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Comunicato rapido n. 6 - 25 febbraio 2019

E via uno... deve essere il primo di una lunga lista!

Il M5S ha silurato Tito Boeri dall’INPS: ben fatto!

Ma bando alle illusioni! Contro il sabotaggio del Reddito di Cittadinanza non basta!

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del comunicato rapido

Il M5S ha sostituito Tito Boeri ai vertici dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS): il suo contratto è scaduto e il governo M5S-Lega non glielo ha rinnovato. L’uomo delle Larghe Intese, che nel dicembre 2014 Matteo Renzi aveva messo alla testa dell’Istituto e che in questi mesi si è distinto per il sabotaggio del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, è stato fatto fuori. Bene hanno fatto. Gli alti dirigenti della Pubblica Amministrazione sono in larga misura funzionari selezionati dal sistema delle Larghe Intese, suoi complici e clienti: costituiscono il suo “cavallo di Troia” contro il governo M5S-Lega (oggi) e domani contro il Governo di Blocco Popolare. La loro epurazione è una misura imprescindibile.

L’INPS ha un ruolo chiave nell’attuazione del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100. Il governo M5S-Lega prevede che alla testa dell’Istituto ritorni un Consiglio di Amministrazione composto da cinque persone (Boeri era invece “solo al comando”). In attesa ha nominato come commissario dell’INPS Pasquale Tridico ossia l’economista considerato “padre” del Reddito di Cittadinanza, consigliere di Di Maio, sostenitore della reintroduzione dell’art. 18 (giusta causa nei licenziamenti), che al momento della costituzione del governo M5S-Lega non accettò di fare il Ministro del Lavoro, spiegando: “Non ce l’avrei fatta né a fare un governo con la Lega, né ad accettare che dei cavalli di battaglia del Movimento, come restituire dignità ai lavoratori, non fossero nel programma”. Tridico ha accettato di prendere il posto di Boeri. Il M5S con la sua nomina si è affermato sulla Lega, che inizialmente puntava sull’ex direttore generale dell’INPS Mauro Nori, ora alla Corte dei Conti.

Le Larghe Intese, assieme alla sinistra borghese, hanno gridato subito all’“inciucio”, allo “scambio tra M5S e Lega” a seguito della decisione del M5S di non far processare Salvini a Catania per il caso Diciotti. Per loro evidentemente era molto meglio che Boeri restasse dove si trovava, che proseguisse indisturbato la sua azione di sabotaggio contro il Reddito di Cittadinanza e Quota 100, sulla pelle delle masse popolari italiane!

Ma gli elettori e attivisti del M5S non devono farsi illusioni: non basta l’eliminazione di Tito Boeri per eliminare il sabotaggio contro il Reddito di Cittadinanza.

Infatti il governo M5S-Lega ha affidato il ruolo di vice-commissario dell’INPS a un alto dirigente indicato dalla Lega e che proviene dal sistema delle Larghe Intese: Francesco Verbano, già segretario generale del Ministero del Lavoro e poi consigliere giuridico dell’allora Ministro Maurizio Sacconi durante il quarto governo Berlusconi (2008-2013).

Non solo: a questo bisogna aggiungere le Regioni, le quali sono responsabili dei Centri per l’Impiego e hanno quindi un ruolo di primo piano sia per l’attuazione del Reddito di Cittadinanza che per il suo boicottaggio. La Conferenza delle Regioni (organismo che “si confronta” con il governo per le politiche del lavoro) è in mano ai partiti delle Larghe Intese (7 regioni alla coalizione di centro destra, di cui 3 con Presidenti eletti nelle liste della Lega; 13 a coalizioni di centro sinistra).

  Solo la mobilitazione delle organizzazioni operaie e popolari potrà far valere quanto di positivo per le masse popolari vi è nel Reddito di Cittadinanza e in Quota 100.

Nel nostro Comunicato CC 3/2019 e nella Scheda - Reddito di Cittadinanza pubblicata sul nostro sito abbiamo indicato i campi in cui occorre mobilitarsi per contrastare questo sabotaggio. Riportiamo qui un estratto della Scheda, particolarmente importante: quello inerente il controllo popolare da mettere in campo appunto contro il sabotaggio della misura e a favore della moltiplicazione dei lavori utili e dignitosi.

  

Usare il Reddito di Cittadinanza come strumento per sviluppare il controllo popolare

Dobbiamo fare leva sul fatto che il Reddito di Cittadinanza (RdC) prevede l’attivazione dei Comuni per l’attuazione di progetti socialmente utili alla collettività in cui impiegare i beneficiari del RdC e dobbiamo trasformare “l’intenzione” in azione per un lavoro utile e dignitoso per tutti. Tra le masse popolari è ormai assimilato che lo stato di abbandono e incuria del territorio ha raggiunto livelli intollerabili e che peggiorano di giorno in giorno:

- territori abbandonati all’inquinamento e al dissesto idrogeologico;

- edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.) pericolanti quanto a stabilità e quanto a impianti (elettrici, idraulici, fognari, ecc.);

- strutture (strade, ferrovie, ponti, ecc.) in dissesto o con manutenzione insufficiente (il Ponte Morandi di Genova è un monito!);

- servizi pubblici (trasporti, sanità, istruzione, commercio, ecc.) carenti, obsoleti, lasciati al degrado;

- edifici pubblici e privati abbandonati, lasciati andare in malora e abbandonati alla criminalità organizzata o al degrado;

- abitazioni private pericolanti quanto a stabilità e quanto a impianti obsoleti o trascurati.

Nella nostra propaganda dobbiamo dire chiaramente che la causa di tutto ciò che non va, è la direzione della società in mano alla borghesia imperialista e che per farla finita con questo stato di cose bisogna farla finita con il capitalismo.

A questo orientamento, facciamo seguire operazioni tattiche che portano le Organizzazione Operaie e le Organizzazioni popolari (OO-OP) a:

a) individuare i lavori che servono nel proprio quartiere o città e a farne un ampia propaganda, indicando ognuno di essi come un campo in cui le istituzioni devono assumere personale. I punti di partenza sono gli ambiti di interesse pubblico e collettivo (le scuole, gli ospedali, i caseggiati, le asl, i consultori familiari, i parchi, ecc.):

- controllare lo stato strutturale degli edifici: bisogna fare e pubblicare “relazioni tecniche” (tenuta del cemento, crepe, misure antisismiche, uscite di sicurezza, allarmi incendi, estintori, presenza di amianto, igiene e pulizia, ascensori, illuminazione, ecc.);

- controllare se il personale impiegato per le scuole, gli ospedali (o i reparti), i caseggiati è adeguato o sotto organico, verificare le risorse pubbliche che vengono impiegate per la manutenzione, ecc.;

- segnalare in maniera vistosa e con ampia propaganda gli edifici pubblici e privati vuoti, fatiscenti o abbandonati, segnalare le buche per strada, i ponti e tutte le altre strutture pericolanti (qui c’è bisogno di manutenzione, qui servono i lavoratori!);

- indicare le aziende capitaliste e pubbliche sotto organico e che hanno bisogno di assumere (trasporti, rifiuti, manutenzione, assistenza, ecc.);

b) mobilitare quartiere per quartiere i comitati territoriali e tematici, le associazioni di volontariato, i tecnici (ingegneri, architetti, docenti e studenti universitari) a svolgere queste attività, a propagandarle e a svilupparle, nel caso in cui già le fanno (la maggior parte delle OO-OP ha una buona conoscenza del contesto in cui vive/lavora) all’interno della lotta per un lavoro utile e dignitoso per tutti.

  

Con queste indicazioni pratiche, le OO-OP possono prendere in mano il RdC e portiamo le più avanzate a trasformare il proprio ruolo, indichiamo chiaramente che è necessario istituire nei quartieri e nelle città (nei caseggiati, rioni, ecc.) delle “agenzie locali” che hanno la funzione specifica di controllare, monitorare lo stato dell’arte (degli edifici, delle dotazioni antincendio, delle crepe strutturali, delle caldaie, dell’amianto, ecc.) e provvedere alla manutenzione.

  

Dobbiamo specificare che “provvedere alla manutenzione”:

- è una questione urgente e non può essere delegata “ai costruttori dei vari Ponte Morandi sparsi per il paese”: la direzione della società da parte della borghesia tratta/spinge a trattare come questioni ancora solo private, cose che non sono più solo individuali, perché la società è altamente collettiva e la vita di ogni individuo è legata a quella degli altri: la manutenzione delle caldaie, delle tubature dell’acqua e del gas di un appartamento, l’igiene, ecc. oggi sono relegate al singolo individuo che se ne occupa con i mezzi che si ritrova o non se ne occupa affatto perché non ha i soldi, con tutte le conseguenze che questo implica quando le condizioni di vita sono   già pesanti: un danno del singolo diventa un danno per tutti (così è per le caldaie che squarciano interi edifici ed altri esempi simili).

  

- non è da intendersi come “lavoro volontario” ma come lavoro che le OO-OP impongono di fare alle Amministrazioni Locali di ogni colore (Comuni, Municipi/Circoscrizioni), che siano del M5S e della Lega, che siano delle Larghe Intese o della sinistra borghese, che siano “anomale” alla De Magistris: che mettano a disposizione mezzi, fondi, strutture organizzative e risorse strumentali per riparare e sistemare ciò che le OO-OP indicano come urgente e che lo facciano sotto il controllo delle OO-OP (l’opera della Consulta Popolare Salute e Sanità del Comune di Napoli va migliorata e additata a modello).

Dove non ci sono i Centri per l’Impiego, le OO-OP se ne occupano direttamente e ne assumono le funzioni, spingono le Amministrazioni Locali e i raggruppamenti di tecnici e professionisti a sostenerli.

  

L’attuazione creativa di questa linea, impedisce il sabotaggio/boicottaggio dell’attuazione del RdC, sia esso aperto o in forma di lentezza burocratica, da parte delle istituzioni della Repubblica Pontificia, in particolare da parte degli enti locali delle Larghe Intese e della sinistra borghese, avversi al governo M5S-Lega.

Inoltre, questa linea permette di ribaltare altri aspetti insiti nel RdC di cui i media fanno ampia propaganda e di usarli come leve di mobilitazione in tanti ambienti.

- Il M5S in positivo mette al centro la questione del lavoro e della dignità (non ci sarà più nel nostro paese chi non ha nulla, come ben proclama Di Maio), ma tende anche a trattare i disoccupati come “scansafatiche” per i quali il RdC è “la prova del 9” (se “non sono disposti a spostarsi dal divano”, perdono il sussidio!). La concezione interclassista infatti porta spesso gli esponenti del M5S a colpire in basso anziché in alto.

Le OO-OP mobilitandosi, incalzano gli elettori, gli attivisti e gli eletti del M5S a fare in modo che il territorio in cui operano e/o che amministrano sia l’ambito di reclutamento dei disoccupati e che loro siano attivi e propositivi nell’indicare i campi in cui bisogna impiegare personale. Il ruolo attivo del M5S è necessario anche per impedire che il RdC diventi uno strumento di clientelismo politico per le Larghe Intese (per verificare e denunciarlo apertamente) che avendo governato per 40 anni hanno ancora in mano le redini del potere, in particolare a livello locale.

- La Lega ha dovuto ingoiare il RdC, ma oggi questo è uno strumento dei loro amministratori, attivisti ed elettori anche per mettere in pratica la parola d’ordine “prima gli italiani!”.

- Le Larghe Intese e la sinistra borghese rientrano in misura diversa tra i detrattori del RdC in chiave anti governo M5S-Lega, denunciano che il RdC è una misura assistenzialista e che non cambia le cose. Dobbiamo fare leva sulla loro stessa denuncia e in particolare con la sinistra borghese (come ad es. PaP), impedire che svolgano un’azione puramente assistenzialista: bene gli sportelli, il controllo popolare e le misure mutualistiche, ma per organizzare e mobilitare le masse popolari ad ottenere un lavoro utile e dignitoso e in definitiva a prendere il potere.

  

In conclusione, azienda per azienda, scuola per scuola, quartiere per quartiere, usiamo il RdC come uno strumento delle OO-OP per agire da Nuove Autorità Pubbliche e quindi come uno strumento per la costruzione di Amministrazioni Locali di Emergenza e del GBP.

I capitalisti attiveranno lavori socialmente utili solo se saranno costretti e in definitiva bisognerà sostituire la loro iniziativa economica privata con l’iniziativa pubblica. D’altra parte, le aziende devono diventare centri di iniziative e di attività sociali: la produzione di beni e servizi deve combinarsi in ogni azienda con le attività culturali, ricreative e di aggregazione e inclusione sociale. Così si pone fine al degrado e alla criminalità, si rende il territorio sicuro, si pone fine all’esclusione sociale e si apre la strada al rinnovamento della società in tutti i suoi aspetti. Solo così si pone fine all’oppressione di classe e di genere, all’inquinamento e alla distruzione del pianeta.