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Comunicato rapido n. 14 - 8 giugno 2019

Aspirante a diventare un protagonista della rivoluzione che farà dell’Italia un nuovo paese socialista o can da pagliaio?

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Roberto Pano, già candidato del collegio uninominale del Senato di Termoli (Molise) nella lista del PC di Marco Rizzo per le elezioni del 4 marzo 2018, ci ha scritto:

Oggetto:Re: [(n)PCI] Contro la proposta fusione FCA-Renault: non ammortizzatori sociali, ma posti di lavoro dignitosi per tutti!

Data: 31 maggio 2019

Messaggio inviato da: roberto pano <panoroberto@gmail.com>

Messaggio inviato a: <uni.pop.com@lists.riseup.net>, <nuovopci@riseup.net>

Cancellazione, non voglio più ricevere i vostri messaggi sponsorizzati dai Servizi Segreti!


Le armi diffuse dal sistema di controrivoluzione preventiva per ostacolare la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato sono talmente numerose e svariate che per noi è un principio dare fiducia a chi ci scrive e puntare sui suoi lati positivi, nell’ipotesi che esistano. Per questo a Roberto Pano abbiamo risposto:

Oggetto: una proposta

Data: 6 giugno 2019

Messaggio inviato da: nuovopci@riseup.net

Messaggio inviato a: roberto pano <panoroberto@gmail.com>

Caro compagno, l’affermazione che hai avuto il coraggio e l’onestà di fare apertamente, è talmente grave e disgregante per il già debole movimento comunista italiano, che abbiamo deciso di diffondere un comunicato in cui trattiamo la questione che hai posto (cioè il nostro presunto “legame” con i Servizi Segreti).

È una calunnia che alcune organizzazioni (PC Rizzo e altre) diffondono alla chetichella contro di noi al fine di isolarci e per evitare di entrare nel merito delle nostre tesi, relative al bilancio della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale (1917-1976), all’analisi del corso delle cose e alla linea che devono seguire tutti quelli che lavorano per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato.

In questo comunicato pubblicheremo anche la mail che tu ci hai inviato.

Se vuoi sostanziare con ulteriori argomentazioni quanto ci hai detto, inviaci entro fine settimana una nuova mail che renderemo pubblica insieme alla precedente.

Saluti Comunisti - La Delegazione del (n)PCI


Roberto Pano è probabilmente persona abituata a lanciare il sasso e nascondere il braccio. Ci ha risposto da avvocaticchio, che ritiene onorevole cosa essere nei Servizi Segreti della Repubblica Pontificia:

Oggetto:Re: una proposta

Data: 6 giugno 2019

Messaggio inviato da: roberto pano <panoroberto@gmail.com>

Messaggio inviato a: nuovopci@riseup.net

Sapete il significato della parola calunnia? La calunnia è un reato, punito dal Codice Penale, che consiste nell'accusare qualcuno di un reato, sapendo che è innocente... è un reato pubblico, nel senso che è legittimato ad agire lo Stato e non il privato, perché si è ostacolata la macchina della Giustizia! Pertanto dire ad una persona od Organizzazione di essere affiliato ai Servizi Segreti non è calunnia, non essendo vietati i Servizi Segreti, ma Organi legittimi dello Stato... non è neanche ingiuria, perché non è ingiuriare dire ad una persona di essere dei Servizi Segreti, c'è gente che se ne vanta di esserlo... e quindi non è neanche diffamazione. STUDIATE IL DIRITTO, prima di parlare, perché ci fate brutta figura!


Al PC di Marco Rizzo l’incombenza di esaminare chi candida nelle proprie liste. Quanto a noi richiamiamo quanto scritto a pag. 51 di La Voce 61, marzo 2019 che di seguito riportiamo:


Il (n)PCI è al soldo dei servizi segreti francesi, italiani, di questo o quel paese”

Nel Partito Comunista di Marco Rizzo circola questa voce. Il tentativo è chiaro: rafforzare, nonostante il tanto parlare di unità dei comunisti, il “cordone sanitario” intorno alla Carovana del (n)PCI per timore di “perdere militanti”. È un segno di debolezza ideologica e politica. Quelli che fanno queste calunnie hanno paura delle nostre analisi e della nostra linea. Non osano confrontarsi apertamente!

A chi ci muove queste accuse, lo sfidiamo a diffonderle pubblicamente. Se ci crede realmente, lo deve fare a difesa del movimento comunista!

Il modo migliore per verificare “chi siamo” e al “servizio di quale classe lottiamo” è verificare se il bilancio che abbiamo tirato della prima ondata della rivoluzione proletaria, l’analisi che facciamo del corso delle cose, il piano d’azione che seguiamo e le parole d’ordine che lanciamo sono giuste o meno per lo sviluppo della rivoluzione socialista in corso nel nostro paese.

Questo deve fare chi è alla ricerca del partito comunista con cui lottare fino alla vittoria, fino a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Conclusione

Esortiamo tutti quelli che aspirano alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato, a reagire con energia contro chiunque propala voci che obiettivamente alimentano la disgregazione del movimento comunista, distolgono dalla discussione seria e responsabili delle analisi e della linea e favoriscono i veri spioni e infiltrati.

Per un comunista è un dovere essere intransigente contro calunniatori e disgregatori.

Giustamente in La Città Futura n. 233 (del 3 giugno 2019|www.lacittafutura.it) pag. 4 la redazione scrive: “... i comunisti, a differenza di altri, non possono permettersi alcun genere di cedimento o infatuazione per i volgari metodi borghesi di rapportarsi all’altro (tanto più, se “altro” è un compagno o un gruppo i compagni) sul piano personale e/o politico come, ad esempio, ricorrendo al metodo della minaccia, dell’infamia, della calunnia, del discredito, del “dossieraggio” e via smerdando”. Sacrosante parole, da applicare praticamente contro chi quei metodi adopera!

La lotta contro i calunniatori e disgregatori va ovviamente combinata con la lotta argomentata e intransigente contro le idee sbagliate. A pag. 18 della stessa rivista Renato Caputo scrive: “ ... come osserva acutamente Lenin, “chi fosse effettivamente convinto di aver fatto progredire la scienza non rivendicherebbe per le nuove concezioni la libertà di coesistere accanto alle vecchie, ma esigerebbe la sostituzione di queste con quelle””. Ben detto, compagno. Passare dalle parole ai fatti!