(nuovo)Partito
comunista italiano Commissione Provvisoria del Comitato Centrale Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it |
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Gli
sbirri e i
loro affiliati non tollerano la libertà di stampa e di
propaganda!
Manomesso
il
sito internet del (nuovo)Partito comunista italiano!
Gli
sbirri hanno accusato il colpo!
Contrastiamo
la repressione!
Collaborate al
sito Internet Caccia alla sbirro!
http://cacciaallosbirro.byethost7.com
La nostra iniziativa di
propaganda e la creazione del Sito Caccia allo sbirro!
hanno sollevato,
come previsto, la reazione indignata dei poliziotti, dei fautori e
mandanti di
infiltrazioni e provocazioni e dei loro servitorelli e manutengoli
fascisti e
affini. Non solo! Alcuni di questi domenica 29 marzo hanno fatto
intrusione nel
sito Internet del (n)PCI http://lavoce-npci.samizdat.net, hanno
cancellato il
Comunicato del 27 marzo, lo hanno sostituito con insulti e
denigrazioni. Infine
si sono impadroniti del sito cambiando parole d’ordine e impedendone
l’uso e
l’accesso.
Cosa significa questa azione
squadristica sulla rete Internet?
Anzitutto che l’iniziativa
promossa con il sito Caccia allo sbirro! colpisce nel
segno!
Quindi rinnoviamo l’appello a
collaborare al sito.
Contribuite ad arricchire e
completare il sito http://cacciaallosbirro.byethost7.com
Inviate foto di sbirri,
collaboratori, infiltrati, spioni, provocatori e
affini, con i relativi dati anagrafici, la residenza, il ruolo svolto
nella
repressione, i luoghi in cui operano o in cui è stata segnalata
la loro
presenza, ecc.
Completate le foto già
messe sul sito con i dati anagrafici, il ruolo, la
zona operativa e l’indirizzo degli sbirri e dei loro collaboratori!
Fate circolare (con volantini,
locandine, su Internet) nella zona
operativa di ogni sbirro il materiale preso dal sito Caccia
allo sbirro!
Inviate i vostri contributi a
<lavocenpci40@yahoo.com> o a
<delegazionecpnpci@yahoo.it>.
Usate TOR per inviare i vostri
contributi. Per istruzioni su TOR vedi http://www.nuovopci.it
finché il sito lavoce-npci.samizdat.net
resta
inagibile.
In secondo luogo l’iniziativa
squadristica conferma che più la crisi si
aggrava, meno i padroni, il clero e le altre classi sfruttatrici
rispettano le
libertà democratiche che le masse popolari hanno strappato con
la vittoriosa
Resistenza contro il nazifascismo e che sono, almeno in parte, ancora
fissate
nella Costituzione del 1947 che il portavoce degli sfruttatori,
Berlusconi,
chiama “sovietica”, rendendo così un involontario omaggio ai
popoli sovietici,
al movimento comunista internazionale e ai primi paesi socialisti.
Disoccupazione, carovita,
insicurezza, repressione, violazione delle
libertà democratiche vanno di pari passo. Quanto più
peggiora la condizione
delle masse popolari, tanto più gli sfruttatori devono reprimere
i comunisti e
gli altri oppositori, estromettere dagli istituti rappresentativi della
politica borghese ogni portavoce genuino degli interessi delle masse
popolari
(con soglie di sbarramento, depositi finanziari, firme, ecc.),
sottomettere le
organizzazioni sindacali (patto con CISL, UIL, UGL contro il CCNL,
accordi
separati, ecc.), limitare e soffocare le manifestazioni stradali e la
libertà
di associazione, aumentare il controllo sulla popolazione, aumentare le
attività di diversione e di corruzione culturale. I cinque
pilastri del regime
di controrivoluzione preventiva vengono messi a dura prova.
Dobbiamo quindi difendere con
ogni mezzo le libertà democratiche e le
conquiste e nello stesso tempo rafforzare la lotta per instaurare il
socialismo. La difesa delle conquiste combinata con la lotta per fare
dell’Italia un nuovo paese socialista ci consente di raccogliere forze
rivoluzionarie e di formarle alla lotta. La borghesia imperialista, il
clero,
le Organizzazioni Criminali, i gruppi sionisti, gli imperialisti USA
con la
loro attività antipopolare ci offrono un terreno via via
più vasto per
mobilitare e reclutare nuove forze.
Infine la conclusione che
dobbiamo trarre dall’azione squadristica di
ieri e che il corso delle cose conferma giorno dopo giorno, è
che andiamo verso
uno scontro decisivo tra mobilitazione rivoluzionaria delle masse
popolari e
mobilitazione reazionaria delle masse popolari. O le organizzazioni
operaie e
le organizzazioni popolari si moltiplicheranno di numero, rafforzeranno
la loro
determinazione di lotta, si coordineranno, punteranno a formare esse un
governo
di emergenza che prenda le misure necessarie per far fronte almeno agli
effetti
più gravi per le masse popolari della crisi del capitalismo.
Oppure sarà la
destra più reazionaria, più estremisticamente fascista e
razzista che prenderà
il sopravvento anche nella borghesia e tra il clero e formerà
essa un governo
di emergenza e sarà un governo di guerra e di repressione
feroce.
Molto si è detto e si dice
sulla causa, sulla natura e sulle prospettive
della crisi in corso. Anche persone che fino a qualche mese fa
giuravano e
spergiuravano sulla salute eterna del capitalismo, oggi si ergono a
professori
e pretendono di sapere tutto sull’origine, sulla natura e sulla durata
della
crisi. Il dibattito sull’origine, sulla natura e sulle prospettive e
soluzioni
possibili della crisi è cosa della massima importanza. Per
questo le forze
della reazione oscurano i nostri siti e ostacolano in mille altri modi
la
nostra propaganda.
Ma ciò che è ancora
più importante è mobilitarsi e organizzarsi per dare
al corso delle cose un orientamento favorevole alle masse popolari.
Interpretare il mondo è importante, perché una giusta
conoscenza del mondo è la
guida di un’attività efficace per trasformarlo. Ma ciò
che è decisivo è
trasformare il mondo. Fare dell’Italia un nuovo paese socialista e
contribuire
così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza
in tutto il
mondo è una via realistica e necessaria: è la via
più diretta, le meno dolorosa
e la meno distruttiva per porre fine al marasma economico, politico,
sociale, culturale,
intellettuale, morale e ambientale in cui la borghesia imperialista, il
clero e
le altre classi reazionarie ci hanno cacciato e ogni giorno di
più ci
affondano.
Per questo è importante e
decisivo consolidare e rafforzare il Partito
comunista. Innumerevoli sono le iniziative utili alla mobilitazione
delle masse
popolari e alla difesa dei loro interessi. Ma la principale, quella che
rende
valide, costruttive, durature e fruttuose tutte le altre lotte,
è la rinascita
del movimento comunista e, in questo, il consolidamento e rafforzamento
del
Partito comunista.
Trasformiamo ogni lotta
contro le misure repressive della borghesia in una scuola di comunismo!
Compagni, operai,
proletari, donne e giovani: arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista
italiano!
Partecipate alla campagna di organizzazione del Partito, costituite in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito!
La crisi generale del
capitalismo richiede soluzioni d’emergenza!
Facciamo in modo che
esse aprano la via all’instaurazione del socialismo e al superamento
definitivo
del capitalismo!
Le organizzazioni
operaie e le organizzazioni popolari devono costituire un governo
d’emergenza!
Cacciamo il governo
Berlusconi!
Instauriamo un governo
di Blocco Popolare!
Che tutti quelli che
sono già convinti che questa è la via d’uscita dalla
crisi del capitalismo, si
uniscano, si organizzino e la propagandino, in primo luogo tra gli
operai
avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse
popolari!
Un governo di Blocco
Popolare formato e sostenuto dalle organizzazioni operaie e dalle
organizzazioni popolari sparse nel territorio, deve prendere in mano il
paese!
Nessuna azienda deve
essere chiusa!
Nessun lavoratore deve
essere licenziato!
Le grandi aziende non
devono più essere dei padroni!
Le grandi aziende
devono essere dei lavoratori e del loro nuovo Stato!
Alle piccole aziende il
governo di Blocco Popolare affiderà commesse perché
producano quanto necessario
e assegnerà loro tutti i rifornimenti di cui hanno bisogno!
Le aziende non devono
più produrre profitti! Devono produrre beni e servizi per chi
lavora! Tutta la
società deve essere riorganizzata in conformità con
questa nuova base!
Non lasciamoci abbattere dalla
repressione!
Finché non saremo
riusciti a
ripristinare il sito internet manomesso da poliziotti o fascisti,
trovate il
materiale del Partito sul nuovo sito http://www.nuovopci.it.
Collaborate
al sito Internet Caccia alla sbirro!
http://cacciaallosbirro.byethost7.com
Il sito Internet Caccia
alla sbirro! è una nuova arma per
la lotta della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari
contro
la borghesia imperialista, il clero e le altre classi sfruttatrici e
contro
l’ordinamento sociale che esse ci impongono: ogni lavoratore avanzato,
ogni
elemento avanzato delle masse popolari, ogni sincero democratico
può impugnare
quest’arma!
Rendiamo
difficile la vita a sbirri, infiltrati e provocatori!
Ecco cosa faceva Kossiga quando
era ministro dell’interno (dall’intervista
di Andrea Cangini pubblicata il 23 Ottobre 2008 su La
Nazione, Resto del Carlino e Il
Giorno).
PRESIDENTE
Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli
studenti
Berlusconi abbia esagerato? «Dipende, se
ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha
fatto
benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e
all`opposizione non c`è il
granitico PCI ma l`evanescente PD, temo che alle parole non seguiranno
i fatti
e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
Quali
fatti dovrebbero seguire? «Maroni dovrebbe
fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia? «In primo
luogo, lasciare perdere gli studenti dei
licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino
rimanesse ucciso o
gravemente ferito...».
Gli
universitari, invece? «Lasciarli fare.
Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università,
infiltrare il
movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una
decina
di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine
e
mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo
di che? «Dopo di che, forti del
consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà
sovrastare
quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel
senso che... «Nel senso che le forze
dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in
ospedale. Non
arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in
libertà, ma
picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche
i docenti? «Soprattutto i docenti».
Presidente,
il suo è un paradosso, no? «Non dico quelli
anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della
gravità di
quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i
bambini e li
portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei
si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia
torna il fascismo», direbbero. «Balle,
questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che
divampi l`incendio».
Quale
incendio? «Non esagero, credo davvero
che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo
Paese. E non
vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle
fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li
avevano usati
prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E`
dunque possibile che la storia si ripeta? «Non
è possibile, è probabile. Per questo dico: non
dimentichiamo che le BR nacquero
perché il fuoco non fu spento per tempo».
Il PD
di Veltroni è dalla parte dei manifestanti. «Mah,
guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di
prendersi le
botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad
applaudire Obama...».
Non
andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece
il PCI all`inizio della contestazione: fece da sponda al movimento
illudendosi
di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche
loro
cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza
applicata
da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla...
Ma oggi
c`è il PD, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è
anche per questo che
Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».