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Comunicato rapido n. 11 - 29 maggio 2019

Tirare giuste lezioni dall’ennesima sconfitta della sinistra borghese

Mimmo Lucano e
l’illusione di cambiare la società senza sovvertire il regime esistente
e costituire il Governo di Blocco Popolare!

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La Lega ha vinto alle elezioni comunali di Riace (Reggio Calabria), la città di Mimmo Lucano. Subito tutta la sinistra borghese ha iniziato a denigrare le masse popolari della città: a suo dire non avrebbero compreso l’alto valore morale, politico e sociale di Mimmo Lucano e del suo progetto di creare una città basata sull’integrazione degli immigrati nella comunità locale attraverso la creazione di posti di lavoro utili per la collettività, fronteggiando anche minacce della malavita, attacchi della magistratura e del sistema delle Larghe Intese e infine gli attacchi dello sciacallo Salvini. “Nemo profeta in patria sua” hanno subito titolato e sentenziato gli intellettuali della sinistra borghese, non perdendo l’occasione anche per additare il voto delle “ingrate” e “arretrate” masse popolari di Riace come conferma dello “spostamento del paese a destra” e fare propaganda disfattista.

Mettiamo le cose con i piedi per terra!

Lucano e il suo partito sono stati sconfitti in queste elezioni perché non hanno fatto seguire al primo passo il secondo. Lucano ha adottato misure giuste per le masse popolari e complessivamente ha mostrato buona volontà e anche spirito solidale verso gli immigrati. Ma non aveva né un “piano di guerra” per far fronte agli attacchi del nemico (delle Larghe Intese prima e dello sciacallo Salvini poi)  e far seguire al primo passo il secondo e poi il terzo e il quarto, né aveva la consapevolezza che doveva dotarsi di esso.

La dimostrazione è che a fronte dell’attacco da parte della magistratura, del governo delle Larghe Intese prima e del governo M5S-Lega poi ha resistito denunciando la ritorsione dello sciacallo Salvini, non facendo passi indietro rispetto alle giuste politiche di inclusione adottate, organizzando manifestazioni e affrontando con dignità anche l’esilio dalla città, ma sostanzialmente senza rilanciare la lotta, ossia:

1. senza violare l’esilio sfidando anche l’arresto (questo avrebbe messo il governo in seria difficoltà e avrebbe ribaltato contro lo sciacallo Salvini l’attacco repressivo: a fronte della repressione, se si resiste e si combatte, la solidarietà si estende e le contraddizioni in campo nemico aumentano – l’esperienza di violazione delle restrizioni fatta da Nicoletta Dosio del movimento NO TAV lo dimostra!);

2. senza organizzare i cittadini di Riace, mobilitarli per prendere in mano la loro città, per proseguire nell’adozione di misure a loro favorevoli (favorevoli anche alle masse popolari del posto), a partire da “un lavoro utile e dignitoso per tutti”, mettendo a contributo anche tutti i tecnici progressisti che su scala nazionale hanno espresso solidarietà a Lucano;

3. senza porsi alla testa di una rete nazionale di Comuni contro le misure razziste dei governi delle Larghe Intese prima  e del governo M5S-Lega poi, in continuità con le misure razziste adottate per quarant’anni dal PD e dal Partito di Berlusconi: dalle leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini in avanti;

4. senza operare per estendere la disobbedienza contro queste misure su scala nazionale, usando a questo fine anche la mobilitazione anti-razzista che gli amministratori PD ora, per recuperare elettori, fanno contro le loro stesse misure antimmigrati e contro il Decreto sicurezza di Salvini e, inoltre, incalzando i sindaci arancione alla Luigi De Magistris, per portarli a “unire le parole ai fatti”.

L’assenza di un “piano di guerra” e della consapevolezza della sua necessità non è mera “ingenuità”. È il frutto di una concezione del mondo arretrata. Mimmo Lucano è rimasto nella dimensione della sinistra borghese: voler rendere il mondo più umano senza eliminare il capitalismo, volere promuovere uno sviluppo armonioso ed equo tra sfruttati e sfruttatori, voler cambiare le cose senza sovvertire il regime esistente creando le condizioni per costituire il Governo di Blocco Popolare. La stessa illusione del M5S. È questa illusione ad aver consegnato alla Lega la “Riace faro di un altro mondo possibile”. Se al primo passo non seguono il secondo e poi il terzo e il quarto, in un incalzare crescente di operazioni tattiche e battaglie che rafforzano la lotta in corso, estendono le alleanze e mettono alle strette il nemico, quest’ultimo ne approfitta per mettere esso in campo tutta una serie di mosse per recuperare il terreno perduto, disgregare il nostro fronte e “isolare le teste calde”. Il nemico lo fa usando tutti i suoi mezzi (potere economico, politico, istituzionale, repressivo, clientele, promesse e minacce) e anche le contraddizioni in seno al popolo che inevitabilmente l’adozione di misure come quelle prese da Lucano creano e per mettere masse contro masse (in una società che ruota intorno ai profitti dei capitalisti e che produce disuguaglianze e interessi contrastanti, è inevitabile che una parte delle masse venga danneggiata da misure che invece sono positive per un'altra parte delle masse [il caso emblematico è la contraddizione che il capitalismo comporta tra difesa del lavoro e salvaguardia dell’ambiente]: questo a riprova che occorre un cambiamento complessivo della società e il superamento dei rapporti di produzione capitalisti: solo così si superano tutte le disuguaglianze che essi producono).

Questa è la lezione principale da tirare dall’esperienza di Mimmo Lucano.

Respingiamo quindi i lamenti e i pianti della sinistra borghese e il suo culto della “vittoria impossibile”, dell’utopia, degli eroi sconfitti, del “sogno irraggiungibile ma per cui vale la pena lottare ugualmente e consacrare tutta la propria esistenza”: in sintesi il disfattismo e il disprezzo per le masse popolari che la sinistra borghese alimenta.

Vincere è possibile!

Ma per vincere bisogna avere una giusta (scientifica) concezione del mondo, una giusta strategia, darsi i mezzi per la propria politica e combattere fino in fondo!

Avanti nella lotta per portare le masse popolari organizzate a istituire il Governo di Blocco Popolare!

È solo in questa lotta che individui personalmente generosi come Mimmo Lucano possono svolgere un ruolo positivo per il cambiamento del paese!