Cristoforo Colombo

Il compito immediato

Capitolo 5° - I compiti e la struttura del partito comunista
martedì 15 agosto 2006.
 

5. I compiti e la struttura del partito comunista

-  Il compito immediato


Il compito immediato

Il compito più urgente è raccogliere nel partito l’eredità delle bande. Se passano ancora alcuni anni, i risultati conseguiti con la «propaganda armata» saranno persi e bisognerà ricominciare da zero. Il partito deve raccogliere tutto quanto di combattivo, onesto, sano, comunista è risultato dalle lotte delle bande. Deve essere il loro sviluppo e superamento. A questo fine bisogna battersi con una campagna che ponga chiaramente alle masse i problemi di programma, di linea, di strategia e di tattica del partito.

Bisogna quindi

-  affrontare chiaramente le divergenze abbandonando atteggiamenti diplomatici e settari del tipo «prima ci chiariamo le idee tra di noi». Chi in questi anni ha seguito questa strada ha avuto modo di rendersi conto che le scissioni non sono che cristallizzazioni organizzative di comuni problemi irrisolti che continuano ad attraversare tutti i gruppi, ognuno dei quali infatti continua a litigare al suo interno e a scindersi,

-  passare dalla formulazione sintetica (soggettivisti, militaristi, opportunisti, ecc.) all’analisi dettagliata delle divergenze, dei loro effetti pratici, dei loro presupposti teorici, del loro significato di classe, della loro formazione storica,

-  risolvere le divergenze sulla base dell’analisi concreta del movimento oggettivo della società, in un dibattto ampio e libero.

Lo strumento principale per compiere questo lavoro è una stampa clandestina, veramente libera da remore poliziesche (quindi rigorosamente illegale e a circolazione clandestina, dando per scontato che la polizia ne verrà a conoscenza), nella quale possa realizzarsi un libero confronto di opinioni e una libera elaborazione di concezioni giuste. E’ uno strumento indispensabile. La sua creazione e la sua circolazione saranno di per se stessi un terreno di prova e di formazione all’attività clandestina di partito di nuovi e vecchi compagni. Non è concepibile che si pensi allo sviluppo di un’organizzazione clandestina, allo sviluppo di un’attività combattente (clandestina ovviamente dato l’attuale rapporto di forze che ha oramai convinto tutti dell’assurdità delle chiacchiere sulla «guerra civile dispiegata») e ci si dichiari impotenti di fronte al compito di organizzare la produzione e circolazione di stampa clandestina. Chi sostiene questa posizione o parla solo per parlare di organizzazione clandestina e di attività combattente o maschera dietro la difficoltà del compito il disaccordo sull’iniziativa. Essere in disaccordo con questa iniziativa vuol dire, in sintesi, ritenere che un movimento ed un partito possano svilupparsi unicamente (o principalmente) attraverso la propaganda costituita dall’azione.

La stampa clandestina di partito è lo strumento principale di confronto e d’unificazione. Questo sistema ci permetterà di avere elementi per decidere quali dei compagni sparsi vanno contattati per questo lavoro. La prima discriminante pratica è la disponibilità a partecipare al sistema di circolazione della stampa clandestina: a leggerla, studiarla, diffonderla, collaborare con essa.

Concretamente la stampa deve consistere almeno di un periodico per mezzo del quale

-  condurre il bilancio dell’esperienza per definire la strategia,

-  definire il programma del partito,

-  formulare e generalizzare le analisi della situazione politica ed economica e le conseguenti parole d’ordine,

-  creare una prima rete di partito e le prime strutture.

Il secondo strumento sono i contatti che vanno stabiliti, in condizioni di clandestinità, tra i vari organismi e tra questi e i compagni che in base allo sviluppo del sistema di stampa clandestina si rendono disponibili a partecipare al nostro lavoro.

Questi sono i primi indispensabili passi che dobbiamo compiere, il lavoro cui ogni compagno deve dare il suo contributo con creatività e autonomia, per avviare a soluzione il compito della ripresa, che è anzitutto il compito della ricostituzione del partito comunista. E’ a questo lavoro che gli autori di questo opuscolo invitano ogni lettore.