Cristoforo Colombo

Il nostro compito internazionalista

Capitolo 5° - I compiti e la struttura del partito comunista
martedì 15 agosto 2006.
 

5. I compiti e la struttura del partito comunista

-  Il nostro compito internazionalista


Il nostro compito internazionalista

Il movimento rivoluzionario del proletariato è un movimento internazionale, perchè la realizzazione dell’interesse generale strategico del proletariato non può avvenire che a livello mondiale e perchè le forze della controrivoluzione sono coalizzate a livello mondiale. Quindi anche il nostro partito si pone come uno dei reparti dell’esercito mondiale del proletariato, anche se questo esercito non ha oggi una sua espressione organizzata ed è unito solo dalla comunanza di interessi e dalla coscienza internazionalista che ogni reparto ha e sviluppa.

Il compito internazionalista del partito consiste in

-  condurre la rivoluzione nel nostro paese;

-  stringere stretti rapporti di solidarietà e collaborazione con le organizzazioni del movimento rivoluzionario dei paesi imperialisti dell’Europa Occidentale, area omogenea politicamente ed economicamente, dare il proprio contributo affinchè in tutti i paesi dell’Europa Occidentale si formino partiti comunisti, unirsi strettamente con le organizzazioni più affini;

-  sostenere la lotta del proletariato in URSS e nei paesi dell’Europa Orientale;

-  sostenere le lotte di liberazione antimperialista dei paesi del Terzo Mondo, in particolare quelle dei popoli a noi più vicini, in primo luogo la lotta del popolo palestinese contro lo Stato sionista d’Israele e l’imperialismo USA;

-  sostenere le organizzazioni politiche e di massa dei lavoratori immigrati e facilitare la partecipazione dei lavoratori immigrati al movimento delle masse e al lavoro rivoluzionario;

-  lottare per la distruzione dello Stato USA.

Lo Stato USA costituisce un problema particolare che riguarda tutti i popoli del mondo. La lotta per la distruzione dello Stato USA non è interferenza negli affari del popolo americano, perchè lo Stato USA è una istituzione internazionale, mondiale; in particolare esso gestisce da quasi quarant’anni le forze armate di tutti i paesi imperialisti inglobate nella NATO.

Lo Stato USA è da quarant’anni il baluardo della reazione e della conservazione in tutto il mondo, il gendarme dell’ordine capitalistico e anche dei regimi e sistemi più rezionari (vedi Arabia Saudita, Sud Africa, Israele, Haiti, Tibet, Afganistan, ecc.) in tutto il mondo, per conservare il capitalismo, conserva tutto quello che c’è:

-  con i soldi dove è possibile (con la corruzione, acquistando uomini politici, capi sindacali, leaders con un seguito di massa, finanziando in ogni paese frazioni ad essi favorevoli, ecc.);

-  con azioni terroristiche, assassini e rapimenti di uomini politici, con azioni di destabilizzazione dei gruppi e dei regimi politici ad essi ostili, armando e finanziando e fornendo retroterra ed addestramento di ogni genere a bande reazionarie e semplicemente a bande di delinquenti nei paesi governati da regimi ostili (Nicaragua, Angola, Mozambico, Afganistan);

-  con azioni di guerra (Vietnam, Grenada, Libia, Haiti, Golfo Persico, Libano).

Lo Stato USA ha fatto degli USA il retroterra ed il luogo di rifugio per tutti i grandi capitalisti (Cefis, Ursini, Sindona, Rovelli, ecc.), i dittatori (Somoza, Marcos, Van Thieu, ecc.), i torturatori e i mercenari delle cause reazionarie. Ogni causa reazionaria e conservatrice trova negli USA riparo, udienza e appoggio. Logorare, indebolire, spezzare questo Stato è un obiettivo comune di ogni movimento rivoluzionario oltre che del popolo americano. Ogni movimento che in qualsiasi angolo del mondo lotta per superare il regime capitalista o per promuovere lo sviluppo economico e politico del proprio popolo, deve fare i conti con l’appoggio fornito dallo Stato USA alle forze conservatrici e reazionarie locali, con l’intervento dello Stato USA e delle sue agenzie, come i movimenti rivoluzionari del secolo scorso in Europa dovettero fare i conti con l’impero zarista. Dobbiamo da parte nostra approfittare dei crescenti fattori di debolezza della classe dominante americana e del suo Stato ed elaborare una specifica linea d’attacco contro lo Stato USA.