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Bisogna osare lottare, osare vincere!

Avanti! Verso la costituzione del Governo di Blocco Popolare!

CdP Anna Maria Mantini


Comunicato CC 11/11 - 25 febbraio 2011

 [Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word / PDF] 

Osare lottare! Osare vincere!

Nei mesi scorsi FIOM, USB e Confederazione Cobas si sono posti con successo come centro di aggregazione del movimento per la costituzione del Governo di Blocco Popolare.

 

I vertici della Repubblica Pontificia sono allo sbando come non mai e lo saranno sempre di più!

 

In tutto il Mediterraneo, in tutta l’Unione Europea e perfino negli USA tra i lavoratori soffia aria di ribellione!

 

In tutta l’Unione Europea le classi dominanti sono allo sbando! La crisi incalza, l’aumento del PIL anche dove non è un trucco contabile, non significa niente: la crisi economica si aggrava, perfino il G20 è allo sbando!

 

Ci sono le condizioni favorevoli per andare verso la costituzione del GBP!

 

La forza che decide in definitiva sono i lavoratori e le masse popolari! Vincerà chi avrà il loro sostegno! Lavoratori e le masse popolari si mobiliteranno per chi indica una via realistica di uscita dalla crisi e si batte con decisione per realizzarla!

 

Essere fermi nella strategia e flessibili nella tattica!

 

Nel Comitato Direttivo Nazionale della CGIL 22-23 febbraio, FIOM e Area Programmatica “La CGIL che vogliamo” hanno preferito l’unità con la destra sindacale anziché tenere l’iniziativa in mano, superare il campanilismo e il settarismo e unirsi con i sindacati alternativi e di base (USB, Confederazione Cobas, SLAI Cobas, ecc.), proclamare lo sciopero generale per l’11 marzo con loro o impegnarsi a concordare con loro una data prossima per uno sciopero generale comune (FP ha già convocato lo sciopero di categoria per il 25 marzo), unire il centro della CGIL (FP, Flc, FPI, Nicolosi, ecc.) per avanzare sulla strada della costruzione del GBP. Hanno lasciato ancora una volta il pallino in mano ai nipotini di Craxi ed ex soci di Sacconi (Camusso & C), a dirigenti convinti che i lavoratori devono cedere a Marchionne e che comunque i lavoratori hanno già perso. Quindi FIOM e AP si ritroveranno nelle prossime settimane a combattere contro le manovre di sabotaggio e boicottaggio che i nipotini di Craxi ed ex soci di Sacconi immancabilmente metteranno in opera. Se FIOM e AP avessero fatto la scelta giusta, nelle prossime settimane Camusso & C si sarebbero dibattuti e lacerati attorno alla scelta fatta da FIOM e AP, alla valutazione di quello che FIOM e AP avrebbero fatto, alla valutazione del significato delle decisioni e azioni di FIOM e AP, a cosa fare per far fronte alle decisioni e azioni di FIOM e AP, a dover spiegare ai lavoratori perché non bisogna scioperare, a confabulare e tramare con PD, CISL, UIL e governo su come far fronte alla situazione, premuti da presso dal centro (FP, Flc, FPI, Nicola Nicolosi, perfino FILCAMS che va verso un altro contratto separato) e soprattutto dalla massa degli iscritti alla CGIL: infatti una  gran parte degli iscritti della CGIL non ne può più della politica del governo Berlusconi, di Marchionne, di Sacconi, di Brunetta, di Tremonti, di Confindustria e di Confcommerico.

Avendo la FIOM e AP fatto la scelta sbagliata, Camusso & C hanno il pallino in mano. Nelle prossime settimane FIOM e AP discuteranno e si occuperanno di quello che fanno Camusso & C, se fanno o no lo sciopero, se tengono o no fede alla decisione del CD che del resto FIOM e AP non hanno votato. Dovranno giustificarsi presso i loro iscritti della scelta sbagliata che hanno fatto, dovranno giustificarsi con tutti gli organismi e i settori (precari, studenti, ricercatori, immigrati, giovani, donne, disoccupati, associazioni, società civile, ecc.) che hanno aderito alle iniziative promosse dalla FIOM da otto mesi a questa parte. In questo contesto il centro (FLC, FP, SPI, CGIL Emilia Romagna, CdL Torino, FILCAMS, ecc.) sarà allo sbando, tra la destra e la sinistra.

Perché FIOM e AP hanno fatto la scelta sbagliata? Perché non hanno adottato con decisione la strategia che corrisponde al movimento che in questi mesi hanno aggregato (la costituzione del GBP) e che hanno visto si aggrega e cresce attorno alla loro linea di lotta. Quindi non decidono le mosse tattiche in funzione del successo della loro strategia, del coagulare più largamente forze attorno alla loro strategia e isolare gli oppositori risoluti, seminare panico e divisione nelle file di questi. Navigano a vista. Sono dubbiosi e si dividono loro su cosa fare: servirà più fare una cosa o l’altra? Conviene fare i duri e rompere con Camusso & C o fare i buoni per non rompere con PLC, FP, SPI, con Nicolosi? Proprio così rischiano di rompere con FLC, FP, SPI, Nicola Nicolosi, FILCAMS e gli altri del centro, che non sanno cosa fare. Vedono Camusso & C decisi; vedono Maurizio Landini, Giorgio Cremaschi, Gianni Rinaldini e Carlo Podda dubbiosi.

Quindi è tutto perso? No.

Anzitutto la Assemblea Autoconvocata di Delegate/i, RSU, RSA “per uno Sciopero Generale e Generalizzato” che si riunisce sabato 26 a Roma può decidere di aderire allo sciopero generale o di concordare con USB una data comune, eventualmente il 25 marzo. Creerebbero le condizioni perché FIOM e AP ritornino sui loro passi. A questo punto sarebbe la scelta migliore. Camusso & C certo lancerebbero grida e farebbero clamori per il voltafaccia di FIOM e AP. Ma FP ha già uno sciopero proclamato il 25 marzo. FILCAMS deve comunque far fronte a un accordo separato. Il centro si rischiererebbe.

Certo, non è una scelta che possiamo prendere noi comunisti, tanto meno il CC del nuovo Partito comunista italiano. Quello che noi comunque e in ogni caso faremo, continueremo a promuovere le tre condizioni perché le OO e le OP costituiscano il GBP, perché rendano anche dal basso ingovernabile il paese da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia. L’unica cosa che comunque i vertici della RP fanno, è perseverare in crimini, corruzione, sperperi e vizi e orchestrare ogni gruppo campagne di scandali contro i gruppi avversari. Oramai la banda Berlusconi sta stretta a gran parte dei vertici della RP, ma nessuno osa eliminarla perché teme ritorsioni, ricatti e scandali. Berlusconi certamente non deciderà lui di andarsene né si lascerà buttare fuori: è preso nella trappola dei suoi crimini e dei suoi vizi.

La via più diretta, più rapida, meno dolorosa e distruttiva per uscire dal pantano in cui la borghesia e il clero ci hanno cacciato, è che FIOM, AP, USB si uniscano, chiamino a unirsi con loro gli organismi che già si sono mobilitati nei mesi passati, decidano di farsi promotori della costituzione del GBP e chiamino le altre organizzazioni sindacali e di massa (organizzazioni sindacali, ANPI, ARCI, Reti e organizzazioni universitarie e studentesche, insegnati e ricercatori, RSU e RSA, OO e OP, Comunità Cattoliche di Base, ecc.) a mobilitarsi e le masse popolari a dimostrare, alla disobbedienza civile, a scioperare e a organizzarsi.

 Esse possono far ingoiare ai vertici della RP la costituzione del GBP se renderanno il paese ingovernabile da ogni governo emanazione di quei vertici. A questo fine devono mobilitare le masse popolari su vasta scala perché nella maniera più organizzata di cui sono capaci

- rifiutino in ogni campo, ogni costrizione e ogni sacrificio che la Repubblica Pontifica cerca di imporre,

- disobbediscano sistematicamente a ogni imposizione delle sue Autorità (disobbedienza civile),

- si approprino gratuitamente dei beni e dei servizi di cui una parte crescente delle masse popolari sono private per il blocco delle attività economiche, per la disoccupazione, per il carovita, per i bassi salari, per le pensioni e gli ammortizzatori sociali di fame;

- rifiutino di pagare imposte, multe, tickets, rate di mutui e interessi, costringano le banche a dare i soldi necessari e facciano fronte con la solidarietà alla misure repressive che le Autorità dovessero attuare contro esponenti delle masse popolari.

Messi di fronte ad una situazione del genere, i vertici della RP ingoieranno la costituzione del GBP come male minore e come misura provvisoria. I contrasti acuti che già vi sono tra loro faciliteranno la costituzione del GBP. Essi non sono ancora pronti a scatenare la guerra civile per reprimere l’insubordinazione delle masse popolari. Essi conteranno di riprendere la situazione in mano sabotando l’attività del GBP. Ma questa sarà un’altra fase della lotta di classe. Una volta costituito il GBP, le OO e le OP si mobiliteranno per indicare i provvedimenti particolari e concreti da prendere, per assicurare la loro scrupolosa attuazione e per reprimere ogni tentativo di sabotare o boicottare l’attività del GBP. Così facendo esse impareranno a governare il paese e a dirigersi, si renderanno capaci di far fronte vittoriosamente alla guerra civile se gli elementi più criminali della borghesia e del clero oseranno scatenarla, apriranno la strada alla rinascita su grande scala del movimento comunista e all’instaurazione del socialismo.

 

Se la decisione immediata di FIOM, AP, USB, ecc. o dell’Assemblea Autoconvocata di sabato non sarà quella che il senso di responsabilità vorrebbe, la via che abbiamo davanti sarà più tortuosa, più lunga, più distruttiva e più dolorosa. Ma l’arroganza, l’avidità e la corruzione dei vertici della Repubblica Pontificia obbligheranno tutte le organizzazioni e gli individui che non si rassegnano a subirle, ad andare avanti e a migliorare. Finiranno per prendere la decisione che abbiamo indicato e per cui lavoriamo. È l’unica soluzione che permette di impedire che la crisi si aggravi, di dare immediata soluzione agli effetti più gravi della crisi, di tagliare la strada alla mobilitazione reazionaria e alla guerra, di avviare il paese sulla via della ripresa.

 

Organizzarsi e mobilitarsi in Italia per far fronte alla crisi: le masse popolari organizzate e solo loro possono far fronte alla crisi mondiale e ai delitti e allo sfacelo della Repubblica Pontificia!

 

Battere le manovre della Comunità Internazionale presieduta dal governo di Washington: gli speculatori che affamano il mondo e gli assassini di Gaza, della Palestina, del Libano, dell’Iraq e dell’Afghanistan, cercano di erigersi in maestri di democrazia e di diritti umani!

 

Gheddafi mostra la triste fine che fanno i rivoluzionari che tradiscono, collaborano con gli imperialisti e cercano di entrare nelle loro grazie!

 

La rivolta dei paesi arabi mostra che nessun regime, per quanto criminale e protetto dalla Comunista Internazionale dei gruppi imperialisti e dai sionisti, può resistere alle masse popolari che si sollevano!

 

 Il marxismo-leninismo-maoismo indica alle classi sfruttate e ai popoli oppressi la via della salvezza e della ripresa: la rinascita del movimento comunista e la lotta di classe per liberarsi dal sistema imperialista mondiale!

 

Avanti! Verso la costituzione di un governo d’emergenza delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari, il Governo di Blocco Popolare!

 

 

La gravità della crisi economica e ambientale, la gravità dei mali che ci affliggono, esige soluzioni radicali!

 

 

Il nuovo Partito comunista italiano

- chiama ogni lavoratore e ogni elemento cosciente delle masse popolari a partecipare e far partecipare alle mobilitazioni per far fronte alla crisi, contro i vertici della Repubblica Pontificia!

- chiama gli operai avanzati a costituire comitati contro la crisi in ogni azienda!

- chiama ogni elemento avanzato delle masse popolari a costituire organismi popolari in ogni quartiere e in ogni paese!

 

Il nuovo Partito comunista italiano chiama gli operai e gli elementi delle masse popolari più avanzati e più generosi a costituire clandestinamente Comitati di Partito in ogni reparto e azienda, in ogni quartiere e paese, in ogni organizzazione di massa, a ogni livello: per aggregare gli elementi più avanzati, imparare a funzionare clandestinamente, imparare assieme a svolgere una efficace opera di orientamento sui propri compagni, nelle OO e nelle OP della zona, nelle organizzazioni sindacali, tra le masse popolari!