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(nuovo)Partito comunista italiano

Commissione Provvisoria del Comitato Centrale 

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Comunicato 21 gennaio 2006

85° anniversario della fondazione del primo Partito Comunista Italiano

 

Affogare il cane che annaspa!

Nessuna tregua alla banda Berlusconi!

Vigilanza contro le sue manovre per vincere le elezioni!

Impedire al circo Prodi di continuare a venire a patti con la banda Berlusconi!

 

La banda Berlusconi annaspa. Per restare al governo deve vincere le prossime elezioni politiche di aprile. Non è nemmeno sicuro che le vincerà. Si dà da fare in ogni modo e tenta mille manovre. Si agita a ogni livello e su ogni terreno. La strategia della tensione è un’operazione che resta ancora sospesa: per prevenirla, bisogna denunciarne il rischio fin d’ora e non lasciare dubbi sulla risposta. Nonostante tutto questo non è detto che la banda Berlusconi riesca a vincere le elezioni; tuttavia non è scontato che le perda. La classe dominante è profondamente divisa e l’orientamento delle masse popolari è ancora incerto tra la banda Berlusconi e il circo Prodi.

Una parte importante della classe dominante è oramai contraria alla banda Berlusconi. Nel 2001 la Confindustria appoggiò la banda Berlusconi con convinzione. Sperava che con la sua arroganza e il suo cinismo avrebbe intimidito gli operai e il resto delle masse popolari. Invece questi hanno resistito. Giustamente hanno fatto in molti casi delle loro rivendicazioni un problema di ordine pubblico e hanno scavalcato i sindacati di regime e gli organismi della borghesia di sinistra. La banda Berlusconi e i padroni si sono divisi ed entrambi hanno ceduto. Ora gli industriali sono orientati a puntare sul logoramento della resistenza delle masse popolari (delocalizzazioni, ristrutturazioni, disoccupazione, precarizzazione), sulle operazioni per linee interne e a piccoli passi condotte dai sindacati di regime e dalle organizzazioni della borghesia di sinistra, sulla pressione della UE e della “invasione cinese”.

La banda Berlusconi paga anche le conseguenze del suo assoluto asservimento ai gruppi imperialisti USA e sionisti. Ha sfidato l’opinione pubblica, si è associata apertamente alla guerra americana e ha inviato truppe italiane in Iraq. Ora è impelagata come i suoi padrini nel mare della Resistenza dei popoli arabi e musulmani. Per di più la borghesia italiana non ne ha ricavato gli affari attesi: gli imperialisti USA oramai arraffano tutto per loro.

Per obbedienza alle direttive USA e del Vaticano la banda Berlusconi ha allentato la collaborazione con i gruppi imperialisti franco-tedeschi: né gli USA né il Vaticano vogliono saperne di una UE potenza politica. Tocca però agli industriali pagare le conseguenze della politica antieuropea della banda Berlusconi, come anche della sua politica oscurantista e antiscientifica.

Tuttavia la banda Berlusconi ha ancora appoggi potenti nella classe dominante. I gruppi imperialisti USA e sionisti e la Mafia non potrebbero avere in Italia un governo più fidato di quello della banda Berlusconi. Il Vaticano non vuole saperne di diluire il suo dominio sull’Italia negli ordinamenti europei. Principalmente per questo preferisce governare tramite la banda Berlusconi. Questa è pronta a ogni servizio, pur di avere l’appoggio elettorale delle parrocchie, delle associazioni e della gerarchia ecclesiastica. Le vicende della legge antifecondazione e del referendum, dell’assistenza sanitaria all’aborto, dell’imposta sugli immobili ecclesiastici e vaticani, di Fazio e della Banca d’Italia, della rete delle cooperative parlano chiaro.

Per i gruppi imperialisti USA e sionisti, per la Mafia e il Vaticano la banda Berlusconi è più affidabile del circo Prodi. Faranno di tutto perché riesca a vincere le elezioni e a restare in sella, se l’orientamento delle masse popolari non è massicciamente ostile alla banda Berlusconi.

È un apparente paradosso, eppure in realtà ciò che rende più incerta l’ostilità delle masse popolari alla banda Berlusconi è proprio il circo Prodi. Gli aspiranti successori della banda Berlusconi al governo, si distinguono dalla banda più per i metodi che per gli obiettivi e, soprattutto, sono tutt’altro che decisi a vincere. Non possono condurre a fondo una campagna contro la banda Berlusconi, che sollevi l’entusiasmo e le aspirazioni delle masse popolari per una società migliore. Berlusconi vuole e deve vincere, loro invece vogliono patteggiare, concordare la successione, addirittura governare insieme. La banda Berlusconi mantiene in ogni campo l’iniziativa sul circo Prodi, lo trascina sul suo terreno. In ogni campo il circo Prodi è al traino della banda Berlusconi, si difende dalle sue iniziative. Non è questione dell’intelligenza e dell’energia degli individui, né delle doti personali di Berlusconi e di Prodi e dei rispettivi consiglieri in doping e pubblicità. È questione dei rapporti tra le classi in questa fase.

Le forze del movimento comunista sono ancora molto deboli, in Italia e nel mondo. La Resistenza popolare e le lotte rivoluzionarie dei popoli dei paesi oppressi hanno una ripercussione (influenza) debole sullo stato d’animo delle masse popolari dei paesi imperialisti. Si prestano facilmente a essere strumentalizzate per promuovere la mobilitazione reazionaria delle masse popolari. Quindi nella borghesia imperialista la destra prevale ancora largamente sulla sinistra. La borghesia imperialista è ancora protesa a cercare di imporre alle masse popolari le sue esigenze, le “leggi naturali” della sua economia, il suo mercato, la libera circolazione dei suoi capitali e delle sue merci. Punta a risolvere i contrasti con le masse popolari con crimini e mascalzonate, con aggressioni e ricatti, con l’imbroglio e il cinismo, estendendo e rafforzando la guerra di sterminio non dichiarata che da 30 anni a questa parte conduce contro le masse popolari in ogni angolo del pianeta. La banda Berlusconi è più in sintonia con la borghesia imperialista. È per questo che in ogni campo il circo Prodi è una versione moderata e insipida della banda Berlusconi ed è al suo seguito.

L’annuncio del ritiro entro l’anno delle truppe italiane dall’Iraq è una manovra elettorale, come l’annuncio della chiusura della base nucleare USA della Maddalena. Dimostrano solo che sulle due questioni la banda Berlusconi è in difficoltà, l’opinione pubblica è ostile e la banda Berlusconi dispera di portarla sulle proprie posizioni. Ma il circo Prodi non può attaccarla neanche su questo. Esso si prepara a fare, nel migliore dei casi, come il governo spagnolo di Zapatero, come i governi francese e tedesco. Troppo deboli per sfidare apertamente l’opinione pubblica, ufficialmente non partecipano alla guerra americana, ma collaborano di soppiatto con i servizi segreti e con forze ausiliarie, mettono a disposizione basi, territori e servizi logistici, partecipano ai rapimenti, alle prigioni segrete, alla tortura e alla persecuzione degli esponenti della rivoluzione democratica dei popoli arabi e musulmani e di sospetti, tengono a bada l’opinione pubblica manipolando l’informazione e intossicando. Sono al seguito del governo USA.

La repressione della resistenza della Val di Susa alla TAV è un altro esempio chiaro della collusione del circo Prodi con la banda Berlusconi, della sua confluenza sulle posizioni della banda. Non c’è alcun motivo per cui gli abitanti della Val di Susa debbano sacrificare i loro interessi ad altri che la banda Berlusconi proclama interessi nazionali: chi della classe dominante sacrifica i propri interessi agli interessi nazionali in questo paese? Eppure il circo Prodi ha prontamente appoggiato l’imbroglio della banda Berlusconi che ha sedato la resistenza rinviando lo scontro a dopo i Giochi Olimpici e le elezioni di aprile che permettevano alla resistenza di affrontare con successo la banda Berlusconi. Qui come in altri campi (contratti collettivi di lavoro, privatizzazioni, delocalizzazioni, precarietà, inquinamento, CPT, ecc.), la convergenza sul programma comune della borghesia imperialista impedisce al circo Prodi di attaccare a fondo la banda Berlusconi. Questo dà alla banda Berlusconi un enorme vantaggio anche sul piano elettorale.

Solo una decisa campagna di propaganda e di organizzazione delle Liste Comuniste può mobilitare la sinistra delle masse popolari, gli operai e gli altri elementi avanzati delle masse popolari, convincere gli indecisi e gli astensionisti, spostare a sinistra lo stato d’animo delle masse popolari, cacciare la banda Berlusconi dal governo e tenere in soggezione il circo Prodi e il suo futuro governo. Creare insomma condizioni per una difesa più efficace degli interessi delle masse popolari, dei redditi e dei diritti delle masse popolari, delle conquiste e creare condizioni più favorevoli per l’accumulo delle forze rivoluzionarie che faranno dell’Italia un nuovo paese socialista.

La parola d’ordine “fare dell’Italia un nuovo paese socialista” deve risuonare in ogni piazza e in ogni riunione, deve ornare ogni muro. Ogni problema delle masse popolari è risolvibile una volta instaurato un ordinamento socialista della società. Finché resteremo nell’ordinamento capitalista, nel migliore dei casi possiamo ottenere pezze e rattoppi che chiudono un buco qui e ne aprono un altro là. Se una parte delle masse popolari tira un respiro, un’altra subisce un’oppressione più acuta. Per sua natura la società capitalista è basata sulla contrapposizione degli interessi, mette un individuo contro l’altro, una categoria contro l’altra. Ciò che è disgrazia per l’uno è fortuna per l’altro: un aumento dei prezzi, una siccità, un’epidemia, un disastro naturale, rovinano alcuni e fanno la fortuna di altri. Ogni misura a favore di una categoria ne penalizza un’altra, in ogni campo. Chi non esce dall’orizzonte della società capitalista, chi non riesce a vedere oltre il letamaio in cui il corso degli eventi ci ha condotto, spera di salvarsi solo se è più forte e più prepotente degli altri. È ovvio che per questa gente la banda Berlusconi è più convincente del circo Prodi, la destra della borghesia convince di più della sinistra della borghesia. Ed è ovvio anche che per chi riesce già a vedere oltre la società che ci circonda e in cui siamo immersi, il circo Prodi è una proposta miserabile e inconsistente.

Noi comunisti dobbiamo affermare con forza e mostrare con chiarezza che un ordinamento sociale superiore è possibile oltre che necessario. Che le masse popolari sono capaci di liberarsi dai padroni e instaurare il socialismo. Che la classe operaia è capace di guidarle se costruisce il suo partito comunista.

Oggi le nostre forze sono ancora molto deboli. Ma noi siamo già in grado di limitare la libertà d’azione della banda Berlusconi e del circo Prodi, della borghesia imperialista in generale. La resistenza degli operai e del resto delle masse popolari (Melfi, Termini Imprese, Venaus, Montecorvino, Acerra, Scanzano, ecc. ecc.) ha già costretto la banda Berlusconi a rinunciare a tanti dei progetti che nel 2001 aveva proclamato con arrogante sicurezza! Già oggi né la banda Berlusconi né il circo Prodi possono prescindere dai desideri, dalle aspirazioni, dallo stato d’animo, dai sentimenti e dalla coscienza delle masse popolari. Per questo sistematicamente e affannosamente cercano di manipolarli, ricorrono a manovre diversive e all’evasione dalla realtà, usano su grande scala l’intossicazione dell’opinione pubblica, alimentano la confusione e l’oscurantismo. I nostri mezzi per illuminare e orientare l’opinione pubblica sono molto inferiori a quelli che il Vaticano, la banda Berlusconi e il circo Prodi usano per confonderla. Ma le nostre parole d’ordine sono in sintonia con gli interessi e le aspirazioni delle masse popolari, perché i nostri interessi e le nostre aspirazioni sono gli interessi e le aspirazioni della masse popolari. Noi siamo tanto più capaci di limitare già oggi la libertà d’azione della banda Berlusconi e del circo Prodi, del Vaticano, della Confindustria, della Mafia, dei gruppi imperialisti USA, sionisti e franco-tedeschi, quanto maggiore è la nostra influenza tra le masse popolari, la nostra capacità di illuminare e orientare la classe operaia e le masse popolari, di esprimere in parole d’ordine, in linee d’azione e in obiettivi i loro interessi e le loro aspirazioni.

Bisogna incalzare la borghesia imperialista, non darle tregua in nessun campo. Non lasciare passare in silenzio nessun crimine, denunciare e smascherare ogni manovra, mostrare il legame tra gli avvenimenti passati e i cento fatti del presente, il collegamento tra i cento fatti del presente. Dare il massimo risalto a ogni contrasto e a ogni conflitto, acuirlo con ogni mezzo. Fare in modo che in ogni lotta ogni gruppo delle masse popolari esprima il massimo di cui è capace. Collegare tra loro tutti i gruppi e settori in lotta, tutti quelli che sono malcontenti dell’attuale andamento delle cose. Ma soprattutto bisogna sostenere tutto questo multiforme movimento con la prospettiva e l’obiettivo di costruire una nuova società. Bisogna consolidare e rafforzare il (nuovo)Partito comunista italiano, la sua rete clandestina di Comitati di Partito clandestini e di organizzazioni di massa in un modo o nell’altro collegate al Partito o influenzate dal Partito, che con la loro attività, coscientemente o anche solo di fatto contribuiscono all’accumulazione, alla raccolta e alla formazione delle forze rivoluzionarie che faranno dell’Italia un nuovo paese socialista e che già da oggi costituiscono il nuovo potere.

 

Presentare ovunque liste comuniste!

 

Realizzare senza riserve il Piano Generale di Lavoro del Partito: resistenza alla repressione, intervento sul terreno della politica borghese, lotte rivendicative e sindacali, aggregazione delle masse popolari!

 

Sostenere e rafforzare ogni lotta delle masse popolari contro il programma comune della borghesia imperialista e farne una fonte di raccolta e formazione delle forze rivoluzionarie!

 

Mobilitare le masse popolari del nostro paese in solidarietà con le lotte dei popoli oppressi, in particolare con la Resistenza dei popoli arabi e musulmani: dalla Palestina, all’Iraq, all’Afghanistan!

 

Impariamo dagli esempi più avanzati di guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata: dal Nepal alle Filippine!

 

Contribuiamo alla rinascita del movimento comunista in tutto il mondo sulla base del marxismo-leninismo-maoismo!

 

Solidarietà con tutti i rivoluzionari prigionieri nelle carceri della borghesia imperialista italiana! Solidarietà con i prigionieri del (n)PCI!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione in ogni organismo di massa un comitato clandestino del (n)PCI!

 

Fare dell’Italia un nuovo paese socialista!