06 Comitati di Partiro - Stella Rossa

domenica 9 luglio 2006.
 

Comitato Stella Rossa

del (nuovo)Partito comunista italiano

 

7 novembre 2005

(Anniversario della Rivoluzione d’Ottobre)

 

La giusta fine di un boia fascista!

 

Mentre D’Alema vuol riciclare il fascista Mussolini: il massimo responsabile dei massacri perpetuati dal governo italiano dall’inizio degli anni 20 fino al 1945, al senato americano si avanzano proposte di depenalizzare la tortura dei boia al soldo degli imperialisti che massacrano intere popolazioni in Iraq, Palestina, Afghanistan e in varie parti del mondo.

Quello che la borghesia imperialista vorrebbe legittimare oggi la dice lunga su quello che la borghesia del nostro paese avrebbe fatto del duce Mussolini se avesse potuto sottrarlo alla giustizia popolare. Dimostrazione evidente è l’immunità del torturatore Pinochet e la “prigionia” ai domiciliari del nazista Priebke scontata durante le vacanze estive in una villa di lusso sul Lago di Garda.

Chi vuole oggi riciclare simili sfruttatori, assassini, torturatori e massacratori dei popoli non ha certo a cuore la giustizia e tanto meno la verità. Se D’Alema e quelli che condividono la sua sparata fosse stato presente a quell’ipotetico processo, avrebbe forse salvato il duce dalla giusta condanna infertagli dal giudizio del popolo di operai e lavoratori oppressi, sfruttati, massacrati e torturati e dal suo regime? Le stragi di Marzabotto, S. Anna di Stazzema ecc di bambini, donne e uomini furono fatte dai nazisti alleati con i fascisti della repubblica di Salò che oggi il sindaco di Milano va onorare sulla tomba, perché, dice, che dobbiamo perdonare. Ma, guarda caso, trova ad accoglierlo i fascisti che gli fanno il saluto romano, lo stesso saluto di allora.

 

I comunisti, i partigiani e la classe operaia italiana hanno dato al boia torturatore capo del partito fascista un giusto processo e un sacrosanto verdetto: c’era poco da discutere: condanna assoluta!

 

Il duce ha fatto la fine che meritava!