Continuiamo la battaglia per la liberazione
dei compagni della CP G. Maj e G. Czeppel
in carcere a Parigi! 

Rapporti Sociali 34 - gennaio 2004   (versione Open Office / versione MSWord)

 

Comunicato ASP, 20 novembre 2003

 

Il 7 novembre i giudici francesi della Chambre d’Instruction di Parigi hanno respinto il ricorso degli avvocati contro la proroga della carcerazione preventiva di ulteriori 4 mesi per i compagni della Commissione Preparatoria (CP) del congresso di fondazione del (nuovo) Partito comunista italiano Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel arrestati il 23 giugno a Parigi.

Alle contestazioni dei compagni e dei loro avvocati relative

- alle procedure seguite negli arresti, negli interrogatori e nella consegna della documentazione sequestrata alle Autorità italiane,

- alla differenza di trattamento e nella durata della carcerazione preventiva per i reati contestati per i compagni della CP rispetto alla compagna francese arrestata sempre il 23 giugno e sempre per gli stessi reati,

- alla mancanza di ulteriori iniziative giudiziarie da parte della magistratura italiana,

- al trattamento persecutorio riservato ai compagni (blocco della posta, non concessione di visite, ecc.)

nelle motivazioni di rigetto del ricorso i giudici hanno ribadito (e poteva essere altrimenti?) la regolarità delle procedure adottate dalle autorità e dalla polizia francesi e hanno inoltre sostenuto

- che “esistono indizi che gli imputati abbiano partecipato ai fatti gravi che sono loro addebitati” (dietro indicazione delle autorità italiane che accusano i compagni della CP di essere in qualche modo coinvolti nella preparazione e nell’esecuzione di attentati, senza fornire indizi o indicare fatti specifici),

- che “essendo in corso la ricerca di indizi per individuare altri partecipanti all’associazione e per stabilire il ruolo esatto degli imputati nei gravi fatti contestati, la detenzione è l’unico modo per evitare la concertazione fraudolenta con i complici già sotto processo e con altri che saranno eventualmente individuati”: quindi i giudici affermano che i compagni devono restare in carcere perché loro non hanno ancora trovato gli indizi che provino la fondatezza delle accuse per cui sono stati arrestati!!

- che “considerando che i fatti addebitati si iscrivono in un quadro internazionale di movimenti che, non avendo rinunciato all’azione clandestina e violenta per perseguire i loro fini, sono di natura tale da turbare durevolmente e gravemente l’ordine pubblico sul territorio nazionale, condizioni alle quali solo la detenzione provvisoria può mettere fine”,

- che “la detenzione è necessaria per garantire che gli imputati compaiano davanti ai giudici francesi, visto che essendo di nazionalità italiana, non hanno risorse e attività in Francia”: cosa questa palesemente falsa in quanto erano state fornite precise garanzie per quanto riguarda alloggio e lavoro per i compagni in Francia anche da parte di esponenti politici locali.

 

Come si vede le motivazioni confermano quanto i compagni vanno ripetendo in merito all’operazione congiunta del 23 giugno: operazione diretta dal Governo Berlusconi, con il coinvolgimento delle autorità italiane e francesi, che con uno scambio delle parti stanno facendo di tutto per tenere in carcere i compagni, per cercare di metterli “fuori circolazione - come ha dichiarato il compagno G. Maj al processo - per un tempo più lungo di quello che potrebbero le Autorità italiane con la stessa accusa.. “Ecco tutta la razionalità dell’attuale procedimento giudiziario: le Autorità italiane hanno chiesto un servizio e le Autorità francesi lo fanno.” Il compagno ha elencato gli altri sei procedimenti che dal 1981 le  Autorità italiane avevano adoperato per cercare di intralciare il suo lavoro politico e organizzativo di militante comunista, tutti conclusi con assoluzione e archiviazione.

Le motivazioni dei giudici francesi confermano che è in atto una persecuzione contro i compagni, una persecuzione che, come hanno denunciato anche gli avvocati, si pone al di fuori e contro le stessi leggi e che sta diventando una prassi ordinaria per reprimere gli oppositori.

Continuiamo ed estendiamo la mobilitazione per la scarcerazione dei compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel!

Continuiamo ed estendiamo la mobilitazione contro la repressione borghese in tutte le sue forme!

Solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione della borghesia imperialista!

Libertà per tutti i rivoluzionari prigionieri!  

 

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