Il numero 30 di La Voce è disponibile sul sito Internet del Partito

martedì 18 novembre 2008.
 
(PNG) Riprodurre e diffondere La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano.
Studiare e creare gruppi di studio!
Raccogliere le opinioni e le proposte dei compagni e trasmetterle alla redazione!
Partecipare al Dibattito Franco e Aperto promosso dal Partito con la nuova pagina web.

Comunicato

Nel numero 30 di La Voce trattiamo i seguenti temi. (*)

-  La copertina de La Voce 30

-  Non facciamoci spaventare dalla crisi!

-  A quattro anni dall’Ottobre 2004(*)
È il bilancio del lavoro del (n)PCI a 4 anni dalla sua fondazione. In particolare è qui affrontata l’esperienza della lotta contro la repressione, il metodo di lavoro come sinergia tra lavoro interno e lavoro esterno e lo sviluppo dell’attività del Partito sui 4 fronti di lotta indicati nel Piano Generale di Lavoro.

-  Diventare comunisti, formare il gruppo dirigente del Partito comunista!
Moralmente tenaci, intellettualmente acuti
(*)
La battaglia che i membri del Partito devono condurre per diventare intellettualmente e moralmente all’altezza dei compiti che la fase attuale pone al Partito.

-  Usare la forza del collettivo per diventare comunisti(*)
Il lavoro collettivo del Partito come strumento per consolidare e rafforzare il Partito e per contrastare l’influenza della borghesia.

-  La maldicenza, il pettegolezzo e la critica negativa e distruttiva(*)
Sugli atteggiamenti distruttivi verso il Partito, per individuarne l’origine e sconfiggerli.

-  Lettere alla redazione

-  Comitati di Partito

-  Clandestinità, lotta al legalitarismo, difensiva strategica e tattica offensiva(*)
La clandestinità è elemento decisivo per avere una tattica offensiva. Contro il legalitarismo, conseguenza dell’influenza borghese e revisionista nelle nel movimento comunista. Lotta legale e la lotta illegale.

-  Mobilitare e organizzare le masse contro il controllo e l’intimidazione della borghesia imperialista(*)
Per la lotta contro la polizia politica e il controllo e l’intimidazione che le forze della repressione esercitano contro i comunisti e contro le masse popolari.

-  Viva la rivoluzione di nuova democrazia in Nepal!

-  Quarta di copertina

-  Manchette

Con il Comunicato CP 3 ottobre 2008 avevamo annunciato la pubblicazione sul n° 30 di La Voce dell’articolo del compagno Ernesto V. Instaurare il socialismo! È la sola via realistica per uscire definitivamente dalla crisi! La Redazione di La Voce ha però deciso di non pubblicare l’articolo del compagno Ernesto perché esso era già comunque ampiamente diffuso col Comunicato, dando quindi più spazio ai numerosi articoli raccolti dalla Redazione stessa. L’articolo è molto importante per migliorare la comprensione della fase acuta della crisi generale. Esso è disponibile sul sito del Partito.

-  Supplemento al numero 30


Quale futuro abbiamo davanti a noi?

I segni dell’avanzata della seconda ondata della rivoluzione proletaria sono evidenti, ma il movimento comunista attuale, nel nostro paese e nel resto del mondo, è ancora debole.

La crisi del sistema capitalista sta avanzando velocemente. L’accelerazione alla crisi generale impressa dallo scoppio della bolla speculativa dei mutui americani nel 2007 sta sconvolgendo la vita di miliardi di persone in una misura che ancora facciamo fatica ad immaginare.

Ben difficilmente la borghesia imperialista troverà soluzioni alla crisi del suo sistema con manovre ordinarie, spostando più avanti nel tempo o contenendo solo in alcuni paesi gli effetti più disastrosi. Per uscire da questa situazione la borghesia imperialista dovrà ricorrere a misure eccezionali, di portata analoga, per sconvolgimento di relazioni, distruzione di capitali e di forze produttive, a quelle che adottò con la 1° e la 2° Guerra Mondiale.

In questo tentativo, oggi come allora, la borghesia imperialista metterà in campo ogni risorsa per mobilitare le masse una frazione contro l’altra, in un massacro senza precedenti. Ma allo stesso tempo, oggi come allora, gli operai organizzati e le masse popolari organizzate potranno prendere il potere e riorganizzare l’intera società.

Per questo la forza del movimento comunista è un elemento determinante dell’evolversi della situazione. Il movimento comunista cosciente e organizzato è ancora debole, la rinascita del movimento comunista è ancora ai primi passi. Ma a nostro vantaggio abbiamo l’esperienza accumulata e la coscienza raggiunte dal movimento comunista e dagli elementi avanzati della classe operaia e delle masse popolari nel corso della prima ondata. Le vittorie del movimento comunista della prima ondata hanno mostrato che la classe operaia è le masse popolari possono vincere la borghesia. La costruzione dei primi paesi socialisti ha mostrato che il socialismo è possibile: un diverso e superiore ordinamento sociale rispetto a quello imposto dalla borghesia. La lotta di classe in tutto il mondo ha fornito grandi insegnamenti: il maoismo come terza superiore tappa della rivoluzione socialista e la guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata come strategia delle rivoluzioni proletarie nella fase imperialista sono tra i più importanti. La ricca esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria ci ha mostrato i limiti del movimento comunista, ma ci ha anche indicato la via per superarli. La coscienza, l’esperienza di lotta della classe operaia e delle masse popolari sono oggi enormemente più ricche di quelle raggiunte nel corso della prima ondata.

Abbiamo quindi alcuni vantaggi importanti rispetto al passato, vantaggi di cui dobbiamo far tesoro. Ma siamo ancora deboli. Di fronte al precipitare della crisi, quanto più saremo pronti, tanto meglio potremo raccogliere i frutti del rapido sviluppo della situazione rivoluzionaria. Dobbiamo rimboccarci le maniche e dedicare alla lotta rivoluzionaria ogni energia, abbandonare ogni riserva e avanzare con coraggio e determinazione.

In questa fase è quanto mai importante lo sviluppo del dibattito franco e aperto nel movimento comunista, lo scambio di esperienze e la lotta per il prevalere della linea giusta per fare avanzare la seconda ondata della rivoluzione proletaria, e per costruire nuovi paesi socialisti. La dedizione alla causa non è un atto di fede, ma il frutto di una coscienza della lotta di classe in corso e dell’assunzione consapevole del ruolo di avanguardia in questa lotta.

Per questo il (n)PCI dedica importanti risorse al lavoro di elaborazione, di formazione e di dibattito tra i suoi membri, nel movimento comunista e con le masse popolari.

La rivista La Voce è uno degli strumenti più importanti a questo scopo. Ad esso si aggiunge oggi anche la nuova pagina web Dibattito Franco e Aperto, con la quale il Partito fornisce uno strumento agile di sviluppo del dibattito e della lotta ideologica, per fare prevalere le idee giuste e combattere le idee sbagliate.

Studiate, riproducete e diffondete la rivista del Partito La Voce. Partecipate e fate partecipare al dibattito franco e aperto attraverso la nuova pagina web Dibattito Franco e Aperto inviando a lavocenpci40@yahoo.com, commenti, critiche e note di lettura di La Voce e dei Comunicati CP, proposte, richieste e segnalazioni. Verranno pubblicate, eventualmente con commenti della redazione del Sito.

Per eludere il controllo della polizia, usate TOR:
trovate le istruzioni per l’uso nel Comunicato CP del 5 maggio 2008.

Rafforziamo la concezione comunista del mondo! Combattiamo l’influenza della borghesia e del clero nelle nostre file! Combattiamo le idee sbagliate!

Contro la crisi, promuovere l’organizzazione tra i lavoratori, tra gli studenti, tra tutte le classi e gli strati delle masse popolari, conquistare i lavoratori avanzati al comunismo, reclutare i lavoratori avanzati nel Partito comunista!

L’unico futuro possibile per l’umanità è il socialismo: una società in cui non c’è posto per sfruttatori, speculatori, fascisti, mafiosi e papi e in cui ogni individuo contribuisce al benessere di tutta la società e riceve da essa quanto necessario per condurre una vita dignitosa, serena e in sviluppo.

Il socialismo è possibile solo se la classe operaia cosciente e organizzata costruisce il suo partito comunista e con esso dirige il resto delle masse popolari alla costruzione del Nuovo Potere.

Facciamo appello a ogni lavoratore avanzato, alle donne più generose, ai giovani più coraggiosi perché si uniscano a noi per realizzare questo compito!

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo)Partito comunista italiano, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito clandestini e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!

Viva il (nuovo)Partito comunista italiano!


-  Il testo della rivista in formato PDF e Open Office