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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Leggi La Voce 67 del (nuovo)PCI

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Avviso ai naviganti 107 - 31 marzo 2021

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Scaricare, riprodurre, studiare e far circolare il numero 67 di La Voce!

 

Con questo Avviso ai naviganti annunciamo la pubblicazione del n. 67 di La Voce, la rivista quadrimestrale del (n)PCI.

Distribuiamo anche questo numero via Internet perché, a causa del persistere della pandemia da Covid-19, i collegamenti postali tra le regioni del paese funzionano a rilento. Ne abbiamo approfittato per farlo di 84 pagine.

Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi che normalmente riproducono e vendono La Voce, come il P.CARC e altri: il numero è disponibile sul sito del (n)PCI.

 

In questo numero ci siamo occupati largamente anche delle lotte rivendicative delle masse popolari, sia di quelle rivolte ai capitalisti sia di quelle rivolte alle loro autorità politiche. Ma il tema centrale è il partito comunista e la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO): l’insieme di organizzazioni che in qualche misura e per un aspetto o l’altro fanno capo al partito comunista.

Molti compagni che si occupano del partito comunista e del MCCO, mettono al centro della loro attenzione il fatto che attualmente in Italia come negli altri paesi imperialisti i partiti comunisti hanno prestigio e seguito ridotti tra le masse popolari. La questione è certamente rilevante perché in definitiva in ogni paese arriveremo ad instaurare il socialismo e avviare la transizione al comunismo grazie alla mobilitazione di larga parte delle masse popolari del paese sotto la direzione del partito comunista. Noi ci occupiamo principalmente del nostro paese, perché l’esperienza ha dimostrato che l’instaurazione del socialismo, che per forza di cose è internazionale, è però la combinazione del successo della rivoluzione socialista nei singoli paesi. Trattando quindi principalmente del nostro paese in questo numero mettiamo in risalto il fatto che il problema principale di cui i comunisti devono direttamente occuparsi oggi, non è la combattività delle masse popolari e neanche il prestigio e il seguito che i comunisti non hanno tra le masse popolari. Il principale problema di cui i comunisti devono direttamente occuparsi è che quando nel secolo scorso, principalmente a seguito della vittoria della Rivoluzione d’Ottobre, della costruzione dell’Unione Sovietica di Lenin e di Stalin e della Repubblica Popolare Cinese di Mao Tse-tung i partiti comunisti dei paesi imperialisti hanno avuto prestigio e grande seguito tra le masse popolari del proprio paese, lo hanno sprecato: non hanno saputo guidare le masse popolari a vincere e instaurare il socialismo nei paesi imperialisti e proseguire la transizione al comunismo nel complesso del mondo.

È illusorio pretendere di recuperare seguito e prestigio senza mettersi in condizioni di non ripetere lo spreco. Dire che la concezione del mondo dominante è quella della classe dominante è vero, ma oggi fuorviante. È più esatto dire che il senso comune delle masse popolari è frutto di tre sorgenti: l’esperienza diretta da cui in una certa misura ogni individuo è formato, l’influenza della classe dominante particolarmente forte nei paesi imperialisti stante il sistema di controrivoluzione preventiva, l’influenza del movimento comunista. La terza (coscienza e strategia, concezione del mondo e linea politica, analisi e linea tattica del MCCO capeggiato dal partito comunista) deve essere all’altezza del compito.

 La questione centrale oggi è ricavare dal bilancio dell’esperienza della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria (1917-1976) e dell’epoca di nera reazione che è seguita al suo esaurimento, le lezioni da applicare perché il partito comunista che costruiamo sia all’altezza del suo compito. È solo applicando queste lezioni e verificandole nella pratica dell’elevazione della resistenza che le masse popolari spontaneamente già oggi oppongono al catastrofico corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista, che il partito comunista sarà riconosciuto dalle masse popolari, acquisterà seguito e prestigio e che la combattività delle masse popolari crescerà fino a instaurare il socialismo.

Questo è il tema centrale a cui fanno capo i vari temi affrontati nei singoli articoli di questo numero di La Voce.

Il partito comunista di cui c’è bisogno deve essere centro promotore, organizzatore, animatore e ispiratore di tutte le particolari e concrete lotte rivendicative economiche, ambientali, culturali, femminili, giovanili, antirazziste, democratico-borghesi, ecc. perché ognuna di esse può essere e dobbiamo farla diventare un rivolo che convoglia la classe operaia e il resto delle masse popolari nella guerra popolare con la quale prendere il potere.

 

La situazione è favorevole allo sviluppo del potere delle masse popolari organizzate. Abbiamo molto da imparare e da fare, ma la vittoria è possibile.

La borghesia non ha futuro. La pandemia da coronavirus Covid-19 è un esempio di quello che essa porta all’umanità: distruzione dell’ambiente, inquinamento, povertà, disoccupazione, abbrutimento, guerre e miseria.

 

Far avanzare la rivoluzione socialista è la sola via per cambiare il corso delle cose.

 

Bando alla paura! Bando alla sfiducia e al disfattismo! Bando all’attesa che la rivoluzione socialista scoppi!

 

Non sono le masse popolari che non combattono: siamo noi comunisti che dobbiamo imparare a svolgere meglio il nostro ruolo!

I comunisti non solo conoscono la strategia e grazie al materialismo dialettico sanno individuare le tattiche che bisogna seguire per vincere: essi individualmente e negli organismi del Partito le attuano senza riserve, con iniziativa, determinazione e slancio, con l’eroismo che ha contraddistinto tanti dei membri del primo PCI, quello di Antonio Gramsci!

 

Fare dell’instaurazione del socialismo la propria scelta di vita!

 

Costituire Comitati di Partito clandestini

in ogni azienda, scuola, università, istituzione, quartiere e paese!

Mettersi in contatto con il Centro del Partito!

La riscossa delle masse popolari è possibile! Ciascuno può e deve dare il suo contributo!

Il Partito comunista è il fattore decisivo della vittoria!


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Riprodurre e affiggere ovunque, con le dovute cautele, la locandina di pag. 84 di La Voce 67 e gli adesivi dell’Avviso ai naviganti 103 è un’operazione di guerra: vedere che il (n)PCI clandestino è presente infonde fiducia nei lavoratori e smorza l’arroganza dei padroni!

Inviare alla Delegazione delegazione.npci@riseup.net l’indirizzo email di ogni conoscente e di ogni organismo a cui può essere utile ricevere i Comunicati del Partito!

Mettersi in contatto con il Centro del Partito (usando il programma di criptazione PGP e il programma per la navigazione anonima TOR) e cimentarsi sotto la sua guida nella costruzione di un Comitato di Partito clandestino nella propria azienda, scuola o zona d’abitazione!