Le dieci misure per l’instaurazione del socialismo 

Rapporti Sociali n. 28 - luglio 2001 (versione Open Office / versione MSWord)

 

Per che cosa lottiamo e chiamiamo gli operai, i lavoratori, le donne e i giovani delle masse popolari a lottare aderendo e unendosi nel Fronte Popolare per la ricostruzione del Partito Comunista? Per costruire un partito comunista che conquisti il potere estromettendo la borghesia imperialista e avvii la costruzione di una nuova società, la società socialista. Un partito comunista che abbia come programma immediato l’insieme delle misure e delle trasformazioni concrete per l’instaurazione del socialismo.

 

1. Tutto il potere è assunto da un nuovo Stato i cui organi, a ogni livello, sono Consigli di delegati dei lavoratori eletti e revocabili. Esso ha lo scopo di reprimere la borghesia imperialista, dirigere la riorganizzazione di tutte le attività collettive, in conformità agli interessi e volontà delle masse. Polizia, forze armate e magistratura popolari dipendenti a ogni livello dai Consigli. Liberazione di tutti i prigionieri politici anticapitalisti. Effettivo e adeguato reinserimento nella vita sociale degli altri detenuti appartenenti alle masse popolari.

2. Scioglimento di tutti gli ordinamenti e le istituzioni del vecchio Stato della borghesia e confisca di tutte le loro dotazioni. Smantellamento di tutte le basi militari e di tutte le agenzie degli Stati imperialisti. Riconoscimento del diritto di autodeterminazione per le parti del paese dove si fossero sviluppati movimenti nazionali.

3. Libertà per i fedeli di ogni religione di organizzare le loro pratiche religiose. Abolizione del Vaticano e di tutti gli altri privilegi della Chiesa cattolica. Nazionalizzazione di tutte le proprietà che il Trattato del Laterano del 1929 e le successive modifiche hanno dato al Vaticano e di tutte le proprietà degli ordini religiosi e affini.

4. Rottura di tutti i trattati internazionali che contrastano con l’instaurazione del socialismo, uscita immediata dalla NATO, dalla UE e dalle altre organizzazioni create per l’aggressione e il saccheggio imperialisti. Applicazione dei principi di coesistenza pacifica nelle relazioni con tutti i paesi. Collaborazione con gli Stati e i movimenti che lottano contro l’imperialismo, per la liberazione nazionale e per il socialismo.

5. Abolizione per tutti i membri della borghesia imperialista di ogni diritto politico e delle libertà di riunione, di organizzazione e di propaganda; confisca di tutti i loro beni personali mobili (denaro, titoli, gioielli) e immobili; iscrizione obbligatoria al Servizio Nazionale del Lavoro. Cambio della moneta: sostituzione dell’euro con nuova moneta nazionale.

6. Libertà politiche e civili per ogni membro delle masse popolari con uso gratuito dei mezzi pratici necessari per esercitarle (edifici, mezzi di comunicazione, di informazione e di trasporto, ecc.). Libertà di riunione, di organizzazione, di propaganda, di sciopero, di accesso all’informazione e all’istruzione. Divieto di tutte le forme di oppressione e discriminazione razziale, sessuale e culturale. Rispetto delle proprietà individuali e collettive dei membri delle classi delle masse popolari.

7. Inserimento delle donne delle masse popolari nella vita economica, politica e culturale senza alcuna discriminazione rispetto agli uomini. Diritto per tutti i ragazzi e i giovani a ricevere una formazione integrale e gratuita, a svolgere un lavoro sano, a disporre degli spazi e dei mezzi per il libero sviluppo delle loro attività. Assoluta parità di tutti i diritti politici e civili per tutti i lavoratori immigrati. Diritto per tutti i bambini a essere amati, a vitto e alloggio sani, all’assistenza familiare e all’educazione. Rispetto per ogni anziano e diritto ad avere una vita sociale dignitosa. Sicurezza sociale, sanità e scuola gratuite per tutti.

8. Realizzazione del dovere e del diritto di ogni persona adulta a svolgere un lavoro socialmente riconosciuto: creazione del Servizio Nazionale del Lavoro a cui devono iscriversi tutti gli adulti abili al lavoro che non svolgono già un lavoro  riconosciuto, a disposizione dei Consigli per lavori socialmente utili. Diritto di ogni persona a disporre di condizioni dignitose di vita sulla base della sua iscrizione al Servizio Nazionale del Lavoro o dello svolgimento di altro lavoro riconosciuto. Riduzione del tempo di lavoro obbligatorio, miglioramento delle condizioni di lavoro. Uso gratuito di tutti i servizi pubblici e delle reti: energia elettrica, telefono, acqua, gas, posta, trasporti urbani, ferroviari e su strada, ecc.

9. Nazionalizzazione di tutte le banche e società finanziarie di ogni genere e di tutte le imprese ed enti di proprietà della borghesia imperialista: industriali, agricole, commerciali, dei trasporti, dei servizi, delle comunicazioni e di ogni altro genere. Affidamento di essi in gestione ai Consigli. Rispetto della proprietà delle aziende familiari, individuali e cooperative. Creazione di un Consiglio nazionale dell’economia con l’incarico di coordinare tra loro l’attività di tutti gli organismi economici, bancari e finanziari gestiti dai Consigli e di coordinare con essi l’attività delle imprese familiari, individuali e cooperative, con l’obiettivo di rafforzare la produzione e indirizzarla a soddisfare i bisogni materiali e spirituali delle masse.

10. Affidamento in gestione ai Consigli di tutti i servizi pubblici (servizi sanitari, scolastici, assistenziali e culturali, lavori pubblici, trasporti, acque, strade, porti, ecc.). Impiego dei beni immobili confiscati alla borghesia imperialista per dare a ogni famiglia un’abitazione sana e spaziosa e per soddisfare gli altri bisogni individuali e collettivi delle masse popolari.

 

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