Solidarietà con i compagni e lavoratori arrestati e perquisiti dalle forze dell’ordine capitalista!

mercoledì 14 febbraio 2007.
 

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Solidarietà con i compagni e lavoratori arrestati e perquisiti dalle forze dell’ordine capitalista!
Comunicato del 13 febbraio 2007
in formato Open Office

(nuovo)Partito comunista italiano

Commissione Provvisoria del Comitato Centrale

Email: lavocenpci40@yahoo.com

Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L’Île St Denis (Francia)



Comunicato 13 febbraio 2007



La moderna borghesia si comporta come i baroni del tempo antico. Per sé ritiene lecito usare ogni arma. Mentre è un delitto il semplice possesso di un’arma da parte del proletariato.
(Carlo Marx)



Quando c’è un ordine sociale ingiusto, il disordine è il primopasso per creare un ordine sociale giusto.
(Romain Rolland)



Le leggi le fanno quelli che comandano. Quindi ci sono cose che non sono legali, ma sono legittime, conformi agli interessi delle masse popolari.



Solidarietà con i compagni e lavoratori arrestati e perquisiti dalle forze dell’ordine capitalista!

Non cedere agli spauracchi agitati dal governo Prodi-D’Alema-Bertinotti!

La borghesia imperialista fomenta e prepara la guerra civile, conduce già oggi una guerra di sterminio non dichiarata contro le masse popolari: sarà vittima della guerra che essa stessa scatenerà!

Portare a fondo la lotta per mobilitare su ogni terreno le masse popolari contro il “programma comune” della borghesia imperialista!

Manifestare a Vicenza, il 17 febbraio! Rispondere alla “campagna contro il terrorismo” montata dal governo Prodi-D’Alema-Bertinotti! Mostrare chi sono i veri terroristi per le masse popolari!



Lunedì 12 febbraio il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (PAB) si è prodotto nel ruolo di “sterminatore dei terroristi”. Cerca di surclassare il suo predecessore, il governo Berlusconi-Bossi-Fini (BBF). Vuole mostrare ai suoi mandanti che il governo PAB sa “prevenire” le azioni di Organizzazioni Comuniste Combattenti (OCC), come sa “prevenire” le azioni dei “terroristi islamici”. Sa fare meglio del governo BBF, meglio del governo di Londra e di Madrid e, perché no, “nel nostro piccolo”, anche meglio del governo di Washington. Rastrella immigrati e operai prima che si mettano all’opera. Non solo continua l’opera del governo BBF, ma la migliora, rafforza e completa. Infatti ha ottenuto il plauso del compunto ex ministro di polizia, Giuseppe Pisanu, il complice e “traditore” di Berlusconi nel progetto di truffa elettorale di aprile, il pentito all’ultima ora.

Le cronache dicono 500 agenti sguinzagliati nella caccia, 80 case perquisite, 80 inquisiti, 15 arrestati: tutti supposti membri del Partito comunista politico-militare e dei Comitati Proletari per il Comunismo, frequentatori del Centro Proletario Ilic e del Centro Sociale La Fucina di Sesto S. Giovanni (MI) e del Centro Sociale Occupato Gramigna di Padova.

Il governo PAB ha dimostrato e quotidianamente dimostra tutta la sua magnanimità verso i delinquenti, complottatori, spioni, speculatori, mafiosi, squadristi che componevano la banda Berlusconi, verso gli autori della strage di Ustica e delle altri stragi di Stato, verso i sionisti e i mercenari USA che fanno in Italia i comodi loro. Ha dimostrato e quotidianamente dimostra tutta la sua impotenza e il suo vergognoso servilismo verso gli USA (Vicenza, Maddalena, Afganistan, Abu Omar, Calipari, ecc., ecc.) e verso il Vaticano e la sua corte. Ma si riscatta ostentando la sua forza contro immigrati e lavoratori “terroristi” e … la Croazia. Lo stesso lunedì 12 febbraio D’Alema ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore di Zagabria a Roma per “chiedere spiegazioni”. Un passo ufficiale di protesta che non ha osato nei confronti dell’ambasciatore dei sionisti d’Israele che quotidianamente violano la Risoluzione dell’ONU sul Libano dove il governo PAB dirige la FINUL, confermando così che compito reale della FINUL è mantenere il Libano sotto protettorato sionista e americano. Un passo ufficiale che non ha osato nei confronti del governo di Washington e degli altri paesi che hanno apertamente interferito negli “affari interni italiani” a proposito della partecipazione all’occupazione dell’Afganistan. Un passo ufficiale che non ha osato nei confronti del governo di Washington che viola il trattato di “assistenza giudiziaria” (caso Abu Omar, caso Calipari, ecc.). Ma lo osa contro la Croazia il cui presidente Mesic si è levato contro la riabilitazione dei fascisti e della loro occupazione dell’Jugoslavia proclamata solennemente nei giorni scorsi dal rinnegato Napolitano, un vecchio infiltrato nel PCI! Debole con i potenti e prepotente con i deboli, il governo PAB si colloca nella migliore tradizione democristiana e papalina.

La “campagna contro il terrorismo” che il governo PAB ha lanciato in grande lunedì 12 febbraio mostra, a chi sa riflettere, la natura del governo PAB e della lotta delle masse popolari contro di esso. Da questa campagna emergono infatti due insegnamenti.



1. Questa campagna mette in luce come il governo PAB intende procedere per realizzare il “programma comune” e le difficoltà che incontra. Il governo PAB ha bisogno che nei sindacati e nelle altre organizzazioni delle masse popolari, nelle aziende, nei quartieri, nelle scuole, la parte corrotta e asservita dell’aristocrazia operaia (per fare qualche nome, gli Epifani, i Bonanno, gli Angeletti, ecc.) mantenga la sua influenza e la sua direzione. Non basta espellere i comunisti dai sindacati. Occorre rimettere a nuovo la caccia ai lavoratori “terroristi”, ai giovani “violenti”. La campagna contro i giovani dei quartieri popolari appena condotta a Catania, sfruttando la morte di un poliziotto, si combina con la campagna contro i giovani e gli operai “terroristi” al Nord! Consacra la polizia, i carabinieri, i servizi segreti come veri depositari dell’ordine e della civiltà, braccio secolare del reuccio Ratzinger che dal Vaticano ogni giorno sgangheratamente detta la sua legge ai suoi sudditi. Chi protesta è cattivo! Chi protesterà contro la nuova base USA da costruire a Vicenza contro gli interessi e la volontà della popolazione, è cattivo! Chi protestava contro la TAV in Val di Susa era un terrorista! Chi pretende una vita dignitosa e un lavoro stabile, è un terrorista! Attenti, i terroristi possono essere dappertutto. Gli operai, i giovani, gli immigrati sono popolazione a rischio. Anche il vostro vicino di casa può essere un terrorista o un violento (Erba insegna!). Una predica agli italiani che Epifani compunto dispensa: bisogna essere sempre vigilanti, collaborare sempre e sistematicamente con la polizia! Ratzinger, Napolitano, Epifani: ecco la gerarchia dei predicatori.

L’azione antipolare del governo PAB è e sarà ben più sofisticata dell’azione del governo Berlusconi-Bossi-Fini: o cooptazione o repressione Ma il governo PAB cadrà vittima della sua stessa astuzia! La forza che il governo PAB ostenta contro i “terroristi”, mette in luce che non è la forza che gli manca per fare rispettare la legge agli agenti degli USA, al Vaticano e alla sua corte, ai sionisti d’Israele, a Berlusconi e alla sua banda di profittatori, spioni, mafiosi, speculatori, corruttori, squadristi, inquinatori e delinquenti vari. Gli manca la volontà. È servilismo o complicità. Sempre più numerosi e sempre meglio i lavoratori, i pensionati, le donne, i giovani, gli immigrati constatano chi è che rende difficile e amara la loro esistenza. Vedono giorno dopo giorno l’impunità dei ricchi e del clero, l’arroganza dei padroni, la riabilitazione dei fascisti, la rinascita dello squadrismo. Ma con questo gli Epifani perdono influenza, prestigio e potere e il governo PAB controlla sempre meno la situazione. Non è escluso che presto la borghesia imperialista e il Vaticano dovranno cercare un’altra formula di governo, dopo il fallimento della banda Berlusconi e quella del circo Prodi.



2. Questa campagna contro il “terrorismo” conferma che fermento e mobilitazione dilagano tra le masse popolari. I borghesi sono sgomenti perché perfino degli operai, persino della gente del nord, persino dei giovani si ribellano. Il governo PAB “scopre” terroristi islamici e nuove OCC. Alcuni esponenti della banda Berlusconi attribuiscono la rinascita delle OCC alle parole e alle promesse con cui la parte corrotta dell’aristocrazia operaia cerca di coprire l’azione antipopolare del governo PAB. La borghesia di destra accusa la borghesia di sinistra di essere causa del “terrorismo nostrano” perché si serve dell’aristocrazia operaia, del “terrorismo islamico” perché sarebbe tollerante con gli immigrati. La borghesia di sinistra cerca di mostrare di essere la più zelante ed efficace persecutrice dei “terroristi”. Nessuno di questi signori osa chiedersi perché tra gli operai, tra i lavoratori, tra le masse popolari i “terroristi” si moltiplicano! In realtà sono le condizioni pratiche imposte dalla borghesia, il patrimonio di esperienza e di coscienza sedimentato dalla prima ondata della rivoluzione proletaria e l’azione di comunisti che congiuntamente alimentano la resistenza di milioni di lavoratori, che spingono la resistenza a trasformarsi in ribellione e la ribellione a confluire nella rivoluzione socialista.

La campagna del governo PAB contro operai e giovani “terroristi” è una salutare lezione per quei lavoratori avanzati e per quelle FSRS che sono contro il “programma comune” della borghesia, ma non osano assumere in prima persona la direzione della resistenza delle masse popolari contro il “programma comune”; non osano sfidare l’influenza e la direzione che sulle masse popolari esercitano gli Epifani, gli Angeletti, i Bonanno e altri simili esemplari di fedeli servitori della borghesia e del suo Stato, di zelanti collaboratori della sua polizia. “La rivoluzione in Europa non può essere altro che l’esplosione della lotta di massa di tutti gli oppressi e di tutti i malcontenti. Una parte della piccola borghesia e degli operai arretrati vi parteciperanno inevitabilmente - senza una tale partecipazione non è possibile una lotta di massa, non è possibile nessuna rivoluzione - e porteranno nel movimento, inevitabilmente, i loro pregiudizi, le loro fantasie reazionarie, le loro debolezze e i loro errori. Ma oggettivamente essi attaccheranno il capitale. L’avanguardia cosciente della rivoluzione, esprimendo questa verità oggettiva della lotta di massa varia e disparata, variopinta ed esteriormente frazionata, potrà unificarla e dirigerla, conquistare il potere, prendere le banche, espropriare i trust odiati da tutti (benché per ragioni diverse) e attuare altre misure dittatoriali che condurranno in fin dei conti all’abbattimento della borghesia e alla vittoria del socialismo. Questo si “libererà” dalle scorie piccolo-borghesi tutt’altro che di colpo”. (Lenin) Un largo fronte di lotte si sta sviluppando nel nostro paese, in sintonia con quello che avviene a livello internazionale. Se noi comunisti sapremo ben operare, questo fronte seppellirà il governo PAB e procederà verso l’instaurazione del socialismo.

La “campagna contro il terrorismo” lanciata dal governo PAB conferma che la resistenza delle masse popolari è un mare vasto, che la borghesia non è riuscita e non riuscirà a prosciugare. È un mare che le sue misure assassine contro i lavoratori, contro le donne, contro i pensionati, contro gli immigrati, contro i giovani ingrossano ogni giorno di più. È un’acqua in cui il “pesce rosso” della ribellione si moltiplicherà e si trasformerà in comunista. Le condizioni in cui la borghesia cerca di ricacciare le masse popolari e in particolare gli operai, alimentano l’acqua in cui naviga e cresce il “pesce rosso”. I giovani, le donne, i lavoratori più generosi rifiutano la morale borghese e di Ratzinger: pensare ognuno ai fatti propri, ognuno per sé e dio per tutti. Per i proletari è una morale suicida. I più generosi ed energici si ribellano, pensano e fanno per mettere fine al marasma in cui la borghesia costringe le masse popolari, pensano e fanno per porre fine all’attuale ordinamento sociale. Un po’ alla volta, sulla base dell’esperienza, imparando da ogni lezione e da ogni tentativo, da ogni sconfitta, da ogni successo il grande esercito dei lavoratori si ricomporrà. I suoi esponenti d’avanguardia, gli operai avanzati e gli esponenti avanzati delle altre classi delle masse popolari si riuniranno nel partito comunista. La lotta contro il “programma comune” della borghesia diventerà lotta per “fare dell’Italia un nuovo paese socialista”, il programma dei comunisti e dei lavoratori.



Avanti nella lotta contro il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti!

Avanti nella guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata fino a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Costruiamo un ampio fronte che raccolga e rafforzi tutte le forme della resistenza delle masse popolari al procedere della crisi generale del capitalismo!

Solidarietà con i prigionieri politici che nelle carceri italiane e di altri paesi imperialisti resistono alle pressioni e alle lusinghe della borghesia! La loro resistenza rafforza la resistenza delle masse popolari al procedere della crisi del capitalismo!

Solidarietà con tutti quelli che si ribellano a questo ordinamento sociale, marcio e assassino!

Solidarietà con i popoli oppressi, dalla Palestina all’Afganistan, dall’Iraq al Libano alla Somalia, che resistono all’aggressione imperialista: dieci, cento, mille Nassyria!

La mobilitazione delle masse popolari è l’arma decisiva per impedire alla borghesia di realizzare con il circo Prodi quello che non è riuscita a realizzare con la banda Berlusconi!

Il consolidamento e rafforzamento del Partito comunista a partire dalla clandestinità è il motore decisivo della crescita della mobilitazione delle masse popolari e il suo risultato più qualificato!

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!