La Voce 4

Le manchette

mercoledì 8 marzo 2000.
 

La Voce

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno II - marzo 2000

 

Perché questa rivista

Come iniziare, simultaneamente, da più parti, la creazione dell’organizzazione che ci è necessaria?

Storia del programma del Partito Comunista (bolscevico) Russo - Impariamo dall’esperienza del movimento comunista

Ci è capitato di sentir esprimere da compagni che lavorano in Russia (Lenin mentre scriveva era confinato in Siberia, ndr) l’opinione che ...

8 marzo

18 marzo - 28 maggio 1871

 

Rigettare ogni determinatezza dell’attività creatrice di ricchezza e considerarla lavoro in quanto tale: non lavoro manifatturiero, né commerciale, né agricolo, ma sia l’uno che l’altro (K. Marx).

 

Per far prevalere la concezione comunista del mondo, valorizzare il contributo di ogni compagno e criticare ogni idea presa dalla borghesia

 

In questa fase chi innalza la bandiera “pratica-teoria-pratica

fa la parte di chi vuole

distogliere dall’assimilare la concezione comunista del mondo, il materialismo dialettico, il patrimonio elaborato dai nostri maestri: Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao Tse-tung.

 

 


 

Perché questa rivista

 

Questa rivista è fondata e diretta dalla Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo) Partito comunista italiano.

Essa presenta il lavoro e i documenti della Commissione, i lavori e i contributi delle organizzazioni del partito che via via si costituiscono e i contributi di individui e di collettivi per il programma e lo statuto del (n)PCI.

La collaborazione alla rivista, la diffusione della rivista, la riproduzione della rivista, lo studio della rivista sono parte dei compiti fondamentali delle organizzazioni del nuovo partito

 

 

Fai conoscere, riproduci, diffondi questa rivista, studiala e organizza gruppi di studio, raccogli le opinioni e le proposte dei compagni che la leggono per trasmetterle alla redazione appena

se ne creerà la possibilità.

 


 

Come iniziare, simultaneamente, da più parti, la creazione dell’organizzazione che ci è necessaria?

 

Preparare il congresso di fondazione del (nuovo)Partito comunista italiano vuole dire in sostanza due cose:

1. definire il Programma (e lo Statuto) del partito;

2. creare le organizzazioni del partito, i cui delegati terranno il congresso che approverà il Programma e lo Statuto ed eleggerà il comitato centrale del partito.

L’unità tra i due compiti consiste nel fatto che sono organizzazioni di partito solo quelle che collaborano alla determinazione del Manifesto Programma e che il congresso di fondazione si riunirà quando attraverso la ricerca, il dibattito, la critica e l’autocritica le organizzazioni clandestine avranno realizzato una larga convergenza su una proposta di programma e di statuto e ridotto le eventuali residue divergenze a pochi punti chiaramente definiti.

Le FSRS e i lavoratori avanzati che condividono questo progetto devono costituire organizzazioni clandestine e iniziare il lavoro seguendo le indicazioni date nel n. 1 di La Voce e le altre che darà sulla base dell’esperienza che via via raccoglierà. Non aspettare di stabilire il rapporto con la CP per iniziare il lavoro. Il rapporto si stabilirà successivamente, col tempo e nei modi opportuni, sulla base del lavoro che ogni organizzazione locale avrà iniziato a svolgere. È inevitabile che in questa fase di preparazione del congresso, quando non esiste ancora un programma, uno statuto e un’autorità comune a tutti, le organizzazioni saranno varie e i rapporti con la CP differenti e particolari. Questa situazione sarà migliorata e superata solo dopo il congresso di fondazione. È un passaggio inevitabile che ci servirà ad accumulare l’esperienza per il periodo successivo.

 


 

Storia del programma del Partito Comunista (bolscevico) Russo

Impariamo dall’esperienza del movimento comunista

 

La storia del programma del PC(b)R inizia nel 1885 quando il gruppo Emancipazione del lavoro a Ginevra pubblica il Progetto di programma dei socialdemocratici russi elaborato da Plekhanov (Lenin, Opere vol. 4 pag. 473 nota 62). Il progetto servì per la propaganda del marxismo, ma non venne ulteriormente elaborato perché la costituzione del partito come organizzazione non era ancora possibile. Dieci anni dopo, nel 1895 Lenin in carcere scrive Progetto e spiegazione del programma del partito socialdemocratico (Lenin, Opere vol. 2 pag. 83). Esso viene inviato anche all’estero al gruppo Emancipazione del lavoro. Nel 1898 a Minsk 9 delegati di 6 organizzazioni fondano il partito: approvano un Manifesto (Lenin, Opere vol. 4 pag. 476 nota 67), eleggono un Comitato Centrale di 3 membri e decidono la pubblicazione di un organo di stampa del partito. Verso la fine del 1899, ancora al confino in Siberia, Lenin rilancia l’agitazione per l’elaborazione del programma con un articolo ai redattori dell’organo del partito ( Rabociaia Gazieta ) e con lo scritto Progetto di programma del nostro partito (Lenin, Opere vol. 4 pag. 211 e pag. 229) che viene fatto conoscere sia in Russia che all’estero. In questo scritto Lenin inizia prendendo in esame il progetto di Plekhanov del 1885 e propone una serie di modifiche motivandole.

Nell’estate del 1901 la redazione di Iskra inizia l’elaborazione del progetto definitivo. Plekhanov stende un nuovo progetto che viene criticato da Lenin che nel gennaio-febbraio 1902 ne scrive un altro (Lenin, Opere vol. 5 pag. 11). La redazione di Iskra nomina allora una commissione per redigere un progetto definitivo in base ai due progetti di Plekhanov e di Lenin. Iskra pubblica il nuovo progetto nell’estate del 1902. Nell’agosto del 1903 il secondo congresso del POSDR lo approva con emendamenti elaborati da una commissione congressuale.

Il programma del 1903 guidò l’attività del partito fino al 1917. Allora, dopo la rivoluzione di febbraio, venne messo all’ordine del giorno la revisione del programma (Lenin, Opere vol. 24 pag. 49) che si concluse nel marzo del 1919 quando l’ottavo congresso del partito approvò un nuovo programma (Lenin, Opere vol. 29 pag. 83)


 

 

Ci è capitato di sentir esprimere da compagni che lavorano in Russia (Lenin mentre scriveva era confinato in Siberia, ndr) l’opinione che in questo

preciso momento non vi sarebbe una particolare necessità di elaborare

un programma, che la questione più urgente sarebbe rappresentata

 dallo sviluppo e dal rafforzamento delle organizzazioni locali,

 da una più solida organizzazione dell’agitazione e della diffusione della stampa, che sarebbe più conveniente rimandare la compilazione del programma fino al momento in cui il movimento poggerà su una base più salda,

che ora il programma potrebbe risultare campato in aria.

Noi non condividiamo questa opinione. S’intende che “ogni passo del

movimento reale è più importante di una dozzina di programmi”, come ha detto Marx (K. Marx, Critica del programma di Gotha, 1875). Ma né Marx né alcun altro teorico o uomo d’azione della socialdemocrazia hanno negato l’enorme importanza che il programma riveste

per l’azione unita e coerente di un partito politico. ...

La questione più urgente del nostro movimento attualmente

non consiste più nello

sviluppo del vecchio lavoro frazionato e "all’artigiana", ma nell’unificazione, nell’organizzazione. Per compiere questo passo abbiamo bisogno di un

programma; il programma deve formulare le nostre concezioni fondamentali, stabilire con precisione i nostri compiti politici immediati, indicare quelle rivendicazioni urgenti che devono delimitare la sfera dell’attività di agitazione, rendere quest’attività unitaria, ampliarla e approfondirla, trasformandola da agitazione parziale, frammentaria, per piccole rivendicazioni frazionate,

in agitazione per tutto l’insieme

delle rivendicazioni socialdemocratiche.

(Lenin, 1899 in Opere vol. 4 pag. 231 e 232)

 


 

8 marzo

Le donne comuniste

oggi nella lotta per la ricostruzione del partito,

domani nella lotta per il socialismo

 


 

18 marzo - 28 maggio 1871

L’esperienza della Comune di Parigi:

un contributo essenziale alla vittoria della

Rivoluzione Socialista d’Ottobre 1917