Raccolta degli ultimi comunicati emessi

lunedì 27 marzo 2006.
 

Comunicati della CP pubblicati sul numero 20 de La Voce



-  Referendum 12 giugno

Comunicato della CPdCC 19 giugno 05



-  Sugli arresti dei compagni Maj e Czeppel

Comunicato della CPdCC 28 maggio 05



-  Che se ne vadano! Picchiare il cane finché non è affogato!

Comunicato della CPdCC, 20 maggio 05



-  Celebrare il 25 aprile, 60° anniversario della vittoria dei Partigiani sui nazi-fascisti!

Comunicato della CPdCC, 20 aprile 05



-  La fine del regno di Karol Woityla e il bilancio della sua opera

Comunicato della CPdCC, 2 aprile 05

-  El fin del reinado de Karol Woityla y el balance de su obra

traduzione a cura dell’EiLE


(nuovo)Partito comunista italiano Commissione Provvisoria (CP) del Comitato Centrale

Comunicato sugli arresti dei compagni Maj e Czeppel

 

La borghesia imperialista italiana censura i due siti internet del (nuovo)PCI, nell’affannoso tentativo di soffocare l’attività del Partito!

In seguito agli arresti a Parigi il 26.05.05 dei compagni Maj e Czeppel del (nuovo)Partito comunista italiano per mano delle Autorità Italiane con la complicità delle Autorità Francesi, la borghesia imperialista del nostro paese continua la persecuzione del Partito, nell’affannoso tentativo di soffocarne l’attività. Questa volta, oggetto delle attenzioni degli apparati repressivi dello Stato italiano sono stati i due siti internet del (n)PCI: www.lavoce.freehomepage.com e www.nuovo-pci.com. Constatando che il lavoro del Partito sta proseguendo con continuità nonostante la cattura dei compagni Maj e Czeppel, la borghesia imperialista del nostro paese cerca di ostacolare ulteriormente l’attività del Partito sabotandone i due siti internet. Questa operazione è stata condotta ancora una volta in maniera subdola: i due siti sono stati censurati senza che fosse inserita nella homepage una comunicazione del Ministero degli Interni, senza cioè che venisse indicato chiaramente alle masse popolari il responsabile di tale censura. Accedendo ai due siti si trova infatti solo una breve e apparentemente normale (per il campo di Internet) nota in inglese nella quale viene spiegato che i due siti sono inutilizzabili per "problemi tecnici". Ancora una volta la borghesia imperialista italiana per cercare di reprimere l’attività del Partito viola i diritti politici conquistati con la Resistenza dalla classe operaia e dal resto delle masse popolari, senza però ancora osare mettere fuori legge i comunisti! La lezione data con la Resistenza alla borghesia imperialista del nostro paese genera nella classe dominate numerose paure e incertezze nel compiere un passo di questo genere. Ma non bisogna però farsi illusioni: arriverà infatti il momento in cui la borghesia imperialista si giocherà il tutto per tutto per non perdere il potere, mettendo fuori legge i comunisti, facendo saltare in aria il "teatrino della politica borghese" e intraprendendo con violenza la mobilitazione reazionaria delle masse popolari.

La borghesia imperialista del nostro paese fino ad oggi non aveva mai sviluppato un’azione di censura di questo tipo nei confronti del Partito. Con lo svilupparsi del lavoro rivoluzionario si sviluppa anche l’azione della controrivoluzione. Bisogna tenere presente in ogni momento del lavoro rivoluzionario questo principio e agire d’avanguardia: sviluppare e condurre la più ardua resistenza contro i tentativi della borghesia imperialista di interdire l’attività dei comunisti, di cancellare i diritti politici conquistati dalle masse popolari, di deviare le masse popolari verso la mobilitazione reazionaria. Bisogna trasformare ogni attacco ai diritti politici in un contributo alla rinascita del movimento comunista internazionale, all’es-tensione della mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari, al reclutamento di nuovi militanti nelle fila clandestine, alla formazione dei militanti del Partito. Bisogna lavorare fin da subito alla costruzione di un vero Partito comunista, che sappia combinare al meglio il lavoro clandestino e il lavoro legale per mobilitare la classe operaia e tramite essa il resto delle masse popolari nella lotta per il Socialismo. Non si può rinviare un lavoro di questo tipo a quando la borghesia imperialista metterà fuori legge i comunisti: la clandestinità non è infatti una cosa che si improvvisa! Bisogna arrivare al momento in cui la borghesia metterà fuori legge i comunisti già con un Partito forte, forgiato, disciplinato, sostenuto da un’unità nel modo di pensare e di agire, in grado già di operare in una situazione di clandestinità e di condurre vittoriosamente la guerra civile per il Socialismo: il bilancio dei primi 160 anni del movimento comunista, le vittorie e le sconfitte non lasciano dubbi al riguardo!

Mossa da questa analisi della situazione, la CP nei prossimi giorni aprirà un nuovo sito internet [http://nuovo-pci.samizdat.com] e dà a tutti i Comitati clandestini di Partito la direttiva di analizzare il presente documento e sviluppare un’azione politica conseguente, combinando al meglio lavoro clandestino e lavoro legale.