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Comunicato rapido n. 1 - 18 agosto2018

È impossibile cambiare un paese rispettando i diritti acquisiti dai suoi tiranni

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del comunicato rapido

Luigi Di Maio ha ben detto: non è rispettando codicilli e commi da azzeccagarbugli che faremo rispettare il diritto degli italiani alla vita. Il problema è se il governo Conte e la sua maggioranza parlamentare avranno l’ardire di farlo e di prendere le misure conseguenti, contro la massa di azzeccagarbugli e di magistrati che tutti i Benetton d’Italia e d’Europa metteranno in moto, di abolire con nuove leggi e decreti le leggi e le norme che sanciscono i diritti degli assassini e degli sfruttatori. Le privatizzazioni fatte dai governi delle Larghe Intese, da Prodi a Berlusconi a Renzi, vanno abolite con i contratti che le sanciscono. Non è legale, ma è giusto e legittimo, un governo popolare deve farlo. Se il governo Conte e la sua maggioranza parlamentare avranno il coraggio di farlo, milioni di italiani li appoggeranno: avranno quindi la forza per farlo.

Mai in nessun paese si è cambiato lo stato delle cose rispettando i diritti dei suoi oppressori e dei profittatori del regime. Il diritto e le leggi prescrivono e legalizzano gli interessi di chi comanda. Le classi dominanti hanno violato i diritti scritti sulla carta tutte le volte che erano in contrasto con i loro interessi. Quanti articoli della Costituzione del 1948 non sono mai stati attuati? Quanti articoli della Costituzione del 1948 hanno violato? La Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948 e già il 7 febbraio le sezioni riunite della Corte di Cassazione, composte da magistrati educati e promossi sotto il fascismo, sentenziarono che le norme della Costituzione che stabilivano i nuovi diritti dei lavoratori (al lavoro, all’istruzione, all’assistenza sanitaria, all’abitazione, ecc.), delle donne (all’eguaglianza di diritti con gli uomini) e dell’Italia alla sovranità nazionale erano solo “programmi” che avrebbero dovuto essere attuati, traducendoli in leggi nuove che non furono mai fatte. Furono attuati solo in piccola misura fin quando i lavoratori, aggregati attorno al PCI e forti del sostegno del movimento comunista mondiale e dell’Unione Sovietica, fecero ai capitalisti e al clero abbastanza paura da indurli a fare concessioni per calmare le acque.

Per migliorare le cose, bisogna avere il coraggio e la forza per farlo. Il governo ha la forza per farlo, contro leggi e regolamenti, contratti, codici e leggi se ha l’appoggio delle masse popolari, se lo sollecita, se è deciso ad appoggiarsi  sulle masse popolari che il 4 marzo si sono già espresse con il voto a favore del cambiamento.

Le pensioni d’oro sono legali, ma ingiuste: vanno abolite. Le pensioni di fame, sono legali, ma ingiuste: vanno abolite e sostituite con pensioni decenti. La disoccupazione è legale, ma ingiusta: va abolita. Ad ogni adulto va assegnato un lavoro utile e dignitoso e un reddito adeguato a una vita civile. La protezione della vita e del benessere delle persone e dell’ambiente passa davanti alle leggi: le leggi in contrasto sono ingiuste, vanno abolite. Questa è la sovranità nazionale. Abbiamo i mezzi per farlo: basta abolire i lussi e gli sprechi dei ricchi e la loro libertà di disporre dei beni del paese e del lavoro degli altri. Che il governo e la sua maggioranza parlamentare chiamino la gente in piazza, che indicano referendum su ogni questione controversa, su ogni questione in cui i ricchi e il clero, i partiti da PD a Berlusconi, la magistratura e gli alti funzionari statali fanno opposizione e ostruzione. Il governo e la sua maggioranza parlamentare devono destituire tutti gli alti funzionari civili e militari, delle Forze Armate, dei Carabinieri e della Polizia che non adempiono lealmente le decisioni del governo e della maggioranza parlamentare e nominare al loro posto persone leali e favorevoli agli interessi delle masse popolari. È la volta che finalmente un governo che fa gli interessi delle masse popolari faccia approvare con voti di fiducia misure adeguate in Parlamento e ne imponga l’attuazione chiamando le masse popolari ad attuarle anche direttamente e a controllare che ogni organo delle Pubblica Amministrazione le attui lealmente. I magistrati che non osservano rigorosamente la Costituzione della Repubblica devono essere licenziati. Con l’appoggio delle masse popolari il governo e la sua maggioranza hanno la forza per far fronte all’oligarchia finanziaria dell’UE e alla NATO. Proprio la grandezza del Debito Pubblico (più di 2.100 miliardi di euro) è una garanzia che l’oligarchia del gruppi imperialisti europei, USA e sionisti tratterà l’Italia con cautela maggiore persino di quella che usa con la Turchia: i loro crediti diventano carta straccia se il governo italiano smette di pagare gli interessi e di rimborsare i titoli in scadenza, nazionalizza le banche e blocca i movimenti dei capitali finanziari e le istituzioni finanziarie che li movimentano.

Tutto dipende dal coraggio che Conte e il suo governo, Di Maio e il M5S, Salvini e la Lega avranno o non avranno di mettere gli interessi e la sovranità de popolo italiano prima degli interessi dell’oligarchia finanziaria che pretende governare il mondo, l’oligarchia di cui la famiglia Benetton, gli assassini di Genova, fa parte. Ogni pressione per darglielo, è giusta e benvenuta.

Qui si misura la natura del M5S e della Lega, non nelle chiacchiere, nelle dichiarazioni e nelle promesse.

La solidarietà con le vittime di Genova consiste oggi nel mobilitarsi in ogni piazza e paese e chiedere al governo Conte di prendere le misure necessarie, di avere il coraggio di mantenere le promesse elettorali.

Ulisse, segretario generale del CC del nuovo Partito Comunista Italiano.