’organizzazione delle masse popolari italiane di nascita e immigrate e si sviluppino con forza e con successo la loro lotta per la difesa e l’ampliamento delle conquiste e per un lavoro dignitoso e sicuro per tutti, la loro resistenza al procedere della crisi, la loro lotta contro il carovita, contro gli speculatori e contro le Autorità e la Corte Pontificia che li sostengono, contro lo squadrismo fascista e razzista e contro le Organizzazioni Criminali, per la civiltà e il benessere!

 

Che i lavoratori, le donne, i giovani più avanzati si arruolino nelle fila del Partito comunista, degli organismi della resistenza e delle organizzazioni di massa e contribuiscano alla rinascita del movimento comunista!

 

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo)Partito comunista italiano, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!