5 novembre 2023. Comunicato numero 47 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Lettera aperta alle masse popolari toscane

La devastazione di queste ore in Toscana è responsabilità del PD, del Governo Meloni, delle Larghe Intese... facciamogliela pagare caro!

La soluzione per la Toscana e per l’Italia è la mobilitazione e l’organizzazione delle masse popolari dirette dalla classe operaia!

Onore al Collettivo di Fabbrica GKN e a chi con loro in queste ore sta organizzando squadre di volontarie e volontari... rafforziamoli!


Da Campi Bisenzio a Prato, dalla Valdera a Massa... la Toscana diretta dal Partito Democratico è sommersa: 7 morti, 5 ospedali allagati, decine di migliaia di abitazioni sotto il fango, infrastrutture a pezzi... potremmo continuare a descrivere la portata di devastazione e saccheggio del nostro territorio, delle vite dei nostri cari ma abbiamo deciso di richiamare la vostra attenzione su altro.

Vogliamo richiamare la vostra attenzione sui colpevoli di questa situazione che hanno nome e cognome: i vertici del Partito Democratico (PD) con alla testa il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Sindaci conniventi, collusi come quello di Prato Matteo Biffoni, tutti i partiti delle Larghe Intese che sono complici del PD e che sono al soldo degli interessi di multinazionali USA, sioniste, europee, di mafia, ‘ndrangheta e camorra… sono loro che fanno della piana fiorentina e della Toscana terra di speculazione, cementificazione, devastazione e saccheggio. A dirlo con noi sono decine e decine di associazioni e comitati della Toscana che proprio in queste ore hanno prodotto un comunicato congiunto (vedi sotto Appendice 1).

È inutile girarci intorno: ogni essere spregevole e servo della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti, UE deve essere spazzato via, altrimenti sono loro a ucciderci!

Vogliamo richiamare la vostra attenzione su un fatto: la Toscana rinasce diretta dalle organizzazioni operaie e popolari, dalle forze sociali e politiche che tutti i giorni lottano per cambiare il corso delle cose e tra queste anche i compagni del nostro partito fratello, il Partito dei CARC. Questa è la realtà: da 48 ore sono loro che coordinano e dirigono la messa in sesto del territorio, che spalano il fango, che tirano su l’umore alle persone costrette a perdere cucina, divano, letto, macchina, la vita.

Dobbiamo combattere una guerra in cui i nostri nemici uccidono, affamano, tolgono tutto quello che serve per una vita dignitosa. Dobbiamo combattere una guerra che significa innanzitutto rafforzare il ruolo e la direzione delle organizzazioni operaie e popolari, delle forze sociali e politiche che tutti i giorni lottano per cambiare il corso delle cose: tra queste anche i compagni del nostro partito fratello, il Partito dei CARC.

Concretamente questo significa che nelle prossime ore dobbiamo rafforzare il ruolo delle squadre di volontarie e volontari che fanno capo a questa rete operaia e popolare.

Facciamo appello a tutti i nostri lettori, ai nostri simpatizzanti, collaboratori, ai nostri compagni. Mettetevi in contatto con il Collettivo di Fabbrica GKN e le altre associazioni (vedi sotto Appendice 2), contattate la sezione del P.CARC più vicina (vedi su www.carc.it) e coordinatevi con loro per entrare a far parte delle squadre di volontarie e volontari.

Nelle prossime ore organizzarsi e coordinarsi sotto la direzione del Collettivo di Fabbrica GKN è il passo giusto da fare per combattere la nostra guerra di liberazione.

Nelle prossime ore le squadre di volontarie e volontari devono essere la soluzione ai problemi immediati delle masse popolari e contemporaneamente “la fiamma” che organizza la lotta per la cacciata dei criminali come Eugenio Giani, che concorre a organizzare la mobilitazione per imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate (lo chiamiamo Governo di Blocco Popolare) fino a instaurare il socialismo. Senza questa trasformazione epocale che siamo chiamati a compiere, le catastrofi “naturali” aumenteranno di intensità e frequenza.

Costruiamo e coordiniamo 10, 100, 1000 gruppi di volontarie e volontari!

Costruiamo nelle fabbriche, scuole e quartieri comitati che si mobilitano contro la cricca di speculatori e affaristi che devastano il nostro territorio e le nostre case!

Per un governo di emergenza popolare!

Per fare dell'Italia un nuovo paese socialista!


Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).


Appendice 1

INONDAZIONE DEL 2 NOVEMBRE
COMUNICATO STAMPA

Firenze, Prato, Campi Bisenzio, 4 novembre 2023

Qualcuno direbbe che è troppo semplice criticare oggi in una situazione di conclamata catastrofe, ma noi lo abbiamo detto da tempo, ovviamente inascoltati.

Evidentemente il 1966, di cui ricorre domani l'infausto ricordo, non ha insegnato nulla! E' vero che queste tempeste non sono assolutamente prevedibili per intensità e luogo di impatto, ma se sì aiuta ad aumentare i rischi, facendo esattamente il contrario di quello che la logica, la precauzione e i piani di bacino prevedono, non possiamo poi lamentarci dei danni derivati.

Esistono leggi, promesse, pronunciamenti ufficiali sul consumo ZERO del suolo, evitando così ulteriori impermeabilizzazioni ed inquinamenti, ma poi chi amministra a partire dalla Giunta Regionale a quella Metropolitana di Firenze si comporta in maniera diametralmente opposta.

Valga l'esempio di Campi Bisenzio con la grande struttura di vendita in via Palagetta in un ambito agricolo di salvaguardia idraulica deliberata anni fa dal PD locale, di cui l'Assessore Monia Monni, era colonna portante e che ora pubblicamente piange .. la sua, ... "la mia Campi"!

Assessore, oggi Regionale, che condivide in pieno il progetto del Nuovo Aeroporto che prevede una ulteriore impermeabilizzazione di suoli per oltre 140ha oltre ai 100ha esistenti, con ulteriori ed evidenti rischi idrogeologici proprio per "la sua Campi"! C'è ben altro su cui dovrebbero concentrarsi Gialli e la sua Giunta, investendo nella salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico su cui non si è fatto quasi nulla visto che vanno sott'acqua anche gli ospedali in Toscana, perché se è vero che questi eventi sono imprevedibili per la portata, è anche vero che "il principio di precauzione" prevedrebbe azioni diametralmente opposte a quelle effettuate dalla Giunta Regionale.

La tracimazione dell'Ombrone Pistoiese a Quarrata, dei torrenti Furba, Bardena, Stella, Bure, Fermulla, oltre al Bisenzio esondando sia a Prato come a Campi Bisenzio sono il frutto della mancata prevenzione e della "tolleranza" al continuo aumento dell'impermeabilizzazione dei suoli.

La cosa più importante e allo stesso tempo pericolosa che ci è stata insegnata giovedì sera, è che i fiumi e torrenti NON hanno rotto, gli argini hanno tenuto e quindi hanno TRACIMATO!

Questo dovrebbe far pensare il Presidente CIANI che solo ora si è accorto del riscaldamento locale e globale con il conseguente Cambiamento Climatico, che i modelli probabilistici sui rischi idraulicifidrogeologici di 30 anni fa, non sono più adeguati alle situazioni attuali, ovvero alla violenza delle precipitazioni (Bombe d'Acqua).

Ciò impone una rivisitazione dei calcoli probabilistici, con l'ampliamento del "delta" per i T.R. (tempi di ritorno) decennali, trentennali e duecentennali Q(Tr200), con divagazione naturale dei fiumi e torrenti entro i propri alvei naturali, e limitrofi ambiti di rispetto, ovviamente con l'aggiunta di appropriate casse di espansione.

Se non bastano 3 ospedali allagati per capire tutto ciò, ci domandiamo di cosa altro necessita ancora la politica per non essere più subalterna alle lobby di interesse.

Quello che abbiamo visto nei giorni scorsi, con Campi Bisenzio e i Gigli allagati, con tutta la piana sotto l'acqua, specialmente sulla parte finale dell'ipotetica testata pista 11, con il previsto interramento di via dell'Osmannoro con un transito giornaliero dì oltre 30.000 veicoli proprio in prossimità del Fosso Reale, che ovviamente risentirà delle due barriere cementificate (la Pista e la Duna Antirumore fronte Polo ed alta ben 12 metri) non potranno che essere il preludio a nuovi disastri.

LA POLITICA E' AVVERTITA, NON POTRA' MAI DIRE IO NON SAPEVO!

STOP CONSUMO SUOLO, STOP NUOVO AEROPORTO, SI ALLA TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DEI FIUMI.

Associazione PTAS Onlus, Italia Nostra Firenze, Comitato Difendiamo la Nostra Salute PratoSud Coordinamento Comitati per la Salute della Piana PO-PT, Comitato no aeroporto di Prato e Provincia, Comitato Ambientale di Casale, Circolo Legambiente "di là d'Arno" Lastra a Signa, Comitato Sorvolati Brozzi, Peretola, Quaracchi, Comitato Oltre Carmignano Poggio a Caiano, Comitato Mente Locale della Piana - Campi Bisenzio, La Piana contro le nocività - Presidio No Inceneritori No Aeroporto, Alterpiana Firenze Prato Pistoia Alterlab, Associazione No Tunnel TAV Firenze, Associazione Valdisieve, Associazione Vivere in Valdisieve, Comitato Valdisieve, Osservatorio Ambientale - Prato, Forum Toscano Movimenti per l'Acqua, ADiC Toscana Aps, Comitato Acqua Bene Comune Valdarno, Associazione Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole Odv, Associazione Alleanza Beni comuni Pistoia Odv, Comitato Obiettivo Periferia Pistoia, Comitato Trasparenza per Empoli, Comitato Acqua pubblica Arezzo, Confederazione Cobas Pistoia; Atto Primo Salute Ambiente Cultura Odv.


Appendice 2

Nota facebook del 4 novembre del Collettivo di Fabbrica GKN


5 novembre h 8.00, punto di raccolta volontarie e volontari in Gkn (guarda la lista del materiale)

h 13.30, punto pasto caldo presso presidio ex Gkn (da confermare)

h 15.00 assemblea: rilanciare la solidarietà, prepararsi all’ora x. Fuori dall’emergenza, dentro l’urgenza di cambiamento

LEGGERE ATTENTAMENTE IL TESTO, VI CHIEDIAMO ATTENZIONE

Mentre scriviamo, la convergenza tra Bsa, k100, Collettivo di Fabbrica, lavoratori in Mondoconvenienza in sciopero, Cdp Quinto e Lebowski ha messo all’opera 25 squadre di volontarie e volontari. Abbiamo però al momento solo una idrovora e Campi è congestionata da troppo afflusso, mentre troppe zone sono ancora sott’acqua. Domani arriverà altro materiale. Ci sarà bisogno di spalare ancora per giorni e giorni. La solidarietà deve coordinarsi e prolungarsi. C’è bisogno di acqua, tanta acqua potabile, ma in generale vi chiediamo di guardare la lista con attenzione del materiale che chiediamo, perché evolverà.

Da domani alle 8, ci daremo appuntamento in Gkn per provare a coordinarci. Siate pazienti ma autonomi nell’agire: guardate la lista e venite.

L’assemblea del 5 novembre ci sarà. Cambia ulteriormente natura. Ancora una volta. Seguite il nostro ragionamento, per come è, per quello che è. Perché vi riporta tutta la fatica, la problematizzazione di fronte a cui siamo. Ve la restituisce e la socializza. Affrontiamola insieme.

Inizialmente doveva essere una assemblea con il movimento internazionale delle imprese recuperate. E infatti domani .- tra gli altri - saranno con noi dalla Grecia, le compagne e i compagni di Viome, lotta storica in Grecia. Che sono sotto sgombero e hanno fatto uno sforzo storico per spostarsi dalla Grecia e prendersi qualche giorno per venire qua. E vogliamo continuare ad onorare la loro presenza.

Ma poi sono ripartiti i licenziamenti. E allora l’assemblea è diventata “anche” una giornata di lotta contro i licenziamenti e la speculazione immobiliare. L’ora x è l’ora in cui i licenziamenti saranno definitivi e qua avranno sfondato, trasformando ex Gkn in una operazione immobiliare.

Poi sono scesi 150/200 millimetri in quattro ore. Il Bisenzio è salito di 7 metri in due ore. E qua è venuto giù di tutto. In due ore alcuni colleghi si sono trovati con le vite azzerate. Ed alcuni sono ancora con l’acqua in casa. E allora ti fermi. Ti crolla addosso il mondo.

Eppure, non è quello che hai sempre sostenuto? Non è esattamente la dimostrazione che è corretto quello che stai facendo? Che qua, in Gkn, dobbiamo battere la speculazione e creare un polo produttivo al servizio della transizione climatica? Che vincere qua, è un’urgenza. E questa urgenza ci permette di uscire dall’eterno stato di emergenza?

E quindi, domenica 5 novembre, la nostra assemblea cambierà di nuovo natura: sarà assemblea delle imprese recuperate, contro i licenziamenti, per la fabbrica socialmente integrata, per Mondoconvenienza, ma anche di tutte e tutti i solidali che domenica verranno a Campi e Prato a spalare e a dare una mano.

La situazione però cambia di ora in ora e per questo vi chiediamo di seguire i nostri social, per ogni comunicazione.

Dobbiamo rispondere all'emergenza ma anche all'urgenza del cambiamento sociale e climatico. Perché se non troviamo la via per costruire una fabbrica socialmente integrata, ecologicamente avanzata, purtroppo il fango che spaleremo nei prossimi giorni, presto o tardi, ritornerà.

Appuntamento collettivo, nazionale e internazionale, domenica 5 novembre alle 8 di mattina a Gkn, per poi distribuirsi sul territorio, per i vari punti di necessità, a spalare, a dare una mano, ad aspirare. Portate secchi, guanti, pale, tiraacqua ecc.

Poi cercheremo di fare un punto pasto (da confermare…).

Poi alle 15.00 di domenica ci riuniremo insieme, in Gkn, di nuovo: per coordinare la lotta contro l’ora x ma anche rilanciare le successive attività di solidarietà e convergenza. La convergenza ci viene imposta dagli avvenimenti, essere comunità convergente e pensante anche.

#insorgiamo


Nota facebook del 5 novembre del Collettivo di Fabbrica GKN


500 volontarie e volontari erano già per le strade dalle 9.30 di mattina. Altre decine rimasti al presidio per la logistica. E un via vai di centinaia di altre persone, tutto il giorno. Sotto il segno della convergenza: Brigate di Solidarietà Attiva, K100 Camilo Cienfuegos, lavoratori di Mondoconvenienza in sciopero, Cdp Quinto Alto, Cs Lebowski, Collettivo di fabbrica e tante, tanti altri ancora. Semplicemente la famiglia allargata.

Consapevoli che abbiamo varcato "il confine e non si può fingere più. Le vene che pompano sangue e i nervi vanno da sé”. Questa è la frontiera per avere giustizia sociale e climatica: con la pala in mano, le casse d’acqua in macchina, una comunità in piedi, una fabbrica socialmente integrata, lo sciopero degli appalti di Mondoconvenienza, il mutuo soccorso.

Ma “gli sciacalli sono sempre là”. Durante l'esondazione la proprietà non si è nemmeno fatta sentire. E invece ieri mattina, il liquidatore ha chiesto alle forze dell'ordine di intervenire per sgomberare la fabbrica, considerandola allagata e a usando come scusa un non ben precisato fenomeno di "dispersione elettrica" (!!??).

Siamo allo sciacallaggio puro. Sulle nostre vite. Si commenta da sè sgomberare i lavoratori che sono in regolare turno di guardania e manutenzione in questa situazione. Le forze dell'ordine, lo sgombero, i licenziamenti, mentre noi con le vite azzerate e la solidarietà sul campo.

Davano per scontato che lo stabilimento fosse allagato. Perchè della fabbrica nulla sanno. Cosa invece sia tale presunta "dispersione elettrica", siamo noi a non saperlo.

Per loro sfortuna, lo stabilimento è stato impattato poco o nulla dall'esondazione.

Il distacco della corrente ha interessato noi come diverse zone di Campi. Ma qua sabato mattina la corrente c'era ed era tutto funzionante.

Perché evidentemente odiano questo: la solidarietà, la comunità, questo legame di viscere della “gente come noi”.

Ma torniamo a volare alto: nei commenti trovate ciò che è necessario fare. Facciamolo.

Abbiamo tanta rabbia in corpo. Non lasciamo che ci vinca. Custodiamola, curiamola, coltiviamola. Che sia duratura nel tempo. Che sia lucida urgenza di cambiamento.

#insorgiamo


6